Meduse e alghe urticanti, L’Asp : allontanarsi in presenza di chiazze rosse

Di  

“Allontanarsi in presenza di chiazze rosse in mare”. Lo raccomandano dall’Asp di Agrigento. Il fenomeno verificatosi nel lido di Maddalusa lo scorso mercoledì mattina potrebbe ripetersi anche in altre spiagge.

Nessun allarme, ma la raccomandazione di prudenza viene ribadita anche dall’Azienda Sanitaria di Agrigento che nei giorni scorsi ha effettuato prelievi e sopralluoghi, con coordinate esatte, proprio nel tratto di mare in questione. Dipendenti del dipartimento di prevenzione a pochi metri dalla riva hanno effettuato dei campionamenti che hanno permesso ai dirigenti dell’Asp di Agrigento di arrivare alla conclusione che quanto accaduto è ascrivibile alla presenza di meduse e dinoflagellati. “Trattasi – ha spiegato il direttore del dipartimento Vittorio Spoto – di organismi urticanti che possono determinare eritemi e fenomeni pruriginosi e in soggetti predisposti, manifestazioni allergiche gravi”.

L’insidia quindi, non proviene solo da piccolissime meduse, ma anche da microscopiche alghe unicellulari. “Considerato che il fenomeno potrebbe ripetersi in zone limitrofe in funzione delle correnti marine – spiega ancora Spoto – è necessario che i bagnanti si allontanino in presenza di “chiazze rosse” in acqua”.

I primi ad accorgersi della macchia sospetta erano stati alcuni agrigentini che frequentano la spiaggia di Maddalusa. Acqua caldissima, cristallina, mare piatto, una giornata ideale per un tuffo nel Mediterraneo, poi all’improvviso la chiazza rossa. I bagnanti la filmano e la fotografano. Qualcuno immediatamente decide di allertare la Capitaneria di Porto di Porto Empedocle. Cresce la fobia del mare inquinato tra i bagnanti, anche perché alcuni di loro avvertono sensazioni di prurito e bruciore. Casi analoghi si sono verificati nello stesso tempo in altre spiagge del litorale sanleonino. In molti hanno abbondonato l’acqua per lo stesso fastidio, ma nessuno ha visto chiazze rosse. Il giallo viene presto chiarito.

Nessun sversamento di liquami in mare e nemmeno di carburante sfuggito ad un’imbarcazione come qualcuno aveva inizialmente pensato, ma un fenomeno invece assolutamente naturale, ma anche da cui mantenersi alla larga.

Le dinoflagellate, in particolare, sono alghe microscopiche che rappresentano uno dei più importanti gruppi del fitoplancton sia marino che d’acqua dolce con oltre 2000 specie viventi.

Senza alcun preavviso, le acque si colorano di ruggine a causa dell’incredibile fenomeno che continua a stupire.

Le minuscole creature sono ben visibili solo quando il Sole è alto nel cielo, fra le 11 e le 13. Ma è di notte che danno il meglio di sé, illuminando le onde che si riversano sulla battigia con la loro bioluminescenza, ovvero la loro capacità di produrre luce.

Non si sa per quanto tempo durerà la fioritura, o fino a che punto potrebbe estendersi sulla costa. Per questo dall’Asp di Agrigento, diretta da Mario Venuti, hanno pensato bene di avvisare la popolazione con una nota stampa.

“Un fenomeno analogo – dice ancora Spoto – si era verificato pure nelle acque di Menfi”. Tanti altri casi simili si registrano in varie località dello stivale.

Ma cosa fare nel momento in cui non si riesce ad evitare il contatto?

“Rivolgersi al proprio medico – aggiunge Spoto – lui sa bene come intervenire, diverso invece il caso in cui si è in presenza di soggetti affetti da allergie, qui è bene rivolgersi a centri specializzati”.

Ultima modifica: 4 agosto 2018

Aggiungi ai preferiti : Permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *