=> Leggi i dati ISPRA sulla contaminazione da pesticidi nei fiumi e laghi italiani
Il bando permanente per i tre pesticidi neonicotinoidi(imidacloprid e clothianidin della Bayer, tiamethoxam della Syngenta) segue quello parziale già in vigore dal 2013. Il loro utilizzo verrà d’ora in poi consentito soltanto all’interno di serre permanenti. Hanno votato sì al divieto i seguenti Paesi (in rappresentanza del 76,1% della popolazione UE): Italia, Francia, Germania, Spagna, Regno Unito, Paesi Bassi, Austria, Svezia, Grecia, Portogallo, Irlanda, Slovenia, Estonia, Cipro, Lussemburgo, Malta. Contrari Romania, Repubblica Ceca, Ungheria e Danimarca, mentre si sono astenuti Polonia, Belgio, Slovacchia, Finlandia, Bulgaria, Croazia, Lettonia e Lituania.
=> Scopri come la dieta bio può aiutare a ridurre i pesticidi nel corpo
Ulteriori pesticidi neonicotinoidi sono ancora consentiti nel territorio UE, sottolinea l’associazione. In particolare quattro di questi (acetamiprid, thiacloprid, sulfoxaflor e flupyradifurone) rappresentano, insieme ad altre sostanze tra cui cipermetrina, deltametrina e clorpirifos, ancora una minaccia per api e insetti benefici per l’agricoltura e l’ambiente. Come ha dichiarato Federica Ferrario, responsabile campagna Agricoltura di Greenpeace Italia:
Questa è una notizia importante per le api, l’ambiente e tutti noi. Il voto a favore dell’Italia certifica l’attenzione dei cittadini italiani per la protezione degli impollinatori. I danni di questi neonicotinoidi sono ormai incontestabili. Bandire questi insetticidi è un passo necessario e importante, il primo verso una riduzione dell’uso di pesticidi sintetici e a sostegno della transizione verso metodi ecologici di controllo dei parassiti.