Perché l’accesso all’acqua potabile è fondamentale

Di ManuelaChimera domenica 22 marzo 2020 

Oggi si celebra la Giornata Mondiale dell’Acqua. Ma perché l’accesso all’acqua potabile è così fondamentale?

acqua

Oggi è la Giornata Mondiale dell’Acqua. Si tratta di una ricorrenza creata dalle Nazioni Unite nel 1992 e facente parte delle direttive dell’Agenda 21 stilata dalla Conferenza di Rio. La Giornata viene celebrata ogni anno il 22 marzo. Il suo scopo è quello di invitare i paesi membri a organizzare attività concrete per tutelare il patrimonio idrico terrestre. In aggiunta a tutto ciò, alcune organizzazioni non governative hanno poi colto l’occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica su tematiche particolari come l’accesso all’acqua dolce, l’importanza dell’acqua potabile e la sostenibilità degli habitat acquatici.

Acqua potabile: perché è così importante?

L’acqua potabile è un nutriente fondamentale per la salute umana e degli animali. L’acqua è alla base di tutte le principali funzioni fisiologiche: interviene nei processi digestivi, nell’escrezione di sostanze tossiche, nel trasporto di sostanze nutritive, nella termoregolazione, nella respirazione… Inoltre dal punto di vista dietetico, l’acqua non va ad influire sul bilancio energetico e nel computo delle calorie giornaliere: questo perché ha zero calorie.

Un uomo adulto ha bisogno di bere 1,5-2,5 litri di acqua al giorno in media (bisogna berne il giusto: né poca, né troppa perché l’iperidrosi può causare problemi all’organismo), ma i valori cambiano parecchio a seconda delle temperature ambientali, delle condizioni fisiopatologiche della persona e del lavoro svolto (varia il consumo e la necessità di acqua).

Per questo motivo è importante avere un costante accesso all’acqua potabile: non ne va solo della nostra salute, ma anche della nostra sopravvivenza. Se si può sopravvivere 30-80 giorni senza mangiare (a patto che si continui a bere acqua e considerando che dopo 15-20 giorni di digiuno cominciano a sopraggiungere danni irreversibili al nostro organismo), senza bere si può sopravvivere al massimo tre giorni.

Con il termine di acqua potabile si intende acqua sottoposta a processi di potabilizzazione tali da renderla adatta e salubre per il consumo umano e animale. Solitamente per rendere le acque potabili viene aggiunta all’acqua del cloro, utilizzato come disinfettante e del calcio, utile per aumentare il pH e ridurre l’incidenza di corrosione delle parti metalliche dei tubi dove scorre l’acqua.Tumore della vescica: più di 6mila casi riconducibili a sostanze contaminanti dell’acqua del rubinettoUn recente studio svela che più di 6mila casi di tumore alla vescica sono collegabili a contaminanti dell’acqua del rubinetto.

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