Convegno Orte del 23 febbraio 2018 – Progetto integrato del Centro Italia e Ferrovia dei Due mari –

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PROGETTO INTEGRATO DEL CENTRO ITALIA E FERROVIA DEI DUE MARI
Per il riequilibrio del territorio, il turismo e lo sviluppo economico.

A conclusione del convegno dal tema: “Progetto integrato del Centro Italia e Ferrovia dei Due Mari-per il riequilibrio del territorio, il turismo e lo sviluppo economico”, svoltosi ad Orte il 23 febbraio 2018 , desidero esprimere la piena soddisfazione anche a nome di tutti i componenti del comitato per la riapertura della Ferrovia Civitavecchia Orte, per l’approfondimento che i relatori hanno svolto e le indicazioni emerse per la concretizzazione della riapertura della Civitavecchia Orte, la tratta mancante che rende effettiva la Ferrovia dei Due Mari . Vanno altresì ringraziati in primo luogo l’amministrazione comunale di Orte, il vice sindaco Stella Fuselli e il Sindaco Angelo Giuliani, per la collaborazione offerta all’iniziativa del Convegno.

Molti gli auguri di buon lavoro inviati da candidati,  politici e associazioni, fra questi il Vice Ministro Riccardo Nencini, Daniele Fichera Pres commissione agricoltura Regione Lazio, Enrico Panunzi presidente commissione trasporti Regione Lazio,  i deputati Alessandro Mazzoli, Oreste Pastorelli, Alessandra Terrosi;  Inoltre Giuseppe M. Amendola pres consorzio Tiberina, Franco Capponi Sindaco di Treia, Antonio Cicchetti sindaco Rieti, Paolo D’Erasmo pres provincia Ascoli Piceno, Leopoldo Di Girolamo sindaco Terni,  Ennio La Malfa presidente AK, Giampiero Lattanzi pres provincia Terni, Claudio Listanti del Copeo Comitato pendolari Orte, Rinaldo Marchesi Barbarano Romano, Stefano Mecali ass Terra Tua, Nando Miscetti pres provincia Perugia, Andrea Nesi presidente AICS Ambiente, Pietro Nocchi pres provincia Viterbo, Massimo Paolini Montefiascone, Antonio Pasquini Allumiere,  Antonio Pettinari pres provincia Macerata, Raffaella Petrilli candidata consigliere Regione Lazio, Sergio Pirozzi Amatrice, candidato pres Regione Lazio, Andrea Ricci pres ORT, Matteo Russo Cons Comunale Oriolo, Gabriele Santarelli Sindaco Fabriano, Filippo Maria Stirati Sindaco Gubbio, Maurizio Testa Sindaco Monteromano, Elena Sindaco Tolomei Blera.

Quelli sotto i patrocini pervenuti da amministrazioni e associazioni, nonostante il breve tempo trascorso dalla effettuazione della richiesta. Riteniamo importante citarli perché oltre la partecipazione e presenza degli amministratori rappresentano la espressione evidente della volontà partecipativa agli scopi del convegno:

Comuni:  Allumiere, Barbarano Romano, Blera, Capranica, Gallese, Gubbio, Monteromano, Nepi, Oriolo Romano, Orte, Rieti, Ronciglione, Spoleto, Sutri, Terni, Vignanello

Provincie: Ascoli Piceno, Macerata, Perugia, Rieti, Terni, Viterbo

Associazioni: Accademia Kronos,  AICS Ambiente, AICS comitato provinciale Viterbo, AMODO, Associazione Pro Loco Gallese, Associazione Tuscia in treno, AssoTurismo Circolo vegetariano Calcata, Confesercenti prov viterbo e Regione Lazio, Consorzio Tiberina, Coordinamento comitati per la riapertura ferrovia, Coordinamento Associazioni Ponte ferrovia Ronciglione,  Pro loco Gallese, Visituscia.

Giornali e siti online: www.cafevirtuel.it , il Centro Italia, www.newtuscia.it, Tele Radio Orte.

Sala gremita di cittadini. Presenti i candidati alle elezioni regionali Mauro Giovanale e Danilo Piersanti lista INSIEME , Maurizio Serafinelli lista M5S, il candidato alle elezioni politiche Guido Cianti lista Noi con l’Italia, che hanno così validato l’ iniziativa.

