Segnalazione del persistere e dell’aggravarsi del processo di eutrofizzazione e netta riduzione della qualità delle acque del lago di Vico

isde.viterbo@gmail.com

Al Ministro dell’Ambiente, al Ministro della Salute

e per opportuna conoscenza:
al Commissario all’Ambiente dell’Unione Europea
al Ministro della Difesa
al Prefetto di Viterbo
al Presidente del Tribunale di Viterbo
al Presidente della Giunta Regionale del … Continua a leggere

Vetralla: FLASH MOB contro la violenza sulle donne

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FLASH MOB

In un pomeriggio freddo e promettente pioggia si è svolto a Vetralla, all’interno della Villa Giardino l’annunciato Flash Mob, organizzato dal Comitato provinciale di Viterbo AICS, l’ associazione ACTIVE SPACE e l’associazione FIGHT FOR LOVE contro la violenza sulle donne, che ha  entusiasmato e riscaldato gli animi dei cittadini presenti.

violenza sulle donne

per il video clicca qui  da sbob tv

Le mani solo per le carezze – Flash Mob – Villa comunale di Vetralla

 

Le foto del FLASH MOB di Vetralla

L’associazionismo può contribuire fattivamente all’opera di sensibilizzazione delle coscienze.
L’AICS ha nel suo Statuto sanciti i principi, quali: la libertà, l’uguaglianza, la solidarietà, la fratellanza. Da sempre tutte le sue strutture aderenti sono impegnate affinché si concretizzino.

Con quest’ottica il comitato provinciale AICS di Viterbo, lavora costantemente con iniziative culturali specifiche e per il 25 novembre, giornata per l’eliminazione della violenza contro le donne, ha invitato le associazioni affiliate a manifestare, ponendo in risalto le motivazioni di fondo per la richiesta di non violenza sulle donne.

Fra le iniziative di spessore culturale e sociale quella organizzata dalle associazioni ACTIVE SPACE di Capranica e Vetralla diretta da Federica Chiricozzi e Daniela Oroni e l’associazione FIGHT FOR LOVE diretta da Valentina Sposetti.

Sono queste brave dirigenti delle associazioni, il vero motore del cambiamento che vorremmo si realizzi nella società. Il rispetto dei diritti umani e civili sono in loro connaturati e chiederne l’applicazione a tutti uomini e donne è ciò che avanzano soprattutto con il loro comportamento nella vita di tutti i giorni.
A queste donne vada il nostro ringraziamento e quello di tutta l’AICS provinciale.

Queste giovani donne, nonché professioniste dello sport, della danza e del fitnes, hanno voluto creare una manifestazione coinvolgente, quale il FLASH MOB che si è svolto a Vetralla, all’aperto, in una fredda giornata, nella Villa Giardino di Vetralla.

Il Flash Mob è consistito nella proposizione di un balletto, dalle coreografie coinvolgenti,  preparato appositamente per la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
Circa 70/80 ballerine e giovani donne, coordinate da Federica, Daniela, Valentina, Cinzia, Giada, Daria, Daniela, Alessandra, si sono esibite in un balletto con l’intento di esprimere la loro identità di genere, la voglia di conquistare pari opportunità e uguaglianza, sconfiggere la sopraffazione fisica e psicologica, chiedere con determinazione il rispetto dei diritti umani e civili per le donne e per tutti gli esseri umani. Musica, danza, poesia uno spettacolo simpatico e ben eseguito. L’artista Francesca Spurio ha magnificamente declamato la poesia di apertura UN TESORO di Elsa Gallinucci Vilma e la poesia PREGHIERA di Pablo Neruda.

