il 25 settembre a Viterbo: Programmare e governare il territorio

Ore 11,00 del 25 settembre 2018

 

“Programmare e partecipare al governo del territorio”

Gli Enti Locali alleati per il rilancio dello sviluppo territoriale

 

  • (Viterbo – 25 settembre 2018 – ore 11:

    Ritengo

    00) Palazzo della Provincia

 

Premessa

La costruzione di una politica integrata di sviluppo, di contrasto a sprechi e fallimenti di mercato, di azzeramento di procedure inefficaci e superate e di avvio di nuove azioni in materia di governo del territorio, apre al riscatto dell’azione pubblica in funzione del rilancio della crescita, della qualità e della coesione, del miglioramento dei livelli di occupazione e  dell’implementazione dei servizi ai cittadini, attraverso un processo in grado di accompagnare la sostenibilità dei territori  e degli insediamenti, anche con la rivisitazione dei modelli fin qui adottati.

Conferire concretezza a progetti caratterizzati da una logica funzionale ed incisiva, realizzare interventi infrastruttura ed urbani basati su criteri di qualità ed efficacia, devono comportare l’uso di misure ed interventi d’interesse collettivo capaci di accelerare tempi d’attuazione, costruire consenso, valorizzare investimenti che comportino effetti economici rilevanti anche nel breve e medio termine.

Il Territorio ed il paesaggio

Il territorio ed il paesaggio necessitano di una progettualità a ‘geometria variabile” aperta a progetti d’area costruiti con una  guida condivisa, accompagnata e valorizzata da una programmazione ed una politica che vede le varie parti, le istituzioni, il mercato, i privati, cercare di trattare m maniera integrata te scelte.

La programmazione di risorse pubbliche è ancora elemento di sistema con cui realizzare interventi che interrompano  processi di pianificazione occasionali ed inefficaci. Valorizzando il ruolo delle risorse pubbliche, che può essere ancora decisivo, si conferma la necessità di aprire ad una programmazione caratterizzata da una  governance orizzontale in grado di sostenere i vari sistemi locali (Regioni – Province – Comuni)

C’è bisogno di una progettualità integrata che faccia emergere equilibri fertili tra rappresentanze che dovrebbero distribuirsi i compiti e fare cooperazione interistituzionale soprattutto attraverso due condizioni di base: più progetti e più coordinamento negli investimenti.

La costruzione di nuovi orientamenti

Occorre costruire e consolidare orientamenti basati su nuovi sistemi di relazioni, di complessità spaziali, di reti fisiche, di interazioni tra i vari sistemi locali “aperti” all’innovazione e a nuove forme programmatorie e regolamentari.

L’elemento della continuità tra i territori e l’oggettivo ingresso delle potenzialità territoriali nel novero dei fattori attestanti il tasso di capacità competitiva tra imprese e tra sistemi economici, mette in primo piano la necessità di elaborare ed attuare regole più congrue rispetto allo scopo.

Per i territori e le città andrà favorita l’applicazione di regole condivise, caratterizzate da un coordinamento dei vari livelli amministrativi utile a rafforzare i legami tra le città ed i territori al fine di condividere le opportunità di sviluppo, a superare tensioni tra interessi diversi, a pervenire all’abbandono di modelli di sviluppo autoreferenziali ed obiettivi divergenti.

In sintesi, occorre elaborare quadri di ‘reti intercomunali” su scala territoriale che abbiano come trama di riferimento contenuti e strumenti programmatori condivisibili già dalla scala di singoli programmi locali.

Un appuntamento con il territorio

Di questo si parlerà nell’incontro del 25 settembre 2018 presso la “Sala Consiliare” dell’Amministrazione Provinciale di Viterbo a cui sono chiamati tutti i Sindaci della Provincia ed ai quali, il Presidente Pietro Nocchi, rivolgerà l’invito a partecipare alla messa a punto di un’azione partecipata e condivisa che, attraverso un robusto percorso attuatìvo, potrà contribuire a delineare, costruire ed avviare un concreto “Piano strategico tra Comuni dell’Alto Lazio”.

 

 

 

 

 

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Un commento

  1. Raimondo Chiricozzi

    La riunione e’ alle ore 11.

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