Coltiviamo la sicurezza

Martedì 29 Settembre 2015 dalle ore 9,30 alle ore 13,30

ICult ‐ Bic Lazio Viterbo – Via Faul n. 20 ‐ Viterbo
CON IL PATROCINIO DELLA REGIONE LAZIO
Il CSC – Centro per gli Studi Criminologici di Viterbo
Ergolab – UNITUS
Spin off accademico SEA Tuscia S.r.l.

#ColtiviamolaSicurezza
http://bit.ly/1KxNyfG

Ingresso libero

PROGRAMMA

INNOVAZIONE E SICUREZZA IN AGRICOLTURA: OPPORTUNITA’ E SVILUPPI

SALUTI

Rita Giorgi
Direttore Scientifico del Centro per gli Studi Criminologici

Danilo Monarca
Professore ordinario di Meccanica Agraria, UNITUS – Coordinatore Scientifico del “Laboratorio di Ergonomia e Sicurezza del Lavoro”

INTRODUZIONE LAVORI
Riccardo Valentini
Capogruppo del PD al Consiglio regionale del Lazio

MODERA
Roberta de Vito
Giornalista

INTERVENTI
“La conformità in azienda. Aspetti monitorati degli organi di controllo”
Filippo Cossio, PhD student, Dipartimento DAFNE‐Unitus

“La tutela ambientale e la Sicurezza: trattamenti e fitofarmaci ‐ L’importanza della formazione qualificata per l’uso delle sostanze”
Pietro Gallo, Ph.D. ‐ Ente di ricerca CREA‐ING

“Crimini ambientali e la tutela della sicurezza ‐ La prevenzione ed il contrasto”
Graziano Lori, Sociologo e Criminologo – Coord. Dip. Criminologia del Centro per gli Studi Criminologici

“La legislazione sulla Sicurezza: l’obbligo della formazione”
Simone Riccioni Ph.D ‐ Consulente per la sicurezza sul lavoro

“Sicurezza e innovazione: l’importanza della for‐mazione nell’utilizzo delle macchine agricole”
Roberto Bedini Ph.D ‐ SEA Tuscia S.r.l. Spin off CEO accademico

CONCLUSIONI

Riccardo Valentini, Capogruppo del PD al Consiglio regionale del Lazio

Fabrizio Pini, Presidemte CIA Viterbo

Mauro Pacifici, Presidente Coldiretti Viterbo

Giuseppe Ferdinando Chiarini, Presidente di Confagricoltura Viterbo – Rieti

COMITATO SCIENTIFICO

Roberto Bedini, Massimo Cecchini, Andrea Colantoni, Roberta de Vito, Danilo Monarca

COMITATO ORGANIZZATIVO

Marcello Cevoli, Filippo Cossio, Simone Riccioni

L’Agricoltura rappresenta uno dei settori a maggior rischio per infortuni invalidanti e il primo settore per infortuni mortali. Chi lavora nel settore agricolo corre il maggior pericolo di contrarre malattie professionali: per le condizioni di lavoro, per gli strumenti e le attrezzature utilizzate, e per le sostanze pericolose che spesso vengono utilizzate. E’ sempre più urgente ed inderogabile che venga effettuata una formazione ed informazione adeguata ai lavoratori del mondo agricolo al fine di ridurre i rischi ed i pericoli che la professione dell’agricoltore comporta. I rischi non ricadono solo sulla salute dell’uomo, ma anche sull’ambiente costantemente messo sotto pressione da pratiche agricole poco sostenibili. Per queste ragioni innovazione tecnologica e cultura della sicurezza sono indicatori fondamentali cui non è possibile rinunciare.

Le nuove tecnologie sono in grado di assicurare condizioni di lavoro adeguate, e al tempo stesso incidono positivamente sui costi di gestione aziendale grazie a strumentazioni innovative mirate al risparmio delle risorse, assumendo un carattere sempre più preponderante riguardo alla produttività e all’economia del settore primario. La partnership tra mondo della ricerca e mondo dell’impresa in tale ambito è di rilevanza strategica per massimizzare tali risultati.
Per assicurare condizioni di lavoro ottimali a tutela del lavoratore agricolo e dell’ambiente intervengono diverse azioni che il decisore pubblico può attuare. Innanzitutto, attraverso un quadro normativo in grado di garantire le migliori condizioni di sicurezza negli ambienti di vita e di lavoro. In secondo luogo, attraverso specifici fondi comunitari destinati a incentivare la ricerca scientifica. Infine, attraverso azioni mirate di sensibilizzazione volte a considerare la sicurezza un aspetto essenziale della vita quotidiana.

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