UN TESORO

La cosa più bella del mondo
Possedevi.
L’hai perduta.
Perduta per sempre.
Tu l’amavi, lei t’amava.
Non avevi calcolato
che anche l’amore
un giorno qualsiasi
può morire.
(Elsa Gallinucci Villa)

 

PREGHIERA

Non prego di essere
esente dai pericoli
ma di essere senza
paura nell’affrontarli.
Non chiedo che il mio
dolore sia alleviato
ma chiedo il cuore
per affrontarlo.
Non cerco alleati sul
campo di battaglia
della vita ma cerco
la mia forza.
Non imploro con
ansiosa paura di essere
salvato ma spero di avere
pazienza per conquistare
la mia libertà.
Se saprai starmi vicino,
e potremo essere diversi,
se il sole illuminerà entrambi
senza che le nostre ombre si sovrappongano,
se riusciremo ad essere “noi” in mezzo al mondo
e insieme al mondo, piangere, ridere, vivere.

Se ogni giorno sarà scoprire quello che siamo
e non il ricordo di come eravamo,
se sapremo darci l’un l’altro
senza sapere chi sarà il primo e chi l’ultimo
se il tuo corpo canterà con il mio perché insieme è gioia…

Allora sarà amore
e non sarà stato vano aspettarsi tanto.
(Pablo Neruda)

 

L’ONU nel 1983 ha indetto per il 25 novembre la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Nel 1981 nel’incontro femminista di Bogotà è stata avanzata dalle donne e accettata dall’ONU la richiesta di stabilire una data commemorativa per sensibilizzare i cittadini e le istituzioni a combattere la violenza contro le donne.

“Questa data fu scelta in ricordo del brutale assassinio nel 1960 delle tre sorelle Mirabal, considerate esempio di donne rivoluzionarie per l’impegno con cui tentarono di contrastare il regime di Rafael Leónidas Trujillo (19301961), il dittatore che tenne la Repubblica Dominicana nell’arretratezza e nel caos per oltre 30 anni. Il 25 novembre 1960, infatti, le sorelle Mirabal, mentre si recavano a far visita ai loro mariti in prigione, furono bloccate sulla strada da agenti del Servizio di informazione militare. Condotte in un luogo nascosto nelle vicinanze furono torturate, massacrate a colpi di bastone e strangolate, per poi essere gettate in un precipizio, a bordo della loro auto, per simulare un incidente”. (Wikipedia).

Il 25 novembre di ogni anno da allora, in tutto il mondo, si manifesta a favore delle donne.

Le Nazioni Unite hanno adottato la Dichiarazione sulla eliminazione della violenza contro le donne nel 1983, riconoscendo la necessità di lavorare per estendere a tutte le persone umane l’integrità e la dignità,  il superamento della discriminazione delle donne in vari settori e quindi richiedere agli Stati l’applicazione alle donne dei diritti e dei principi quali l’uguaglianza, la sicurezza, la libertà.

Le donne hanno il diritto ad un uguale godimento e garanzia di tutti i diritti umani e le libertà fondamentali in campo politico, economico, sociale, culturale, civile o in ogni altro campo.

La lotta contro la violenza, ed in particolare quella verso le donne, dell’uguaglianza dei generi, deve essere sostenuta da tutti, non soltanto il giorno della ricorrenza. A tutto il genere umano va riconosciuta dignità, uguaglianza e pari opportunità. Ciò purtroppo ancora non avviene. In tutto il mondo, Italia compresa, si perpetuano discriminazioni: razziali, religiose e di genere. Le donne sanno bene quanto sofferenza provocano.

La violazione dei diritti umani non può più essere accettata. Deve terminare. Per questo uomini e donne debbono impegnarsi.
Raimondo Chiricozzi

25 novembre 2015

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ASSOCIAZIONE ITALIANA CULTURA E SPORT COMITATO PROVINCIALE VITERBO
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PRESENTAZIONE DEL LIBRO: LA SOCIETA’ DI MUTUO SOCCORSO RICHARD-GINORI

Venerdì 13 novembre 2015 si è tenuta, presso la Sala Meucci della Biblioteca “Ernesto Ragionieri” in Piazza della Biblioteca a Sesto Fiorentino, la presentazione del libro “LA SOCIETA’ DI MUTUO SOCCORSO RICHARD-GINORI” di Monica Gallai, Sabina Pecoraro, Daniela Ricciardi, Maurizio Toccafondi – Edito da Apice Libri.

