Lettera a Presidente della provincia: Tuteliamo il lago di Vico e la salute dei cittadini

 

 

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2016.02.18

Al  Presidente della Provincia di Viterbo Mauro Mazzola
epc Sindaci di Ronciglione e Caprarola, Direttore generale ASL VT, Presidente ISS, Direttore ARPA LAZIO                          Informazione

Egregio Presidente,

è di qualche giorno la notizia data alla stampa della costituzione di un tavolo tecnico, per il lago di Vico, tra i Comuni di Caprarola e Ronciglione, l’Istituto superiore di Sanità, la ASL di VT e l’Arpa. A far parte di questo tavolo tecnico, per motivi poco comprensibili, non sono state invitate a far parte né le associazioni ambientaliste, né le associazioni dei medici, né l’Università della Tuscia, né la stessa amministrazione provinciale, né i comitati che da tempo sono impegnati nell’opera di sensibilizzazione di cittadini e politici perché venga tutelato l’ambiente del lago di Vico e quindi la salute, ritenendola prioritaria su tutto.

Pur avendo fiducia piena nelle istituzioni che andranno a far parte di questo tavolo tecnico, ci lascia perplessi leggere nelle dichiarazioni che sono state diffuse dalla stampa quanto di seguito riportiamo:  ”visto che l’attuale normativa non ricomprende espressamente la soglia tossicologica di algali se riferita ai cianobatteri, nonché alle soglie tossicologiche delle microcistine algali”.

In passato proprio dall’ISS partì la proposta di inserimento di una tabella alla legge 31/2001, recepente la Direttiva europea del 98, che comprendesse le microcistine algali. Tale proposta nonostante fosse stata bocciata all’unanimità dalla commissione Ambiente della Camera dei Deputati, venne ugualmente presentata dal Governo Monti alla Unione europea che la respinse.

Vorremmo cioè che l’acqua del lago non contenesse microcistine cancerogene, né altri veleni, né che la stessa acqua fosse definita potabile solo per legge, pur non essendo veramente potabile.  Tale fatto di inosservanza del principio di precauzione  sarebbe di una enorme gravità per la salute dei cittadini.

Non crediamo che le istituzioni che hanno costituito questo tavolo tecnico ritengano ancora possibile sostenere tale dannosa tesi, dichiarata inammissibile dalla Europa; però, avremmo preferito che del tavolo tecnico ne facessero parte anche i cittadini e le loro associazioni.

locandina volantino

Presso l’Amministrazione provinciale è già esistente da tempo altro tavolo tecnico con lo scopo della difesa dell’ambiente del lago di Vico e la tutela della salute. Purtroppo tale tavolo tecnico è un po’ di tempo che non si riunisce e quindi non è possibile continuare l’opera iniziata di monitoraggio continuo della qualità delle acque e di confronto tra istituzioni, comitati e associazioni.

In qualità di responsabile per la Tuscia dell’AICS Ambiente nazionale sono a chiederle di riprendere le riunioni del tavolo tecnico istituito presso la Provincia per addivenire finalmente alla piena tutela del lago, prioritaria per la qualità delle acque che ancora vengono distribuite nei paesi di Ronciglione e Caprarola sebbene ancora non potabili.

Chiediamo questo al fine di poter contribuire nel nostro piccolo, ma anche con il coinvolgimento della amministrazione provinciale, delle associazioni ambientaliste, delle  associazioni dei medici e delle istituzioni sanitarie al risanamento di un ambiente che deve essere tutelato nel migliore dei modi per garantire alle popolazioni un bene inestimabile  quale appunto il lago di Vico.

(2° invito ok_Layout 1)

Lo chiediamo a Lei signor Presidente, perché la riteniamo sensibile alla promozione della partecipazione dei cittadini alle scelte politico amministrative, essendo come Lei  convinti che i sistemi democratici si contraddistinguono appunto dalla partecipazione effettiva dei cittadini alle scelte che li riguardano.

Restando in attesa di una sua gradita risposta, le rinnovo l’invito a partecipare all’Incontro pubblico che si terrà il giorno 25 febbraio a Ronciglione presso la sala delle conferenze del Banco di credito Cooperativo via Roma 90, sul tema: Stato ecologico del lago di Vico e il possibile e connesso rischio sanitario per le popolazioni di Ronciglione e Caprarola.

Cordiali saluti

Raimondo Chiricozzi
Responsabile per la Tuscia
AICS AMBIENTE NAZIONALE
AICS COMITATO PROVINCIALE VITERBO                                                                                                                            Tel.0761652027 – 3683065221 – 3894440387
Email. viterbo@aics.it www.cafevirtuel.it
sede legale Via Resistenza 3c -01037 Ronciglione
sede:Via Valle Piatta 9 – 01100 Viterbo

 

 

 

 

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Un commento

  1. E’molto probabile che il Presidente della Provincia di Viterbo, Mauro Mazzola, per i suoi moltissimi impegni amministrativi potrebbe essersi un poco distratto dalla acque del nostro Lago di Vico essendo già molto impegnato alla contemplazione del mare dei “Tirreni”, nonché con i problimi di Tarquinia, una delle perle migliori di Europa e dove la Storia che ha generato ha risonanze europee. Adesso lì si sono aggiunti i problemi della superstrada Orte-CivitaV., che sembrerebbe dover passare dentro la valle del Mignone!!! Italia Nostra già ha drizzate le antenne pronte a captare gli sviluppi di tale assurdo fatto. Ma, adesso, per ritornare alle tossicità acquee del L. di V. et alle attenzioni del Presidente, va considerato con viva preoccupazione che queste distrazioni, non solamente sue, si protraggono da almeno un quarto di secolo, cioè, quando Elena Croce figlia del grande filosofo Benedetto, denunciò alla Presidenza della Repubblica Italiana la grave situazione in cui versavano già “tutte le acque del sistema idrico cimino”. Allora?

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