ONU. Estinzione umana più vicina

 

La biodiversità di tutte le regioni del mondo continua a calare pericolosamente minacciando il benessere umano, hanno avvertito gli esperti Onu a Medellin, Colombia, quando hanno presentato quattro rapporti delle Nazioni Unite.

Gli studi, presentati durante la sesta sessione plenaria della piattaforma intergovernativa scienza-politica sulla biodiversità e i servizi ecosistemici, Ipbes, mostrano un aumento della perdita di specie e del degrado degli ecosistemi, un panorama causato, secondo gli scienziati, dalla deforestazione, dall’uso improprio della terra, dall’inquinamento e dai cambiamenti climatici.

Tutto ciò, hanno detto, dimostra come lo sfruttamento sconsiderato delle risorse metta a rischio la sicurezza alimentare, l’acqua potabile, l’energia e l’economia, ripota Efe.

I quattro studi Ipbes condotti da 550 esperti provenienti da più di 100 paesi in tre anni nelle Americhe, in Asia e nel Pacifico, in Africa, in Europa e in Asia centrale, concludono che in tutte le regioni la diversità biologica è “erosa, ridotta e persa” a causa di “pressioni” comuni come la perdita di habitat, lo sfruttamento eccessivo e l’uso non sostenibile delle risorse naturali.

A ciò si aggiunge, secondo gli scienziati, la contaminazione dell’aria, della terra e dell’acqua e la diffusione di specie invasive che minacciano la natura, sempre più fragili con l’insorgere del cambiamento climatico.

Nelle Americhe, dove la ricchezza della diversità biologica gioca un ruolo fondamentale nell’economia, gli obiettivi di sviluppo sostenibile sono minacciati da un aumento dei consumi che mette più pressione sulla biodiversità, dal momento che questa regione ha il 40 per cento della capacità globale della natura di contribuire al benessere umano, dice il rapporto.

In pratica, l’uomo sta utilizzando i benefici naturali a un ritmo molto più veloce di quanto la natura possa sostituirli, causando un quarto dell’impatto dell’umanità sulla natura e sul pianeta: ad esempio il 50 per cento della popolazione delle Americhe ha problemi di sicurezza idrica, mentre il 95 per cento dei pascoli nelle praterie è stato “occupato dall’uomo”.

Tommaso dal Passo

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