Alla presentazione sono interventi di … Continua a leggere

I funerali di Valeria Solesin, la lezione dei genitori: cosa vuol dire essere laici

Una cerimonia laica, ma in cui hanno parlato i rappresentanti di tutti i credo di questo Paese. Mostrando, nel momento del dolore, cosa vuol dire laicità: continuare a proteggere le … Continua a leggere

Tutti in guerra contro l’ISIS! Come voleva Erdogan – OPINIONI – di Maurizio Blondet

Tutti in guerra contro l’ISIS! Come voleva Erdogan

di Maurizio Blondet – 16/11/2015

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Un generale tedesco : “La Turchia vuol trascinare la NATO in questa situazione (la guerra in Siria) perché lo scope reale della Turchia è di abbattere Assad…Le azioni dell’ISIS e quel che accade ai … Continua a leggere

Una lettera per la pace nel mondo dopo gli attentati terroristici di Parigi

Ho postato la lettera aperta che Peppe Sini responsabile centro ricerca per la pace e i diritti umani per aprire una discussione pacata sulla non violenza e le iniziative idonee perché nel mondo si mettano al bando tutte le guerre e si concretizzi la pace e vengano assicurati a tutti … Continua a leggere

Riflessioni dopo l’attentato di Parigi

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Oggi tutti siamo tristi ed il motivo di questa terribile mestizia è il terrorismo, che non dà pace al popolo europeo, di questo terrorismo che si scatena, che turba … Continua a leggere

La religione più diffusa al mondo: le prime cinque posizioni

PER COMPRENDERE L’IMPORTANZA DELLA CONVIVENZA PACIFICA NEL MONDO TRA GLI UOMINI ABBIAMO FATTO LA SEGUENTE RICERCA SULLA DIFFUSIONE DELLE RELIGIONI NEL MONDO.

Riportiamo anche questo versetto del Corano che così recita:“Chi uccide un uomo, uccide l’umanita’ intera, chi salva un uomo salva l’umanita’ intera” . Il Corano, capitolo 5 … Continua a leggere

E’ MORTA L’IGNORANZA 3a puntata

Alcuni gruppi che utilizzano facebook, chiedono ai loro iscritti di non postare commenti o critiche che siano diversi dalla esaltazione delle cose belle, ritenendo che i commenti o le critiche siano distruttive a prescindere. Ci sembra che Facebook stia facendo proliferare tante belle torri d’avorio, tra loro non comunicanti, nelle … Continua a leggere

L’AICS ESPRIME LA PROPRIA VICINANZA AL GOVERNO E AL POPOLO FRANCESE

Roma: 14 novembre 2015 – Dopo il vile attentato di ieri sera a Parigi, anche l’AICS (Associazione Italiana Cultura Sport) si schiera dalla parte della Francia ed esprime la propria vicinanza al Governo e al popolo francese – dichiara il Presidente Nazionale AICS, On. Bruno Molea.
Una strage senza … Continua a leggere

L’Ordine dei medici torna sul tema dell’acqua potabile sabato 21 novembre 2015 ore 10,30

Sabato 21 novembre 2015, presso la sede dell’Ordine dei Medici – Chirurghi ed Odontoiatri

a Viterbo, si svolgerà l’incontro sul tema “Indagini di popolazione sull’uso dell’acqua e sulle abitudini alimentari in  relazione all’inquinamento da arsenico nelle acque  e monitoraggio dello stato di salute della popolazione nell’area del Viterbese

Per iniziativa dell’Ordine dei … Continua a leggere

L’enciclica «Laudato sì’». Fede, scienza, ragione: un’alleanza per il clima, la terra e la giustizia sociale«Laudato sì’». Dopo il convegno, un documento e una mozione

