Sì viaggiare, specialmente sui treni d’epoca

Sì viaggiare, specialmente sui treni d'epoca

Presentati i dati sul turismo ferroviario: 130mila ospiti nel 2016-2017, più 45 per cento rispetto al biennio precedente. In tre anni riaperte nove linee storiche, per quasi 600 chilometri di binari. A scegliere il turismo lento appassionati di natura e del patrimonio culturaleABBONATI A08 febbraio 20180ROMA – I viaggi sui treni d’epoca affascinano gli italiani, tanto che il numero di chi li ha scelti è cresciuto negli ultimi due anni del 45 per cento. Il Mibact e la Fondazione Fs Italiane hanno presentato i dati sul biennio 2016-2017, durante il quale sono stati 130mila i turisti che hanno scelto le ferrovie storiche

Molte regioni italiane hanno inserito itinerari con treni d’epoca nei progetti finanziati per sostenere e valorizzare questa nuova offerta turistica. Itinerari che attraggono in particolare stranieri e amanti della natura, appassionati del mondo ferroviario, giovani e famiglie. Per il recupero e la valorizzazione di storiche infrastrutture di trasporto come linee ferroviarie, ex caselli e stazioni, Fondazione Fs ha stanziato 80 milioni di euro.

130 mila turisti nei treni storici in due anni

Condividi  In soli tre anni sono state riaperte all’esercizio turistico nove linee ferroviarie, per quasi 600 chilometri di binari – in Lombardia Toscana, Abruzzo, Molise, Sicilia, Piemonte, Campania e Friuli Venezia Giulia – per sviluppare il turismo lento e pienamente sostenibile. “Il 2019 sarà l’anno del turismo lento, dei cammini, delle ciclabili, dei percorsi e delle ferrovie storiche e turistiche”, ha spiegato il ministro dei Beni e delle attività culturali, Dario Franceschini, aggiungendo che è necessario promuovere questo tipo di “turismo colto e intelligente, che rispetta l’ambiente facendo apprezzare fino in fondo la bellezza italiana e per questo vogliamo investire”.

L’incremento dei domanda turistica, in questo comparto, è stato registrato anche grazie alla collaborazione tra Fondazione Fs Italiane e Mibact che, dal 3 dicembre 2015, è socio aderente della Fondazione. “I risultati testimoniano l’attrattività della storia della cultura ferroviaria del nostro paese”, ha sottolineato Mauro Moretti, presidente di Fondazione FS Italiane. “Quando riusciamo ad abbinare fascino ed efficienza della tecnica della tecnologia nazionale con le bellezze paesaggistiche e naturali italiane una formula turistica innovativa riscuotiamo successo e siamo esempio e volano per lo sviluppo del sistema paese”.

L’obbiettivo, ha proseguito poi Moretti è di incrementare la possibilità di viaggiare sui treni d’epoca aggiungendo altri 100 chilometri di ferrovie storiche.

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Argomenti:treni d’epocaturismo lentoferrovie storicheMibactfondazione fsProtagonisti:Mario Morettidario franceschini© Riproduzione riservata08 febbraio 2018

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