Presenti anche sindacalisti,  sindaci e amministratori del territorio e personalità che da tempo s’impegnano per la apertura della ferrovia fra questi il sen Sergio Pollastrelli,  Camilla Lauteri assessore al turismo e cultura di Spoleto, Mario Mengoni sindaco di Ronciglione,  Pietro Parignani del Biodistretto Via Amerina, Maurizio Selli di Civitacastellana, Tullio Stefanucci consigliere comunale di Vignanello, e tanti altri ai quali chiediamo scusa se non li citiamo per ragioni di spazio.

Hanno moderato il convegno i due giornalisti Gaetano Alaimo Dir www.newtuscia.it e Stefano Stefanini direttore Il Centro Italia, collaboratori di Tele Radio Orte.

Il vice Sindaco di Orte, Stella Fuselli, ha ringraziato i presenti e i relatori e il comitato per aver scelto Orte. “Diamo seguito all’impegno preso a Roma nella riunione al ministero dei Trasporti e Infrastrutture, ha detto Stella Fuselli, di promuovere la partecipazione dei Comuni attorno alla realizzazione di un Progetto Integrato. E’ un grande piacere aver scelto Orte per questo importante convegno. Grazie a questo progetto integrato potremo puntare al miglioramento dell’economia del territorio”.

Il sindaco di Orte, Angelo Giuliani, si è soffermato sull’importanza  per Orte della Ferrovia dei Due mari e della riapertura della tratta Orte Civitavecchia. “Orte è un nodo importantissimo sia stradale che ferroviario, ha detto Giuliani. Qui sono presenti candidati alle elezioni  che potranno comprendere meglio l’importanza della riapertura della tratta Civitavecchia Orte della ferrovia dei Due Mari.
La provincia di Viterbo a livello di infrastrutture ha un enorme ritardo, non sono ancora ottimizzate le reti e i nodi di scambio. Ringrazio tutti i presenti e il comitato per aver scelto Orte per questo convegno che vuole creare sviluppo economico  nel territorio. Questo è un territorio che presenta emergenze storiche, artistiche, architettoniche e ambientali e sappiamo bene come queste possano rilanciare lo sviluppo. Le infrastrutture sono quindi importantissime e la ferrovia Civitavecchia Orte è indispensabile a connettere il territorio con il nord europeo. Collegare i due mari fa divenire la nostra area un punto strategico per l’economia perché potrebbe divenire appetibile per investimenti e quindi creare lavoro.

Anche la richiesta effettuata perché ad Orte fermino i treni dell’alta Velocità è cosa utile alla ferrovia e ai viaggiatori della provincia di Terni e della provincia di Viterbo” .

Il sindaco Giuliani ha poi dato il suo assenso alla iniziativa del progetto integrato del Centro Italia.

Raimondo Chiricozzi, Presidente Comitato per la riapertura della ferrovia Civitavecchia CapranicaSutri Orte, ha aperto i lavori di quello che è stato considerato da tutti i presenti un convegno importantissimo per le questioni affrontate, gli interventi qualificati che si sono succeduti, i tanti patrocini di enti locali e provinciali, con una breve presentazione accompagnata da immagini sulle emergenze culturali e ambientali del territorio.

“Ringraziamento ai presenti e ringraziamento a tutti coloro che si sono impegnati e si impegnano ancora per il raggiungimento dell’obiettivo di rivedere passare i treni sulla tratta ferroviaria Civitavecchia-CapranicaSutri-Orte.

L’approvazione della legge 128/2017 all’unanimità da parte del Parlamento ha segnato il raggiungimento di un obbiettivo costruito con pazienza e gradualità.

Molti sono stati gli ostacoli superati per il raggiungimento di questo risultato.  Un grande ringraziamento va fatto  a tutti coloro che hanno contrastato con fermezza il tentativo di eliminare dall’elenco della legge 128/2017 la ferrovia Civitavecchia Orte e lo svuotamento della legge.

Il nostro impegno, l’impegno dei comitati e associazioni è stato costante e duraturo. Lo abbiamo fatto per tre motivi principali:

1-Il ritorno al trasporto ferroviario. Abbiamo compreso da tempo che questo è il futuro della mobilità.

2-Il coinvolgimento dei cittadini alle scelte importanti.  Questa è l’essenza della democrazia. Cosa ben diversa sono le scelte verticistiche e accentratrici.