Due testi comuni siglati dalle realtà che hanno promosso il convegno del 4 novembre e che vogliono continuare il percorso di riflessione iniziato 6 novembre 2015 da casadellacarita.org


DICHIARAZIONE COMUNE DEI PARTECIPANTI ALL’INCONTRO:
«L’ENCICLICA LAUDATO SÌ’»
FEDE, SCIENZA, RAGIONE: UN’ALLEANZA PER IL CLIMA, LA TERRA E LA GIUSTIZIA SOCIALE

Noi, organizzazioni, movimenti, singoli firmatari di questa Dichiarazione, confrontandoci pubblicamente a Milano mercoledì 4 novembre 2015 in un incontro aperto ad ogni contributo, vogliamo richiamare l’attenzione sui principali contenuti di ordine culturale, sociale e civile dell’enciclica «Laudato sì’» al fine di trarne delle indicazioni operative su cui incentrare i nostri impegni futuri. Impegni tesi anche a ridare nobiltà alla partecipazione politica, intesa come l’agire per il bene comune. Senza sottovalutare gli altri temi di una enciclica che è una miniera ricchissima di suggestioni, quelli su cui si è concentrata la nostra attenzione possono essere sintetizzati nei seguenti punti:

1. Il discorso di Papa Francesco è rivolto a tutti, credenti e non credenti, e non soltanto ai cristiani. È un discorso che riguarda la condizione umana in quanto tale.

2. È un discorso che riguarda tutta la Terra – tutto il creato – nel suo insieme: nella sua dimensione fisica, biologica, sociale, spirituale, affrontate nel loro inestricabile intreccio. Nessuna di queste dimensioni può essere affrontata senza tener conto dei nessi che la legano a tutte le altre.

3. In particolare, papa Francesco sottolinea come la vita e l’esperienza dell’essere umano siano inscindibili dal suo rapporto con l’ambiente fisico e con l’insieme dei viventi che popolano la terra. E viceversa. Questo segna l’abbandono di una visione antropocentrica che fa della specie umana la dominatrice dell’Universo: una concezione che ha caratterizzato gran parte della cultura occidentale nel corso dell’era moderna, influenzando gran parte del pensiero cristiano, soprattutto a partire dalla Riforma.

4. Scienza, religione e saperi popolari, compresi quelli dei popoli indigeni che colgono appieno l’integrazione con la natura, sono, su un piano di parità, modi di rapportarsi al mondo e al creato che non si escludono a vicenda; nessuno di essi può vantare una superiorità sull’altro. La loro conciliazione è un compito in continuo divenire.

5. L’Enciclica considera il vivente, il modo in cui la vita si riproduce e si rigenera, la fonte normativa delle regole che dovrebbero presiedere anche ai rapporti degli esseri umani tra di loro e con il loro ambiente; il che presuppone l’adozione di un sistema economico circolare, che non produce rifiuti, affinché gli scarti dei processi di produzione o di consumo ritornino all’ambiente in forme compatibili con la sua rigenerazione, oppure rientrino in un nuovo ciclo produttivo.

6. Lo scarto, quando è un residuo incompatibile con questi processi di rigenerazione, è la manifestazione principale e più evidente di un’economia di tipo lineare: un sistema che aggredisce le risorse della Terra per trasformarle, nel più breve tempo possibile, in materiali e sostanze inutilizzabili, inquinanti, che degradano l’ambiente e la vita. La velocità crescente imposta alla società dai processi di innovazione tecnologica ed economica, spesso in contrasto con i tempi della natura e della partecipazione democratica, rendono sempre più difficile sottrarsi a questo meccanismo.

7. Questo paradigma lineare non si applica solo alle cose, ma anche al vivente in genere e all’esser umano in particolare. La condizione dei poveri, degli esclusi, degli esseri umani sfruttati finché servono, finché sono produttivi o alimentano il consumo, per poi essere messi ai margini del consorzio umano, è la manifestazione, nel sociale, di un paradigma devastante che investe tutti i rapporti degli esseri umani tra di loro e con la Terra.

