Pdl Lazio, spese pazze non solo di Fiorito Ostriche e champagne con i fondi regionali

SCANDALI & SPRECHI

da romacorriere.it

Indagato ex capogruppo, si scatena la faida all’interno del gruppo. Ecco Le note spese incriminate: feste a Cinecittà, le spese di Battistoni

Fiorito con la presidente Regione Lazio Renata PolveriniFiorito con la presidente Regione Lazio Renata Polverini

ROMA – Da una parte, i bonifici di Franco Fiorito per 753 mila euro. Dall’altra, le «spese pazze» dei consiglieri Pdl alla Regione. Quello che emerge, carta dopo carta, documento dopo documento, è un quadro quasi sconvolgente dove i soldi pubblici, erogati al gruppo pidiellino della Pisana, venivano usati per i fini più disparati: cene e pranzi al ristorante, aperitivi per gli ospiti, ma anche pubblicità su siti web, contributi ad associazioni «vicine», cravatte di Marinella, champagne francese da regalare a Natale, servizi fotografici d’autore, feste a Cinecittà con i costumi da antichi romani. Quando ha visto le carte, il coordinatore regionale Vincenzo Piso, è saltato sulla sedia: perché è chiaro, sempre di più, che nel Pdl il problema non è circoscritto a Fiorito ma che si allarga ad altri consiglieri. Un fenomeno che potrebbe avere sviluppi ancora più ampi: perché la Procura, che ieri ha iscritto l’ex capogruppo nel registro degli indagati con l’accusa di peculato, potrebbe decidere di allargare il suo raggio d’azione prima a tutto il Pdl e poi a tutto il consiglio regionale. E lì se ne potrebbero vedere delle belle. Per il momento, però, è il centrodestra sotto i riflettori. E il Corriere è in grado, adesso, di documentare molte delle spese sostenute dai consiglieri pidiellini.

Le cene e i siti di Battistoni
Nei conti del gruppo Pdl, visionati ieri da Piso, c’è un pacco di fatture che si riferiscono alle spese del neocapogruppo Francesco Battistoni. Ci sono i soldi erogati all’associazione «Ruggiero Marino Lazzaroni», di Ronciglione (Vt) per la «promozione politica Pdl»: 5 bonifici per circa 50 mila euro. E quelli ad altre realtà del viterbese: l’associazione «Newtuscia» (2 mila euro per un banner pubblicitario), il «Nuovo Correre Viterbese» (3 mila euro: pubblicità iniziativa politica), «Tusciaweb» (8 mila, banner e redazionali), «Jamma srl», i «Funamboli Onair» (altri 4 mila euro «per seguire le attività Pdl sul territorio»), «Associazione culturale Ipen» (2.499,99 euro). E ancora: 4.892 a «Medialive» per «servizi per il presidente della commissione agricoltura» (su una serie di siti web locali), due noleggi di auto (uno per un’ora e mezza: 128 euro), buoni benzina alla Ip, francobolli, una serie di pagamenti alla «Majakovskij Comunicazione» per circa 52 mila euro, il noleggio di una fotocopiatrice per 2.700 euro, computer, blackberry, monitor, le agende del consiglio regionale (600 euro). E poi le cene, al «Pepenero» di Capodimonte (Vt) sul lago di Bolsena (dalle 16 alle 120 persone a volte, si va dagli 800 ai 6 mila euro, ai ristoranti della zona, all’agriturismo «Villa Torriti», a «L’Antico Casale» di San Martino al Cimino (2.280 euro, 76 persone). Tutte spese fatte rientrare sotto la voce dell’attività politica del Pdl.

Le foto della Cappellaro
Veronica Cappellaro, eletta nel listino bloccato, è una berlusconiana doc, oggi presidente della Commissione Cultura. A maggio 2011 chiama lo studio fotografico «Luxardo» di via del Gambero, uno dei più prestigiosi della Capitale, per una «ripresa fotografica». Costo, 1080 euro. In più, anche per lei ci sono una serie di ricevute per bar e ristoranti: «Pasqualino al Colosseo» (circa 17 mila euro) e al «Bar Martini» sempre al Colosseo (cena sociale gruppo Pdl 8.800 euro). 

De Romanis, Nobili e Miele
Carlo De Romanis, vice capogruppo, a marzo del 2012 chiede in affitto il Teatro 10 e il set dell’Antica Roma a Cinecittà per 21 aprile, Natale di Roma: costo complessivo 57 mila euro (iva inclusa), da pagare in tre tranche. Scrive Cinecittà: «L’evento prevede la presenza di un massimo di 1.500 persone»). È l’evento che Fiorito ha ribattezzato «quello con donnine nude in costumi romani». Sempre De Romanis ha finanziato con 71 mila euro l’associazione «Giovani del Ppe». Lidia Nobili, reatina, ha organizzato una serie di incontri nella sua città d’origine, chiamati «La Regione incontra Rieti». Questi appuntamenti sono stati piuttosto frequenti: 8 fatture alla società «Lallaria» per oltre 150 mila euro. La Regione, di sicuro, Rieti l’ha incontrata. Giancarlo Miele, altro berlusconiano del listino, ha fatto erogare a «Innovazione e territorio» oltre 15 mila euro per una «campagna di promozione e sensibilizzazione dei giovani sullo sviluppo delle politiche giovani locali e regionali», più 8.500 euro alla «Geco srl» per «gestione del portale web e comunicazione istituzionale». Lo stesso Miele, a fine dicembre 2010, fa spesa all’enoteca «Trucchi» di via Cavour: champagne «Taittinger» e «Paul Georg», Brunello, Primitivo, Satrico e Shiraz. Il totale fa 784 euro. E, alla vigilia di Natale, compra da Marinella 10 cravatte, una sciarpa, dei porta documenti: 1.20o euro. Pagamenti in contanti, in entrambi i casi.

Le ostriche di Bernaudo
Andrea Bernaudo, eletto con la Lista Polverini, passa col Pdl. E, tra le varie fatture al gruppo, ne presenta alcune di «Ottavio», ristorante a Santa Croce in Gerusalemme. Cena a due, con ostriche francesi, crudi di pesce, moscardini, fragolino al sale, olio e pepe, vino Chardonnay: conto da 175 e 140 euro. Mentre Chiara Colosimo, per due convention (una all’Auditorium della Conciliazione, l’altra con il «Laboratorio di Comunità») ottiene 34 mila euro complessivi. In politica, tutto ha un costo.

Ernesto Menicucci13 settembre 2012 | 20:53© RIPRODUZIONE RISERVATA

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