NON C’E’ PEGGIOR SORDO DI CHI NON VUOL SENTIRE . INDISPENSABILE E’ RIAPRIRE LA FERROVIA CIVITAVECCHIA CAPRANICA ORTE.

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SEZIONE ORTE – SEZIONE RONCIGLIONE

NON C’E’ PEGGIOR SORDO DI CHI NON VUOL SENTIRE,

o meglio, coloro che non vogliono sentire non hanno argomenti da controbattere e per partito preso ritengono giusto decidere sulla pelle della gente, dimenticandosi che l’essenza della democrazia e’  l’ascolto dei cittadini attraverso la promozione della partecipazione.

Tutti spingono per il completamento della Trasversale Orte-Civitavecchia, soprattutto coloro che puntano ancora, nonostante tutto il mondo vada in senso inverso, nella costruzione di strade, autostrade e superstrade.

Perché costoro non vogliono prendere atto che la mobilità è possibile con diverse modalità e che occorre realizzare le modalità che abbiano meno impatto ambientale?

I tre tracciati della trasversale, occorre ripeterlo fortemente, sono tutti dannosi per l’economia e per l’ambiente, dato che attraversano il territorio di Tarquinia ricco di cultura, necropoli e con un’agricoltura di eccellenza.

La quarta via è e rimane quella di mettere in sicurezza l’attuale strada Aurelia bis che collega Monteromano con Tarquinia ed in particolare occorre riaprire immediatamente la Ferrovia Civitavecchia-Capranica-Orte. Eppure questa via viene scartata, a priori, dai poteri decisionali.

I motivi ? Non sono comprensibili ai comuni mortali.

La ferrovia Civitavecchia-Orte è il collegamento indispensabile tra il Porto di Civitavecchia e l’Interporto Centro Italia di Orte per il trasporto delle merci, che ha indetto in questi giorni il bando di gara per i lavori di allaccio alla ferrovia ORTE Falconara; è una esigenza per il collegamento con i porti dell’Adriatico ed infine per la linea Transeuropea TEN T  Berlino Palermo.

cartina CCO

Tutti sanno che il trasporto delle merci va spostato dalle strade alle ferrovie, in maniera che si riduca drasticamente l’inquinamento atmosferico, che è il vero problema da affrontare, se si vuole  garantire un futuro sano alle nuove generazioni.

Tutti sanno che entro il 2050 pena infrazione l’Italia dovrà passare dall’8% al 50% di trasporto delle merci per ferrovia.

Tutti sanno leggere, ma non si avvalgono della lettura, inglobandola al loro interno, perché hanno verità precostituite o hanno le orecchie foderate di prosciutto, forse ottenuto a buon mercato.

Le sezioni PSI di Orte e Ronciglione, pertanto, chiedono ai poteri decisionali quali Comuni, Provincia di Viterbo, Regione Lazio, Governo e Parlamento una vera programmazione del territorio, che sicuramente farebbe prendere atto della validità di azioni quali la riapertura della ferrovia Civitavecchia- Capranica-Orte per lo sviluppo di tutto il Centro Italia, per il trasporto delle merci, in primo luogo, e quindi per i viaggiatori e per il servizio turistico, ma anche della necessità di rivedere i progetti della Trasversale, abbandonando i tre tracciati proposti e prendendo in considerazione quella che associazioni e comitati definiscono la quarta via e cioè l’ampliamento dell’Aurelia bis. Tutto ciò è possibile magari attraverso una seria MATRICE MULTICRITERI, che non potrebbe far altro che far emergere queste verità.

Sezione PSI Sandro Pertini Orte  e Sezione PSI Ronciglione

2016.04.14

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