Passatore, 100 km per sognare

23 maggio 2018 | commenti: Commenta per primo | 
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Passatore, l’ultramaratona alla 46esima edizione

Passatore, basta la parola tra gli appassionati. Per tanti invece un nome che non dice nulla, ma i corridori sanno invece che questi 100 km segnano la differenza tra atleta normale e super.

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I neofiti  possono vederla come un sogno, per altri come una missione impossibile, per i più esperti ci si può provare mentre i puristi della maratona da 42 magari la snobbano, chissà forse per paura?

La verità è che la 100 km del Passatore è un percorso bellissimo, un viaggio speciale almeno quanto insidiosa.  Giunta alla 46esima edizione, la gara che attraversa due regioni, è a buon ragione considerata l’ultramaratona italiana principale, la corsa delle corse e per gli organizzatori è giustamente “la più bella del mondo”!

La competizione creata da Alteo Dolcini e Francesco Calderoni vedrà anche quest’anno con sé la compagnia del Nordic Walking di ben 32 km, con l’edizione numero 7 delo Trofeo Nazionale CSEN che arriverà Borgo San Lorenzo (FI).

I numeri dell’edizione 2018:

passatore 1Oltre ai 100 km di corsa e le 46 edizioni cosa rende davvero “enorme” il Passatore? Bè, forse lo si può chiarire in maniera equivocabile, snocciolando i numeri della competizione!

2: i giorni di corsa, il 26 e 27 maggio;

20: il tempo massimo delle ore per arrivare da Firenze a Faenza;

19: i paesi attraversati senza contare le località minori;

25: i gradi medi alla partenza di Firenze, solitamente la temperatura più alta del percorso;

8: i gradi medi più bassi della gara, solitamente sul Colla di Casaglia;

913: il dislivello massimo, sul Passo della Colla di Casaglia al 48esimo km;

06 ore 25 minuti 46 secondi: il record maschile di Giorgio Calcaterra nel 2011;

12: le edizioni consecutive vinte, compresa l’ultima, da Giorgio Calcaterra;

5: le edizioni femminili consecutive vinte da atlete croate,  Marija Vrajic nel 2013 e 2014, e Nikolina Sustic 2015, 2016, 2017;

07 ore 34 minuti 36 secondi: il record femminile della croata Nikolina Sustic stabilito lo scorso anno;

23: i punti ristoro, ogni 5 km circa lungo il percorso;

20: i punti sanitari con medici e infermieri;

12: i punti massaggio, a Firenze, Vetta le Croci, Borgo San Lorenzo, Razzuolo, Colla di Casaglia, Casaglia, Marradi, San Cassiano, Fognano, Brisighella, Errano e Faenza;

3: gli arrivi intermedi, a Borgo S. Lorenzo, Passo della Colla e Marradi;

5, 10, 15, 20, 25, 30, 35, 40, 45: le gare da portare a termine per ottenere il premio speciale di ceramica faentina “Io c’ero”;

500: i volontari dislocati sul percorso;

3025: i corridori totali partecipanti, è record!

480: le donne partecipanti;

1350: i runners esordienti;

26: i paesi rappresentati.

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Le iniziative collaterali

Il ritrovo a Firenze, Piazza del Duomo, è previsto dalle 10:30 in poi fino alla partenza delle 15:00 in direzione Faenza, per questa corsa di resistenza che, escludendo i top runner, vedrà arrivare la maggior parte dei temerari  alle luci dell’alba del giorno dopo. Tante emozioni, lacrime e sudore, ed oltre a gambe e cuore tanto lavoro ‘di testa’. Se da maratoneti vi sembra già tosto il baluardo del famoso muro dei 30 km, o peggio ancora, fate ancora fatica ad alzarvi la domenica mattina per un allenamento, i 100 km possono dimostrare una cosa gigantesca.

Per questo gli organizzatori hanno previsto due serate dedicate alla preparazione mentale prima della gara: a Faenza giovedì 24 e a Firenze venerdì 25 con la Ekis, The Coaching Company dove con i Trainer e Sport Mental Coach si potranno curare i dettagli finali della preparazione mentale motivazionali per ottenere una performance migliore in gara.

Chi è il Passatore?

Questa corsa davvero epica è naturalmente accompagnata anche da un alone leggenderaio , quello della figura del Passatore… ovvero il Brigante Stefano Pelloni, uno criminale romagnolo dell’ottocento. Questo bandito feroce era soprannominato così per via del padre, un traghettatore (in gergo passatore) del fiume Lamone che attraversa le due regioni. Il Pelloni in realtà oltre alle azioni sadiche e violenze è ricordato anche per le azioni generose verso le popolazioni locali a cui derivava i proventi delle sue rapine, italianizzando quindi le memorie robinhoodiane da queste parti.

Dalla Toscana all’Emilia Romagna, la 100 km del Passatore è abbinata anche quest’anno a tante iniziative come l’omaggio ai vitigni locali “Le vie del Sangiovese” e la guida on-line “La via della Cento” che racconta la storia della vallata lungo i sette principali paesi attraversati dalla corsa, Firenze, Fiesole, Borgo San Lorenzo, Marradi, Passo della Colla di Casaglia, Brisighella e Faenza.

Pensate proprio di non riuscire a correre 100 km? Niente paura, a fine maggio ci sono altre corse alla portata di tutti, scoprile QUI.

di Lorenzo Sigillò

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