Comunità montana, Panunzi piglia tutto Ieri pomeriggio le elezioni per il rinnovo. Il sindaco Grattarola: ”Voto carbonaro”

23/11/2018 – 17:15 da viterbonews24

RONCIGLIONE – È polemica per il rinnovo delle cariche della Comunità montana dei Cimini. Ieri pomeriggio, nella sede di via San Giovanni a Ronciglione, l’assemblea dei sindaci e degli amministratori dei 10 comuni chiamati al voto. Eletti Eugenio Stelliferi, presidente, Giuseppe Duranti, vice presidente, Stefano Grego alla presidenza del consiglio e Sesto Aramini VettoriLidia GregoriAlessandro Vagnoni e Paolo Oroni in giunta. Un esecutivo quasi tutto a matrice Pd (corrente ”panunziana”) che fa già discutere, soprattutto sull’altra sponda del Partito Democratico, quella ”fioroniana”.

Così l’amministrazione di Vignanello in una nota inviata stamani agli organi di stampa: ”Ieri alle elezioni del presidente, della giunta e del presidente del consiglio della comunità montana dei Cimini è andato in scena uno strano siparietto nostrano. Ad attendere i consiglieri di Vignanello, a loro totale insaputa, un accordo programmatico, firmato da un esecutivo formalmente non ancora eletto ma ben stabilito dalla santa alleanza. L’accordo prevede tre principi chiave di cui, in particolare, il secondo fa riferimento a ‘uno stretto legame con le amministrazioni comunali’ attraverso un quotidiano confronto con i sindaci. Tra gli esclusi e messi di fronte al fatto compiuto ci sono gli amministratori del comune di Vignanello. Altro che collaborazione! Trattasi in realtà di vero e proprio patto segreto finalizzato a tenere fuori probabilmente (anzi certamente) i comuni non allineati…non si capisce bene a cosa.

Era tuttavia curiosamente ben informato il consigliere di minoranza di Vignanello, firmatario del documento carbonaro, il quale, spiega con dichiarazione, di aver firmato l’accordo in quanto legittimato dalla metà del consenso elettorale dei cittadini che dice di rappresentare, dimenticando però di aggiungere che metà dell’elettorato è veramente poca cosa per chi aveva con sé tutto il firmamento politico e tutti i poteri forti. Ma, al di là di questo… non dovrebbe un consigliere tutelare gli interessi del proprio paese? Non poteva che essere un voto contrario quello espresso invece dai consiglieri Mauro Mastrangeli e Giacomo Andreocci, perché la loro presenza lì deve essere rappresentativa, nella forma e nella sostanza, di tutta cittadinanza vignanellese e non di una sola parte. Facciamo comunque i nostri auguri ai neoeletti presidente e giunta scelti a tavolino e prendiamo atto del metodo, non senza dire che ‘il modo ancor ci offende’ e ci disgusta… oltremodo”.

Sulla vicenda interviene anche il consigliere d’opposizione Jacopo Polidori (CasaPound). ”Queste elezioni rispecchiano la situazione attuale – commenta il leader di CasaPound Cimini – dove si è passati da una spartizione di poteri tra centrodestra e centrosinistra a un accentramento da parte di una certa sinistra, che, come ha titolato stamani un giornale online, sta facendo ‘l’assalto alla diligenza’ per prendersi tutto il possibile. I sindaci e gli amministratori sembrano schiacciati da un qualcuno che dall’alto sta decidendo le sorti della nostra Tuscia. Noi di CasaPound – conclude Polidori –, da uomini liberi quali siamo, ci opporremo a questo stato delle cose”.

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