3-Il riequilibrio del territorio, contrastato dalla grande metropoli di Roma. Questo può favorire la creazione di sviluppo dell’economia in tutto il Centro Italia.

Dopo l’inserimento nella legge 128/2017 per le ferrovie turistiche della tratta Civitavecchia Orte, abbiamo alzato l’asticella ed ecco perché oggi parliamo del progetto integrato del Centro Italia. Ne parleranno più profondamente Vincenzo Peparello presidente Confesercenti, l’urbanista arch Francesco Giacobone, e il nostro amico prof Gabriele Bariletti  che da anni supporta tecnicamente il comitato.

Il nostro comitato da anni propone la realizzazione di quella che abbiamo definito Area Tuscia Etruria Umbria Marche. Molte iniziative legislative attuali ci fanno ritenere che i tempi siano ora maturi, per parlarne con possibilità di successo.

La partecipazione di così tanti enti che patrocinano questa riunione ci fa ben sperare sulla realizzazione del nostro sogno. Questa è una prima riunione concreta alla quale vorremmo ne seguano altre, che i sindaci presenti sicuramente prenderanno dopo questa pausa dovuta alle elezioni, coordinati dal sindaco di Gallese Piersanti, che ormai ha questo gravoso compito e che può avvalersi dell’aiuto della vice sindaco di Orte Stella Fuselli e del gruppo che si sta formando con il pres della CONFESERCENTI Peparello e l’arch Giacobone .

Tutto ciò sarà possibile, perché c’è ora  un nuovo modo di vedere le cose per migliorare il modo di come siamo stati e siamo nel mondo, per evitare il disastro che si sta avvicinando con rapidità.

I cambiamenti climatici, che interessano sempre più spesso l’Europa e l’Italia in particolare, impongono nuove forme all’economia e al governo del territorio.

Gli interventi previsti affronteranno anche questi temi, oltre quelli della intermodalità del trasporto,  del nodo centrale che può svolgere l’Interporto Centro Italia ne parlerà Marcello Mariani presidente UIRNET e da molto tempo collaboratore del comitato, sulla possibilità di integrazione tra ferrovia turistica e mobilità dolce ne parlerà la sen Anna Donati responsabile AMODO. Rispetto le emergenze culturali e ambientali avrebbe dovuto relazionare il nostro socio Gianluca Di Lauro, che purtroppo non è potuto essere presente e ne parlo io brevemente. Sulle prospettive e le modalità di finanziamento che apre la ferrovia Civitavecchia-Orte, nel contesto geopolitico delle reti TEN, l’avv  Luigi D’Ottavi.

Il ritorno alla politica della programmazione è iniziato e sta cambiando veramente qualcosa in Italia e nelle Regioni del Centro Italia.

La cura del ferro ha preso l’avvio e l’affermazione, fatta dal Ministro Del Rio, che sia ormai tempo di creare l’offerta per sollecitare la domanda, ci sembra stia divenendo un fatto concreto e le ferrovie turistiche già aperte lo dimostrano.

La via maestra del ritorno al ferro è tracciata e le deviazioni non potranno più essere consentite. Chi devia dalla via maestra fa solo danni all’economia, all’ambiente e alla salute della gente.

Ecco perché siamo fiduciosi sulle future scelte a favore della modalità ferroviaria.

1-La salvaguardia dell’ambiente, è anche tutela della salute.

2-Il risparmio economico ed energetico. La modalità ferroviaria costa molto meno della stradale;

3-l’offerta di servizi efficienti e più sicuri.

Favorire il recupero delle ferrovie, non lasciarle deperire o abbandonarle, è parte integrante di questo disegno. Sono un valore economico, un bene culturale del Paese.

Desidero lasciare più spazio possibile ai relatori e quindi non ripeto la storia della Ferrovia Civitavecchia- Capranica-Orte: l’abbandono per una piccola frana, i soldi spesi per la sistemazione, e quelli finalizzati al completamento e alla elettrificazione, l’indifferenza della politica che ha affossato sistematicamente la volontà delle popolazioni che ne hanno chiesto la riapertura, il finanziamento europeo per la progettazione.

Continueremo a svolgere, aiutati dalle nuove sensibilità,  il nostro ruolo di stimolo alla politica, fino a quando la ferrovia Civitavecchia-Capranica-Orte non sarà riaperta completamente al traffico turistico, viaggiatori e merci.

