Torna Roberto Bolle con “Danza con me”

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Roberto Bolle

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DI VALENTINA BONELLI28 DICEMBRE 2018

Nello spettacolo, in onda su Rai1 il primo gennaio, oltre a Cesare Cremonini e Pif, anche stelle della danza come Alessandra Ferri e Polina Semionova

Si candida a diventare l’appuntamento fisso di Capodanno il programma televisivo di Roberto Bolle Danza con me, in onda su Rai1, martedì 1 gennaio alle ore 21.25. Teaser e stampa hanno già annunciato gli ospiti del mondo dello spettacolo: Pif, Cesare Cremonini, Stefano Accorsi, Fabio De Luigi, Luca e Paolo, Valerio Mastrandrea, Sergio Rubini, Rocco Papaleo, Valeria Solarino, Ilenia Pastorelli. Tutti inviatati a mettersi in gioco confrontandosi con la danza – spiega ridendo l’étoile – con risultati più o meno memorabili. Ma scopriamo insieme a Bolle, che del programma è anche autore, quali protagonisti del mondo della danza ha voluto con sé e in che brani li vedremo eccellere.
Roberto, una sorpresa è la presenza di Alessandra Ferri in tv, no?
Sì, ed era dal 2007 che non ballavo con lei in Italia. Insieme interpretiamo un passo a due inedito dell’inglese Christopher Wheeldon, coreografo di punta della scena internazionale.VISUALIZZA GALLERY22 FOTOGRAFIERoberto Bolle. Danza con meIl celebre ballerino inaugura il 2019 con uno show in tv

Altre superstar del balletto?
La bellissima russa Polina Semionova, stella del Berlin Staatsballett, con la quale danzo un brano di colore tratto da Mediterranea di Mauro Bigonzetti, e la sensualissima irlandese Melissa Hamilton, mia partner in Qualia di Wayne McGregor, altro fuoriclasse della danza britannica. Questo è il mio debutto in una sua creazione: è un coreografo che mi piace sempre di più e sento la sua cifra molto adatta a me.
Tra i maestri della coreografia c’è John Neumeier. Cosa vedremo di suo?
Ah, questo è un vero regalo del grande John: Opus 100, creato in omaggio a Maurice Béjart per il suo settantesimo compleanno. È una ballata nostalgica, su canzoni di Simon & Garfunkel, che danzo in duo con il Principal dell’Hamburg Ballet Alexander Riabko. Forse non tutti ne capiranno la finezza ma l’eccellenza arriverà.
Anche questa volta ha coinvolto ballerini del Teatro alla Scala e allievi dell’Accademia?
Sì, quest’anno sono con me due Prime ballerine della Scala: Nicoletta Manni e Virna Toppi. E gli allievi dell’Accademia sono 70, impegnati in un estratto dal balletto Lo Schiaccianoci. Tengo molto ai giovani talenti scaligeri, mi piace dare loro l’opportunità di uscire dal teatro, coinvolgendoli nei miei Gala o nel mio programma tv, perché credo sia importante misurarsi in contesti diversi, farsi conoscere al di fuori del proprio ambiente. Sicuramente in futuro vorrò lavorare con i giovani, crescerli e far vivere loro esperienze straordinarie: mi dà molta soddisfazione vederli imparare ed emozionarsi.
Le sue scelte le hanno dato un’immensa popolarità. Ma come portare un’arte elitaria qual è il balletto a vaste platee?
È vero che il balletto classico è di per sé elitario, ma è altrettanto vero che quando il grande pubblico vede danza di qualità ne rimane sempre affascinato. Una formula vincente per i neofiti è il Gala Roberto Bolle and Friends: in tante edizioni ho visto la soddisfazione degli spettatori a fine spettacolo, scoprono la danza ed entusiasti tornano, anno dopo anno. È la prova che la danza può veramente parlare a tutti e diventare “popolare”. Vedo un grande interesse per la danza: credo che il percorso sia ormai segnato e sia finalmente in atto un cambiamento culturale.
Per la primavera ha già annunciato la seconda edizione del festival “On Dance” a Milano e la prima a Napoli. È il suo concetto di danza per tutti?
Sì, è una manifestazione che comprende tanti generi di danza, dal tango alla street-dance. Non bisogna mettere barriere o alzare muri: la danza è per tutti, ognuno scelga la sua.
A parte il balletto, lei quale sceglie?
Direi il tango, dopo l’incursione tra i tangueri in Galleria a Milano la scorsa edizione di “On Dance”.
Prossimo impegno per il grande pubblico?
Al festival di Sanremo… ma forse non lo potevo ancora dire!

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