8. La povertà e l’emarginazione sono indissolubilmente legate all’aggressione alle risorse della Terra, ne sono una conseguenza diretta, mentre le diseguaglianze crescenti prodotte dal sistema economico e finanziario concorrono a loro volta a perpetuare questa aggressione perché privano i poveri e gli emarginati non solo dell’uso pubblico di beni comuni, come l’acqua, a seguito di insistenti e sempre più diffuse campagne di privatizzazione, ma anche della possibilità da parte dei meno abbienti di prendersi cura dell’ambiente in cui vivono e di custodire la Terra.

9. Le manifestazioni principali di questo squilibrio sono il ruolo assunto dal denaro come unico metro di misura di ciò che vale e merita di essere perseguito e il potere crescente della finanza, che, nella sua corsa all’accumulazione, non rispetta né l’essere umano né l’ambiente.

10. L’alternativa all’economia e alla società delle disuguaglianze e alla cultura dello scarto è la conversione ecologica; che ha una dimensione sociale fondata su un diverso paradigma energetico, sulla messa al bando del commercio delle armi e degli arsenali nucleari e sulla cura e sulla custodia della Terra, cioè su una produzione e un consumo sostenibili, che non intacchino il diritto di tutti i viventi e delle generazioni future a beneficiare di ciò che la Terra è in grado di offrire a chi la abita. Ciò riguarda in particolare il cambiamento climatico in corso e le sconvolgenti migrazioni provocate da guerre, desertificazioni e landgrabbing, tutti connessi alla rapina delle risorse. Ma la riconversione ecologica ha anche una dimensione personale nell’adozione di uno stile di vita fondato sulla sobrietà, sul consumo critico, sull’assunzione di una responsabilità nei confronti del prossimo e del vivente.

11. L’orizzonte culturale della conversione ecologica è dato da un’ecologia integrale, che non separa la difesa e la custodia dell’ambiente dalla cura per la condizione umana e dalla lotta contro l’ingiustizia e le diseguaglianze. E viceversa. Non si tratta solo di un approccio teorico, ma di un punto di vista intrinseco alla spinta dei popoli verso una società più giusta.

12.  La dimensione spirituale, ma profondamente radicata nella nostra condizione di abitanti della Terra, di questa conversione è la riconciliazione e la sintonia con tutto il vivente e con la bellezza e la dimensione estetica del creato, secondo quanto ci insegna il cantico delle creature di San Francesco.

MOZIONE DEI PARTECIPANTI ALL’INCONTRO:
«L’ENCICLICA LAUDATO SÌ’»
FEDE, SCIENZA, RAGIONE: UN’ALLEANZA PER IL CLIMA, LA TERRA E LA GIUSTIZIA SOCIALE

Le associazioni, le cittadine e i cittadini che il 4 novembre 2015 hanno partecipato in questa sede a un primo confronto sui contenuti fondamentali dell’enciclica «Laudato si’» riconoscono il grande valore delle analisi e delle indicazioni programmatiche in essa contenute, e ne raccolgono l’invito a un impegno sempre più serrato in direzione della difesa della Terra, di tutto il vivente, della giustizia sociale e della lotta contro le disuguaglianze che affliggono soprattutto i più poveri.

Per questo, sulla base dei 12 punti indicati nella premessa, essi si impegnano a continuare su basi più operative in confronto iniziato oggi, riportandolo negli ambiti delle loro attività quotidiane e cercando ogni volta di tradurlo in iniziative pratiche di informazione, divulgazione, mobilitazione e aiuto reciproco.

Decidono fin da ora di partecipare e di promuovere la più ampia partecipazione possibile alle manifestazioni indette per il 29 novembre, per esigere che al vertice che si svolgerà a Parigi tra il 30 novembre e l’11 dicembre vengano assunti impegni vincolanti e rigorosi per contenere il riscaldamento del pianeta entro i 2 gradi centigradi, onde impedire che i cambiamenti climatici in corso assumano un andamento irreversibile e rovinoso per la sopravvivenza stessa della specie umana e di miliardi di altri esseri viventi su questo pianeta.

Si impegnano a proseguire, nelle forme che ciascuno riterrà opportuno, la battaglia per fermare la privatizzazione dell’acqua e concretizzarne il diritto all’accesso, come dichiarato dall’ONU, con l’assunzione nelle istituzioni internazionali di un Protocollo mondiale e di una Autorità mondiale, per impedire il consumo e lo spreco di suolo, contro le trivellazioni che perpetuano il ricorso alle energie fossili, per valorizzare pratiche agroforestali sostenibili e per imporre che anche dopo il summit di Parigi si continuino a perseguire impegni vincolanti ed efficaci per il contenimento delle emissioni inquinanti e climalteranti per la decarbonizzazione.

Esigono il riconoscimento alla protezione internazionale per chi fugge da disastri climatici, eventi meteorologici estremi, desertificazione, mancanza di terra, di cibo e di acqua. Nel contesto attuale è infatti ancor più tragico l’aumento dei migranti che fuggono la miseria aggravata dal degrado ambientale e che non sono riconosciuti come rifugiati nelle convenzioni internazionali e portano il peso della propria vita abbandonata senza alcuna tutela normativa.

Si riconvocano all’inizio del prossimo anno, in data da definirsi, per un confronto di carattere seminariale in cui presentare e discutere le buone pratiche in campo sociale e ambientale messe in atto nel corso del tempo e le modalità in cui ciascuna organizzazione, cittadino o cittadina ritiene possibile e produttivo portare avanti le indicazioni emerse dal confronto odierno.

Milano, Società Umanitaria, 4 novembre 2015

L’iniziativa è stata promossa da: 
Fondazione Casa della carità “Angelo Abriani”, Artigiani di Pace, A-Sud, Associazione Co-Energia – Progetti collettivi di economia solidale, Associazione Energia Felice, Beati i Costruttori di Pace, Comitati Chico Mendes, Comitato Milanese Acqua, Comitato per la Pace del Magentino, Contratto mondiale sull’acqua, Costituzione Beni Comuni, Ecoistituto Ticino, Forum Salviamo il Paesaggio, Noi Siamo Chiesa, Coordinamento Nord Sud del mondo, Zero Waste Italy.

 

LA CARTA DI MILANO – FIRMA LA CARTA DI MILANO PER IL DIRITTO AL CIBO

Cos’è la Carta di Milano
Firmare la Carta di Milano è un grande atto d’impegno per cittadini, associazioni, imprese e istituzioni. Uno strumento di cittadinanza globale per affermare il diritto al cibo come diritto umano fondamentale. Verso i prossimi Obiettivi del Millennio delle Nazioni Unite.

CLICCA QUI DI … Continua a leggere

RAPPORTI SUI DIRITTI UMANI NEL MONDO

Le organizzazioni sui diritti umani pubblicano speciali rapporti annuali su specifiche situazioni urgenti in merito ai diritti umani.

Rapporto di Amnesty International del 2008

“I leader del mondo devono scusarsi per aver mancato di rispettare la promessa di giustizia ed eguaglianza contenuta nella Dichiarazione Universale dei Diritti … Continua a leggere

L’ALTO COMMISSARIO ACCOGLIE CON FAVORE LA NOMINA DEL SUO SUCCESSORE.

L’Alto Commissario per i Rifugiati António Guterres accoglie con favore l’annuncio della nomina del diplomatico italiano Filippo Grandi come suo successore.

La nomina di Grandi è stata annunciata ieri nel quartier generale delle Nazioni Unite a New York dal Segretario Generale Ban Ki-Moon. L’Assemblea Generale … Continua a leggere