Per i motivi che ho già indicato:

  • Difesa dell’ambiente, difesa della salute
  • Per la cultura: La ferrovia attraversa un territorio ricco di emergenze ambientali e naturali
  • Per il riequilibrio del territorio finalizzato allo sviluppo del viterbese e del Centro Italia

Il  viterbese è una tra le 5 provincie d’Italia che detiene il record di immatricolazioni di auto private,  700 su 1000 abitanti; vi lascio immaginare cosa significhi in fatto di inquinamento ambientale.

La ferrovia dei due mari attraversa un territorio ricco di emergenze ambientali e culturali:  mare, monti, fiumi, laghi, parchi e riserve naturali, insediamenti paleolitici, archeologia romana, anfiteatri, necropoli e città etrusche, borghi medioevali, castelli e palazzi di grande valore culturale, strade e vie consolari, via Amerina, via Francigena, via Clodia, chiese che conservano tesori artistici. Ne parlerà Gianluca Di Lauro.

Sulla possibile e auspicabile, aggiungo io, integrazione tra ferrovia e vie ciclabili ne parlerà più approfonditamente la sen Anna Donati che è presidente della associazione mobilità dolce AMODO.

  • La riapertura della linea ferroviaria Civitavecchia Orte anche al servizio turistico favorisce la fruizione dell’ambiente e dei beni culturali.
  • Le stazioni potranno diventare Centri Intermodali (bici, bus, auto, moto, treno) per strade e piste ciclabili che si diramano nel territorio.

Vorrei citare un esempio da imitare: La Ferrovia Merano Malles.

Questa ferrovia era un ramo secco, riaperta ha ottenuto grande successo per numero di passeggeri e turisti, così tanti da rendere necessaria la sua elettrificazione, già finanziata.

C’è stata una così grande affluenza di viaggiatori e ciclisti che utilizzano il treno per poi scendere alle stazioni, divenute appunto centri intermodali, tra treno e vie ciclabili.

L’avv Luca Lupi dell’autorità di sistema portuale del Mar Tirreno Centro settentrionale, ritengo ci parlerà dell’espansione del Porto di Civitavecchia e l’importanza del congiungimento su ferro con l’interporto Centro Italia di Orte, dei corridoi del mare, della intermodalià mare-treno  e del collegamento con le grandi linee transeurope.

Ci sono altre infrastrutture che possono vantare queste grandi potenzialità?

La Civitavecchia-Orte è necessaria allo sviluppo del turismo, è importante per la mobilità dei cittadini, è indispensabile per il trasporto merci.

Non ha più alcun senso, e gli effetti dei cambiamenti climatici ce lo dicono con forza, far viaggiare le merci su strada, con i conseguenti problemi di ambiente, salute  e sicurezza.

Non ha più senso, se mai lo abbia avuto, privilegiare la costruzione di strade sottraendo terreno agricolo produttivo, quando abbiamo la possibilità di riaprire una ferrovia esistente e dai costi economici e soprattutto sociali nettamente inferiori.

Il vero problema italiano che si è verificato soprattutto negli ultimi tempi, è la mancanza di una seria programmazione dello sviluppo. Sono stati fatti studi e redatti piani,  approvati anche all’unanimità e poi messi nei cassetti a dormire sonni profondi.  E’ ciò che è accaduto al Piano di Bacino dei trasporti della provincia di Viterbo redatto dall’Università La Sapienza approvato all’unanimità.

In questo la ferrovia Civitavecchia Orte è definita prioritaria per lo sviluppo economico del Centro Italia. Nel Piano si chiede anche di realizzare, e questo costerebbe pochissimo, l’anello ferroviario Circumcimina, per sottrarre alla gomma una utenza possibile di circa 130-150.000 persone, metà degli abitanti della provincia di Viterbo e favorire con una apposita fermata sulla linea Roma Viterbo RFI, in prossimità del più grande ospedale della Provincia  Belcolle,  la visita agli ammalati  e l’accesso agli ambulatori.  Anche per la Circumcimina è previsto un approfondimento., che farà il nostro Gabriele Pillon.

La Tuscia è stata per troppo tempo considerata dormitorio e discarica, sito dove collocare centrali elettriche, discariche, servitù militari. La stessa fine della proposta dell’aeroporto, lo stato delle infrastrutture viarie e ferroviarie, la richiesta per ora inascoltata di fermata ad Orte di treni AV, deve far riflettere sulla considerazione che ha la politica che conta, rispetto la provincia di Viterbo. Eppure, il viterbese, il Centro Italia hanno bisogno di sviluppo in loco invertendo la situazione che li penalizza, dovuta soprattutto alla grande attrazione di Roma Capitale.

