Province, Meroi: “Avanti con il ricorso alla Corte Costituzionale”

da viterbonews24

Stamani riunione a Roma

18/09/2012 – 18:11

 

VITERBO – ‘’Da parte di noi amministratori locali serve certamente un’adesione convinta e ferma alla riduzione del numero delle Province, ma questo può avvenire solo se le scelte in materia di riordino vengono inserite all’interno di un ragionamento più serio e più ampio che comprenda la globalità della pubblica amministrazione e che non lasci fuori Regioni, enti e aziende regionali, Comuni e piccoli Comuni”. Questo il passo più significativo dell’intervento del presidente della Provincia Marcello Meroi, durante l’incontro di stamani che si è tenuto a Roma sul sistema di riordino delle autonomie locali.

Alla riunione hanno partecipato la presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, gli altri presidenti delle Province del Lazio e i sindaci dei comuni.

‘’La deliberazione del Consiglio dei ministri del luglio scorso non solo non risolve i problemi relativi agli enti locali, – ha commentato il presidente Meroi – ma aggrava una situazione di per sé già difficile e complicata, senza produrre alcun risparmio. Si tratta solo di una legge populistica che in sostanza non chiarisce come debbano svolgersi le fasi operative del passaggio delle competenze, del personale, dei beni e delle risorse. Tutto ciò non si traduce in altro se non in un danno enorme ai servizi sui territori”.

Meroi, in accordo con gli altri presidenti di Provincia del Lazio, ribadisce ‘’l’assoluta erroneità dolosa dei provvedimenti assunti dal Governo Monti in tema di riordino degli enti locali, specie per ciò che concerne la situazione delle amministrazioni provinciali’’

Un affondo del presidente anche all’Upi (Unione delle province italiane) nazionale che, a detta di presidente della Provincia ‘’ha assunto una posizione troppo conciliante nei confronti del Governo. Una scelta pilatesca che suscita fastidio e indignazione, e che va respinta e contrastata’’.

Le amministrazioni comunali sono state al centro del dibattito. “I consigli comunali avrebbero già da luglio dovuto deliberare sugli accorpamenti, secondo il decreto Monti – aggiunge il presidente Meroi -, ma di fatto i Comuni sono stati esclusi dalle scelte. Ecco perché, in accordo con gli altri presidenti delle Province del Lazio, nel segno della linea tracciata anche questa mattina dalla presidente Polverini, andremo avanti con il ricorso di incostituzionalità. E’, infatti, inutile adeguarsi alle richieste del Governo, che chiede ai Cal (Consiglio autonomie locali) una proposta di accorpamento comunque non vincolante e non concordata con i Comuni e con i territori. In questo modo avalleremmo solo una procedura che non riteniamo corretta, indebolendo la nostra posizione in fase di ricorso alla Corte Costituzionale”.

“Nei prossimi giorni – conclude – convocherò i sindaci della Tuscia per metterli al corrente dell’esito della riunione e per stabilire insieme le prossime mosse da attuare”.

 

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