Caso Fiorito. La Polverini chide scusa

da ilsole24ore

 

(Ansa)
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«O superiamo questo scoglio o siamo come la Concordia e ci sfracelliamo». È andata all’attacco la governatrice Renata Polverini durante la seduta straordinaria del consiglio regionale convocata in seguito all’inchiesta sull’ex capogruppo Franco Fiorito, indagato per peculato dalla procura di Roma per la gestione dei fondi attribuiti al gruppo (nel mirno degli inquirenti anche autobonifici sospetti operati da Fiorito su conti personali per circa 800mila euro).

«La mia strada è questa: o va avanti o finisce. Se qualcuno pensa di usarmi per procrastinare la situazione ha capito male: o si supera o si va a casa oggi. Ho deciso di venire qui per chiedere scusa a nome di tutti quanti noi ai cittadini del Lazio per quello che hanno dovuto leggere in questi giorni e ascoltare su ciò che si è consumato all’interno di questa istituzione».

Un discorso durato poco più di mezz’ora, seguito da una replica in serata dopo il dibattito. La governatrice ha fatto le sue proposte per uscire da quella che definisce «una catastrofe politica per l’Italia e per le istituzioni» paragonandola oltre che alla Concordia «all’alluvione di Firenze»: «Sciogliere i monogruppi, azzerare i contributi destinati ai gruppi consiliari e sospendere quelli per il loro funzionamento fino a che non arriviamo ad un sistema trasparente di certificazione dello scopo destinato».

E poi, azzerare e revocare ogni investimento in conto capitale previsto e avviato per strutture del consiglio, ma anche dimezzare le commissioni consiliari e cancellare quelle speciali. E dare pubblicità a tutte le deliberazioni e agli atti degli uffici della presidenza del consiglio. Oltre a dimezzare consiglieri e assessori.

«Sono qui per dire basta – ha detto la governatrice – Nel tentativo di spalare fango ci siamo mostrati ancora più inadeguati di quanto le persone di tutto il paese pensano. Possiamo orientarci – ha detto Polverini – su una spending review che sia comprensibile per i cittadini». E ancora: «I tumori che stanno qui dentro vanno estirpati oggi come sono stati estirpati i tumori dalla mia gola….». Un intervento appassionato, quindi, ma anche drammatico, nel quale la governatrice del Lazio si è detta «disgustata» e si è augurata che se verranno dimostrate le colpe «arrivino al più presto anche le condanne».

Polverini ha messo il Consiglio davanti a un aut aut: o si opererà subito un taglio drastico sui costi della politica e soprattutto sui fondi destinati ai gruppi o saranno dimissioni ed elezioni anticipate. Alla conclusione del discorso è iniziato il dibattito in aula. Mentre i consiglieri de La Destra, Storace e Buonasorte, dando pieno appoggio alle dichiarazioni della presidente Polverini, hanno annunciato le dimissioni dalle commissioni di competenza.

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