E’ questo che il convegno di oggi approfondisce, in considerazione che il sistema del rapporto socio economico nord-sud,  per la provincia di Viterbo non ha funzionato e quindi occorre ripensare e programmare lo sviluppo attraverso le infrastrutture trasversali, ovest-est.

Significa attrezzarsi, anche culturalmente, per il riequilibrio territoriale e amministrativo, ponendo il viterbese in stretta sinergia con la parte settentrionale della provincia di Roma, con l’Umbria, il reatino e la bassa Toscana, le Marche, realizzando un vero e proprio comprensorio. Si tratta di riprendere la discussione partendo dalla proposta di legge che prevedeva gli accorpamenti delle Regioni e spingere perché si realizzi una vasta AREA interregionale di sviluppo.

Abbiamo posto nelle vostre cartelle un documento, aperto alle modifiche, che il dibattito odierno può apportare, sul quale chiediamo venga apposta la vostra firma. Lo abbiamo fatto perché oggi, da questa riunione vorremmo scaturisca un manifesto politico-programmatico, con il quale continuare a lottare per rivedere correre i treni sulla Civitavecchia-Capranica-Orte, favorire la mobilità ferroviaria e la creazione di sviluppo nel Centro Italia.

Nella cartella c’è anche un documento preparato dal pres della Confercenti Peparello sul Progetto Integrato.

Contiamo anche di sottoporvi la proposta di una dichiarazione d’intenti per la realizzazione del progetto integrato che vorremmo prenda l’avvio dalla riunione odierna”.

 

 

 

Relazione di Gabriele Bariletti vice presidente ORT ( Osservatorio Regionale Trasporti

Al termine della presentazione del convegno fatta da Chiricozzi, il moderatore Alaimo ha dato la parola al prof Gabriele Bariletti  che ha svolto una sua apprezzata relazione.

Bariletti ha detto che la ferrovia in questione coinvolge territori più vasti di quelli che attraversa. La proposta di legge presentata 3 anni fa dall’on Maria Iacono è passata all’unanimità sia alla Camera che al Senato in un mpmento in cui la conflittualità è allo zenit. Le Ferrovie dello stato stranamente fanno da sempre controp questa ferrovia fuoco di batteria. Il padrone del vapore, ha detto Gabriele Bariletti tenta di privilegiare quello che decide non rispettando la volontà popolare e degli eletti dal popolo che sono i parlamentari. Questa ferrovia ha tre possibilità di uso contemporaneo, la prima la più semplice, la turistica, più accattivante per i territori locali. Sulla tratta ovest da Civitavecchia ad Orte sono stati spesi 220 miliardi di lire e altri 123 miliardi di lire non si sa dove siano stati spesi. I soldi sono stati spesi sul Ponte del Mignone, risagomare le gallerie, sistemare le scarpate , sistemare  il sedime in attesa della messa in opera dei binari. Cosa che ai giorni attuali è possibile con mezzi che riescono a depositare binari  300 metri al giorno.

La tratta orientale ricevette binari poco prima della chiusura, il massimo esistente sulla rete compresa l’Alta Velocità. E’ Presente il segnalamento. Questa tratta è sospesa, mentre l’altra è dismessa. Alla luce della nuova legge sulle ferrovie turistiche occorre che venga emesso un decreto che cristallizzi il suo uso come ferrovia.

Aremol qualche anno fa stabilì in 110 milioni di euro il prezzo necessario per la riapertura della intera tratta, poi l’Italfer società della FS ha effettuato il progetto finanziato dalla UE e ha stimato il costo per la ferrovia in 450 milioni di €. Visto che si stavano tutti adeguando anche a questo importo sebbene non stia né in cielo né in terra, ci si inventa un’altra cosa e il prezzo lievita ancora. Nella tratta sospesa cioè la CapranicaSutri Orte, si dice che occorrano 70 milioni di € , mentre da stime reali fatte da Fondazione FS si parla di soli 7 milioni di € pe rimettere in funzione la tratta. Tutte spese che dovrebbero essere pagate da FS che è l’ente gestore che avrebbe dovuto mantenere efficiente la linea. Se ci sono stati furti, c’è stata una omessa vigilanza, dovuta per legge.

