GESTIONE CONSERVATIVA E PIANIFICAZIONE DELLE RISORSE E DEI TERRITORI MONTANI

La tutela e la valorizzazione delle montagne, quali ambiti geografici tra i più fragili e vulnerabili e al contempo indispensabili per l’intera umanità e la salute ambientale del Pianeta, sono da tempo al centro degli impegni della comunità internazionale e di molti Stati.

A partire dalla Conferenza di Rio del 1992, dove il tema delle montagne è stato trattato in uno specifico capitolo di Agenda 21 (cap.13 Managing Fragile Ecosystems: Sustainable Mountain Development), un’attenzione nuova e diversa è stata riservata ai territori montani, non più considerati luoghi remoti e marginali ma zone fondamentali per la vita di tutti. Si sono resi, quindi, necessari nuovi approcci e modalità di gestione e pianificazione specifici per tali ambiti.

L’intento del numero monografico 2016 è di contribuire a rendere patrimonio comune l’insieme delle nuove conoscenze che possono rafforzare il ruolo dei professionisti del territorio nei confronti dei fabbisogni di una nuova governance delle aree montane e che possono, altresì, favorire l’attuazione di azioni efficaci e in tempi più brevi.

I temi della pianificazione territoriale e paesaggistica, la tutela, la gestione e la valorizzazione dell’ambiente montano e delle sue risorse, nelle varie declinazioni possibili, devono essere argomento centrale e ineluttabile degli articoli della monografia.

 

A titolo esemplificativo si elencano alcuni, tra i vari argomenti che possono essere considerati per la scelta dei contributi da proporre.

  1. Strumenti normativi a livello internazionale, europeo, nazionale e regionale, di particolare significato strategico ovvero rilevanti per l’effettiva positiva ricaduta sull’assetto degli ambienti montani; piani o progetti internazionali che per il loro ampio respiro possono essere d’interesse dei professionisti del territorio e del paesaggio di qualsiasi contesto geografico;

 

  1. Pianificazione territoriale/coordinamento: esempi di buone pratiche di conservazione e di governance coordinate all’interno di strumenti di pianificazione; aspetti specifici di relazione e interazione tra zone montane e dimensioni geografiche (collina, pianura, coste) e socio-geografiche (aree rurali e urbane) contermini e interdipendenti; esperienze innovative ed emblematiche all’interno degli strumenti di conservazione della Natura (Aree Protette);

 

  1. Pianificazione di settore: esempi di buone pratiche di conservazione, coordinate all’interno di strumenti di tutela, gestione e valorizzazione delle componenti ambientali delle aree montane e delle relative risorse locali (governo delle acque, attività forestale, paesaggio,  biodiversità naturale e agro-biodiversità, agricoltura e zootecnia eco-compatibile, educazione ambientale e aspetti sociali legati alla compartecipazione e responsabilizzazione delle comunità locali, turismo sostenibile, potenzialità e specificità di proposte di economia circolare nel contesto montano);

 

  1. Servizi ecosistemici e biodiversità: valutazioni ambientali ed economiche. Strumenti ed esperienze di tutela e valorizzazione delle risorse naturali;

 

  1. Competenze e conoscenze per un adeguato bagaglio professionale delle risorse umane dedicata alla corretta pianificazione e gestione della montagna e delle sue risorse. Casi specifici di percorsi formativi nelle Università che considerano in modo particolare la dimensione montana nelle sue diverse esigenze pianificatorie e gestionali;  esperienze con contenuti innovativi di Enti di ricerca e/o amministrativi che hanno competenze in materia e che propongono approcci nuovi per la conservazione, gestione, valorizzazione della montagna, inclusi i casi di nuova indispensabile infrastrutturazione e/o urbanizzazione.

 

Tutti coloro interessati a contribuire con un articolo sono invitati a mandare un abstract esteso redatto secondo il modelloallegato, entro e non oltre il 16 maggio 2016.

Gli abstract pervenuti entro tale data saranno sottoposti a peer review  a cura dei revisori del rivista.

 

PER LA PREPARAZIONE DELL’EXTENDED ABSTRACT È NECESSARIO ATTENERSI STRETTAMENTE AL PRESENTE MODELLO DI DOCUMENTO SOSTITUENDO IL TESTO ATTUALMENTE CONTENUTO CON IL PROPRIO.

L’extended abstract non deve superare le 8000 battute spazi inclusi (compresa la bibliografia).

 

Inserire qui il titolo dell’articolo: si prega di evitare titoli troppo lunghi e complessi.

 

X.Y. Autore1, Z.W. Autore2, …. e A.B. Autore”n

 

1Ente/società di appartenenza primo autore

2 Ente/società di appartenenza secondo autore

…………………………………….

n Ente/società di appartenenza nimo autore

 

 

Parole chiave: si prega di inserire massimo 4 parole chiave

 

 

Introduzione

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Parte centrale di contenuti tecnici (questa sezione può essere organizzata in più paragrafi, ciascuno con il proprio titolo a scelta dell’Autore)

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Conclusioni

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Bibliografia essenziale  

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