convenzione tra l’associazione europea dei ferrovieri e il comitato per la riapertura della Civitavecchia Orte della Ferrovia dei DUE MARI

Il Segretario Generale dell’Association Européenne des Cheminots, Fulvio di Giuseppe, coadiuvato dal Consigliere Nazionale, Gennaro Bernardo, e il Responsabile del Comitato per la riapertura della tratta Civitavecchia Orte della Ferrovia dei Due Mari, Raimondo Chiricozzi, hanno dato avvio operativo alla Convenzione di Collaborazione tra i due sodalizi, approvata nell’ultimo Consiglio Generale AEC di Ischia nel giugno scorso. Hanno partecipato all’incontro Marcello Luca e Oreste Varone, dell’AEC Lazio, e Maurizio Mazzoni, del CCO, designati come Referenti Operativi della Convenzione.

In un clima di cordialità ed amicizia, i rappresentanti di AEC hanno confermato la condivisione dell’impegno del Comitato che da anni promuove la riapertura della linea ferroviaria Civitavecchia-Capranica-Orte. Convengono sulla necessità di attivare tutti i possibili canali di propaganda e d’informazione per evidenziare la validità della proposta. Alle linee guida dei possibili “modus operandi” ipotizzate da tutti i partecipanti, è seguita una più dettagliata informativa sugli studi in atto da parte di Mazzoni del CCO.

In particolare, Mazzoni ha evidenziato che la valorizzazione ferroviaria del Porto di Civitavecchia è oramai un obiettivo condiviso tra tutte le parti: l’Autorità di Sistema Portuale e le società che operano nell’ambito portuale, sia dal lato commerciale che da quello dei servizi, ribadiscono da tempo l’elevatissimo potenziale di sviluppo di una efficiente connessione ferroviaria all’area retroportuale e a tutta la rete nazionale RFI.

Sono quindi attesi i primi positivi risultati degli accordi operativi ed economici tra la AdSP del Tirreno Centro Settentrionale ed i suoi principali interlocutori che, auspicabilmente, porteranno al recupero della preziosa infrastruttura ferroviaria (ora da restituire all’operatività) che collega Civitavecchia ed i suoi vettori navali direttamente, via rotaia, con il centro Italia e la sponda adriatica della nostra penisola.   

Al termine dell’incontro si decide di effettuare nel tardo pomeriggio un sopralluogo a Ronciglione per riscontrare, de visu, lo stato in cui si trova attualmente la linea ferroviaria in quella località. Al sopralluogo partecipano Chiricozzi, Luca e Bernardo.

Raimondo Chiricozzi, Presidente del Comitato per la riapertura della tratta Civitavecchia Orte della Ferrovia dei Due Mari, ha espresso grande soddisfazione per la convenzione firmata con l’Association Européen de Cheminots, ritenendo che l’AEC potrà fornire al comitato una assistenza qualificata e l’appoggio costante per raggiungere gli obbiettivi che da tempo il comitato persegue. Insieme si potrà dar seguito all’attività intrapresa finalizzata alla riapertura al servizio ferroviario turistico, viaggiatori e merci dell’intera tratta, che si ritiene determinante per lo sviluppo economico della Tuscia e di tutto il Centro Italia.

Di Giuseppe ricorda che il progetto della linea “Ferrovia dei due mari” nasceva nel 1900 da un’esigenza prettamente commerciale e industriale (Terni e Fabriano) per consentire la realizzazione di una ferroviaria trasversale che collegava il porto di Civitavecchia con il porto di Ancona: chissà se è il caso oggi di riscoprire!

Le FS dopo il periodo bellico e la manutenzione quasi assente, hanno considerato di fatto la linea di scarsissima importanza: di conseguenza risultava chiaro una generale contrazione del traffico passeggeri e merci.  Dal 1994 la linea è sospesa all’esercizio, sono passati 25 anni dall’ultimo treno ordinario regolarmente in circolazione.  È noto che, allo stato attuale, per il tratto Civitavecchia-Orte, l’unica fievole vita è al Km 1+404 con un raccordo di collegamento con il Molo Vespucci del porto di Civitavecchia.

ponte in ferro sul vallone del rio vicano ronciglione

Il futuro dell’intera linea Orte – Civitavecchia si presenta, quindi, di una qualche complessità: la parte iniziale riguarda un territorio scarsamente urbanizzato e le stazioni non sono nelle immediate dai centri abitati. Se si eccettua Aurelia, ormai diventata città di Civitavecchia, è difficile pensare ad una proposta di recupero relativo al trasporto passeggeri.

l’Autorità Portuale di Civitavecchia ha dimostrato interesse alla riapertura della linea per avere un collegamento ferroviario a servizio del porto;

La Regione Lazio pur avendo inserito nel programma di governo la riapertura della linea, avendone anche cofinanziato insieme alla Unione Europea all’Interporto Centro Italia di Orte e alla Autorità Portuale di Civitavecchia non ha ancora dato seguito alle intenzioni con finanziamenti specifici;

RFI, non ritenendo funzionale la riapertura ad un ipotetico traffico merci, ancora non applica la volontà delle popolazioni sostenute dai sindaci dei paesi interessati, dalla Provincia di Viterbo e da tanti comitati e sindacati, pur essendo la società ITALFER partecipata RFI la società che ha redatto il progetto coofinanziato con l’Unione Europea e altri enti come già detto precedentemente.

AEC e CCO ritengono che la linea Civitavecchia-Orte può avere ancora di più oggi un proprio valore per i progetti della Regione Lazio di sviluppo di tutta la zona per il traffico delle merci dal porto di Civitavecchia fino all’interporto di Orte.

Entro novembre/dicembre le due Associazioni individueranno una comune idea/progetto da condividere e consolidare con le varie realtà locali e nazionali entro la prima parte del 2020.

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