LA REGIONE LAZIO HA FINALMENTE DECISO DI INTERESSARSI DEL RISANAMENTODEL LAGO DI VICO

2021 gennaio 23

LA REGIONE LAZIO HA FINALMENTE DECISO DI INTERESSARSI DEL RISANAMENTO DEL LAGO DI VICO

Importante presa di posizione della Regione Lazio che oltre a prendere atto della situazione drammatica in cui si trova il lago di Vico ha anche stanziato 50.000 € che si presume possano essere utilizzati per la presentazione di un progetto LIFE .

In realtà una richiesta di finanziamento per la realizzazione di un LIFE venne avanzata molti anni fa dalla Università di Viterbo e dal Tavolo per discutere dei problemi legati al lago di Vico istituito a suo tempo dall’assessore all’ambiente della provincia Paolo Equitani –

Ci auguriamo che i 50.000 EURO sebbene a nostro parere siano un po’ pochini, vengano utilizzati proprio per la presentazione di un progetto complessivo appunto un LIFE che consideri il disastro che l’agricoltura chimica ha determinato, e affermi la necessità del ritorno alla agricoltura vera perché naturale.
Poi c’è sempre il grande problema del terreno inquinato dove insiste il Centro nucleare batteriologico e Chimico CNBC,  per il quale tardano ad essere messe in piedi iniziative serie e che va restituito alla collettività dopo il completo risanamento ambientale.

Insomma i problemi sono ormai venuti al pettine e finalmente la Regione Lazio decide di interessarsene,  anche grazie alle iniziative di varie associazioni e partiti politici e anche grazie alla nostra  insistenza appoggiata dal comitato acqua potabile, dall’ aics comitato provinciale viterbo dall’aics ambiente e dal coordinamento nazionale bonifica armi chimiche.

Ci auguriamo che stesso interessamento avvenga anche per finalmente dare acqua potabile nelle case dei cittadini di Ronciglione e Caprarola che purtroppo ancora non hanno, poiché utilizzano le acqua del lago di Vico non potabili.    

Raimondo Chiricozzi

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2 commenti

  1. Se non si smette di piantare e coltivare sempre più noccioleti, antropizzare e cementificare con lottizzazioni e costruzioni sempre più estese (in contrasto con la protezione dell’area naturale che dovrebbe essere lasciata libera intorno al lago)questi soldi rappresentano solo una regalia a qualcuno per proseguire addirittura autorizzato l’opera di distruzione del lago. E continuare a pigliarsela con l’ormai pluribonificato “istituto chimico militare” è ridicolo, mostra soltanto la voglia di trasformare quell’area in un’altra zona residenziale…

    • Raimondo Chiricozzi

      hai perfettamente ragione sulla necessità di riconvertire l’agricoltura chimica in agricoltura naturale. rispetto il finanziamento che mi sembra sia troppo limitato. Forse questo potrebbe servire alla realizzazione del progetto LIFE che da tempo l’università della Tuscia con il prof Nascetti chiede venga redatto. Se le cose stanno così non credo che siano soldi buttati via. Infine non credo che il CNBC ( centro chimico ) sia stato bonificato. Per il territorio del Centro Chimico, occorre una vera bonifica ambientale, che a mio parere se non continuiamo a chiedere non verrà mai fatta e continueremo a tenerci un territorio inquinato in prossimità delle rive del lago. Questo, bonificato ambientalmente, potrebbe tornare alla collettività che può utilizzare al meglio. Nella conca del lago non sono permesse costruzioni, ne variazioni che aumentino la densità abitativa. Esercitare il controllo su ciò che verrà fatto sempre se tornerà proprietà comunale spetta a noi cittadini. Se non esercitiamo questo diritto vuol dire che è meglio smettere di chiedere bonifiche e di terminare ad immettere nel lago i pesticidi. Il nostro compito e tu sei sicuramente d’accordo è continuare ad informare i cittadini dell’importanza del risanamento del lago per l’ambiente e la salute. Forza so che sei con i cittadini dalla parte giusta. Dobbiamo lottare fino alla fine per il bene comune.

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