La conversione agroecologica del Nocciolo e del Castagno nel territorio del Bio-distretto

Emergenze fitosanitarie, sistemi di allerta e prevenzione del sistema Nocciolo/Castagno nei Monti Cimini

 

Viterbo, 22 giugno 2018 Aula Perone Pacifico (ex Aula blu) Università degli Studi della Tuscia
Via S. Camillo de Lellis – Viterbo

Venerdì 22 giugno 2018, ore 10.30

La conversione agroecologica del Nocciolo e del Castagno nel territorio del Bio-distretto

Emergenze fitosanitarie, sistemi di allerta
e prevenzione del sistema Nocciolo/Castagno
nei Monti Cimini

Aula Perone Pacifico (ex Aula blu)

Edificio B, secondo piano

Università degli Studi della Tuscia

Via S. Camillo de Lellis – Viterbo

Promotori:

Bio-distretto della Via Amerina e delle Forre  – Università della Tuscia, Dipartimento DAFNE

Invitati:

Regione Lazio, Servizio Fitosanitario, ARSIAL, Prof Alma, Università Torino. Prof. De Cristofaro, Università del Molise. Sindaci del Bio-distretto, Comitato scientifico del Bio-distretto della Via Amerina e delle Forre, Produttori del Bio-distretto della Via Amerina e delle Forre, Associazione Castanicoltori. Dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali (DAFNE), Università degli Studi della Tuscia

Premessa

Il Bio-distretto promuove una conversione territoriale delle produzioni del castagno e della nocciola in senso agroecologico.

Questo determina che tutte le azioni del Bio-distretto mirano al coordinamento dei diversi livelli ovvero quelli amministrativi, socio economici e strettamente tecnici.

La metodologia operativa permette quindi di non affrontare le problematiche solo dal punto di vista tecnico, ma in una cornice di scelte di indirizzo politico di assetto del territorio che favoriscono questa conversione in senso agroecologico.

Non tutte le aziende devono scegliere sistemi di certificazioni come l’agricoltura biologica, ma tutte le aziende devono essere messe nelle condizioni di produrre senza inquinare e portare danni alla biodiversità e alla salute dei cittadini.

La storia dell’emergenza del cinipide sul Castagno, nel recente passato, e il prossimo probabile arrivo della cimice asiatica sul nocciolo impongono a tutta la comunità nuovi approcci ed ottimo coordinamento.

Obiettivo della riunione

• Creare una piattaforma di scambio di informazione in merito alla conversione agroecologica del sistema produttivo Nocciolo Castagno della Tuscia.
• Individuare le criticità irrisolte sul sistema castagno per una conversione territoriale agroecologica
• Individuare le criticità irrisolte sul sistema nocciolo per una conversione territoriale agroecologica
• Avviare un sistema di monitoraggio specifico per la cimice asiatica

Metodologia di lavoro

Ore 10.30

Introduzione alla riunione da parte del Presidente del Bio-distretto e del responsabile scientifico del Dipartimento DAFNE

Famiano Crucianelli

Leonardo Varvaro

Ore 10.40

Presentazione di tutti i partecipanti alla riunione

Interviene il Direttore del DAFNE, Prof. Nicola Lacetera

Ore 10.50

Contributi con presentazioni (massimo 10 minuti) di:

Prof Speranza (DAFNE – Università degli Studi della Tuscia)
La cimice asiatica, una nuova problematica per il nocciolo e per il castagno.

Prof Alberto Alma (Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari – Università degli Studi di Torino)
Il cinipide galligeno del castagno, stato dell’arte

Prof Antonio De Cristofaro (Dipartimento Agricoltura Ambiente e Alimenti – Università degli Studi del Molise)
Le strategie innovative di controllo delle cidie del castagno

Dottoressa Luppino (Regione Lazio Servizio Fitosanitario)

Rappresentante dei sindaci del Bio-distretto

Ore 12.00

Apertura confronto con tutti i soggetti del tavolo

Ore 13.00

Presentazione della proposta operativa per il funzionamento della piattaforma operativa e i sistemi di monitoraggio
(Segreteria Bio-distretto)

Confronto su proposta operativa

Ore 13.30

Conclusioni e chiusura lavori
Famiano Crucianelli (Presidente del Bio – distretto della Via Amerina e delle Forre)