Mostra fotografica Pierrot di Enzo Trifolelli

da www.enzotrifolelli.com

la mostra fotografica PIERROT  si terrà dal 25 al 29 settembre a Caprarola Scuderie di Palazzo Farnese


La fotografia deve trasmettere emozioni allo spettatore, un messaggio senza alcuna spiegazione ulteriore. È chiaro inoltre che la fotografia, essendo una lingua, deve essere creato da una persona che conosce la lingua. Themore evoluto il metodo di espressione, meno sono le persone in grado di percepire il messaggio.

 

La fotografia svi sfida all’osservatore Una emozione, UN MESSAGGIO Senza alcuna Examples: Ulteriore. E chiaro that also being la fotografia delle Nazioni Unite Linguaggio, DEVE Essere usato con chi QUESTO Linguaggio lo conosce. Il Modo Più di esprimersi E evoluto e Minore Sono i fruitori di un CUI PUO ARRIVARE il MESSAGGIO.


A differenza di quanto fecero i fratelli Bragaglia pur nella difficoltà dei primi anni del ‘900, oggi fare ricerca per nuove espressioni artistiche è più semplice e nello stesso tempo più difficile. Nei primi anni del secolo scorso il campo fotografico era inesplorato e per questo ogni idea era una novità in assoluto anche se i Bragaglia intuirono subito l’importanza del movimento in una immagine fotografica statica, definendola con il termine “Fotodinamismo”.

Successivamente al Fotodinamismo non ci sono state più intuizioni di quello spessore anche se c’è stata una grande volontà a diversificare il modo di fotografare pure con  mezzi a disposizione sempre più sofisticati. Tutti i tentativi percorsi sono stati semplicemente artifici messi a disposizione dalla tecnica oramai evoluta e come tali, rimangono degli esercizi ora approcciabili anche da chi di fotografia non è evoluto. Le uniche variazioni sull’intuizioni artistiche sono delle interpretazioni che si sono evolute a rivisitazioni di quel pensiero guida.

Gli effetti speciali dati da: filtri, luci, software, dispositivi elettronici e altre possibilità offerte dall’evoluzione, non sono elementi da poter determinare un pensiero artistico nella fotografia.

Quindi, si ritorna alle origini della fotografia come espressione d’arte soltanto la dove c’è un pensiero/un concetto. La fotografia si può far elevare a arte unendo la componente contemplativa a quella riflessiva con una miscela opportuna da far esprimere tutta la completezza di un’opera d’arte.

Quali sono questi pensieri queste idee, il CONCETTO che determina il passaggio che porta dalla fotografia da ammirare a quella elevata a statuto di arte? Esaminando la storia, si elevano a grandi interpreti dello scatto molti autori che si esprimono senz’altro ad alti livelli, a volte esasperatamente completi che inconsciamente imitano, sono imitabili e/o sovrapponibili anche da altri autori i quali possono anche  ignorare l’operato dell’altro. Questa considerazione conferma appunto l’ottimo utilizzo della fotografia e meno di un apporto artistico nella fotografia. Certamente si può fare arte anche interpretando e rivisitando certi pensieri, idee e concetti che hanno fatto l’arte nella storia della fotografia.

Sempre più speso nel tempo la fotografia si è intrecciata con l’espressione del pensiero dove frequentemente quest’ultimo ha preso il sopravvento sull’immagine, rendendo l’immagine stessa di supporto alle parole facendole perdere così il pieno ruolo espressivo. Senza nulla togliere a questa forma di espressione, è evidente che da sola l’immagine non ha centrato l’obbiettivo di comunicare, almeno in quel periodo storico e a quella platea che non ha recepito il messaggio.

La ricerca è passata attraverso molte fasi assoggettate dal periodo storico vissuto. Queste ricerche hanno lasciato un’impronta che a volte poteva essere data anche da rappresentazioni semplicemente grafiche, e a volte solo perché dettate dal mezzo meccanico quale esso sia, dato dalla novità del momento. In questi casi il bagliore causato è stato solo limitato nello spazio temporale di quel periodo.

Diverso è il caso di Anton Giulio Bragaglia sostenendo che, “ l‘immagine fotografica può elevarsi allo statuto di opera d’ arte solo quando nega se stessa cioè il suo essere semplicemente fotografia“ . Il suo pensiero  fa capire che il suo Fotodinamismo può essere un modo per esprimersi artisticamente. Questo fare arte non è semplicemente una moda del momento ma ha tracciato e si è intrecciato con un pensiero parallelamente alla pittura arrivando fino ai nostri giorni senza dissolversi come una moda.

Dal lontano inizio del ‘novecento ad oggi non c’è più stata una così alta intuizione artistica nella fotografia, lasciando un vuoto di innovazione contrariamente a quanto è avvenuto nella pittura. Spesso l’arte ha usato la fotografia come mezzo di espressione miscelandola con tecniche miste di derivazione pittorica dando una unicità all’opera che a quel punto non è più pura fotografia.

 



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