Ci dovrebbe essere qualcuno che dall’altra parte batta i pugni sul tavolo e faccia rispettare gli impegni a FS. Mi auguro, ha detto Bariletti, che in questo momento che la politica si rinnova si tenga conto anche di questo.

Il secondo argomento è la funzione merci di questa ferrovia utile anche ad evitare l’intasamento di Roma liberandola dai traffici e favorendo i treni pendolari.  Potrebbe divenire il raccordo ferroviario a nord di Roma.

Con la legge 128/2017 l’intera ferrovia è divenuta ferrovia turistica ed è u primo passo importante. Dobbiamo però dirlo chiaramente: La vocazione di una ferrovia e far passare i treni. Le scusanti sulle pendenze che vengono dette per non riaprirla, sono ridicole perché proprio sulla linea Orte Ancona in una tratta viaggiano treni con 1600 tonnellate di carbone per la centrale di Bastardo.

Per finire questa ferrovia è idonea al servizio turistico, merci, passeggeri.

Infine la linea darebbe una nuova mobilità al viterbese con la realizzazione dell’anello Circumcimina .

 

Relazione di Luca Lupi responsabile affari generali autorità di sistema portuale del Mar Tirreno Centro settentrionale di Civitavecchia

Dopo la relazione del prof Bariletti ha preso la parola il dott Luca Lupi responsabile affari generali autorità di sistema portuale del mar Tirreno Centro Settentrionale di Civitavecchia, che ha portato i graditi saluti del presidente autorità Di Majo .

 

L’autorità portuale, ha detto Lupi, con particolare interesse al progetto e al nodo di Orte, perché da la possibilità al Porto di raccordarsi ai collegamenti nord sud e ai corridoi europei, consente il congiungimento dei due porti di Civitavecchia e Ancona. Recentemente è stato firmato un protocollo d’intesa tra autorità di Civitavecchia e Ancona per cercare d’implementare, i collegamenti con l’Adriatico. Pensiamo ha detto Lupi di promuovere forme di raccordo dei sistemi logistici retro portuali.  Il Porto di Civitavecchia ha cercato sempre di avere un ruolo attivo anche per l’entroterra, lo ha fatto per la superstrada Civitavecchia Orte e intende farlo per la ferrovia.

E’ n corso la richiesta per l’inserimento del Porto nei CORE, che è lo strumento per l’ottenimento dei finanziamenti.

Il Porto di Civitavecchia è il primo porto italiano per numero di crocieristi 2 milioni nel 2017 e si prevede che presto diverrà il primo porto europeo, il secondo dopo Barcellona per le autostrade del Mare, il 5° posto per movimentazione delle merci. Attualmente movimenta le automobili Fiat per gli Usa  e i prodotti ortofrutticoli.

Per migliorare questi numeri occorrono le infrastrutture e ilPorto di Civitavecchia ha ottenutop dalla UE 2 milioni e 500mila euro per la realizzazione di altre due banchine per i traffici con la Spagna e il corridoio mediterraneo Spagna Civitavecchia Capranica Orte Ancona Croazia .

Il Porto di Civitavecchia ha l’ambizione di sviluppare il trasporto merci e guardiamo con grandissimo interesse alla ripresa del servizio sulla tratta Civitavecchia Orte.

Tale linea serve al decongestionamento del nodo di Roma e alla sostenibilità ambientale, permetteil collegamento con l’Adriatico.

A nostro parere, ha detto Lupi, rientra sicuramente nei progetti comunitari di cui all’art 7 del reg europeo 1315 del 2013 perché assicura l’interconnessione del traffico a lungo raggio e quello regionale. Può quindi essere inserito nelle linee finanziabili europee.

Il Porto di Civitavecchia ha inserito una piccolissima tratta di 2 km della linea che dal Porto arriva alla piattaforma logistica del Porto.

Tutta questa materia è stata portata avanti con il consenso del vice ministro Nencini. E’ un impegno portato avanti dal Presidente Di Majo, ha concluso Lupi, e che manterremo anche dopo le elezioni.

 

Relazione della sen Anna Donati portavoce della AMODO 

Dopo la relazione del dott Luca Lupi ha preso la parola la senatrice Anna Donati  portavoce della Alleanza Mobilità Dolce.

“Sono qui, ha detto la sen Donati, perché sono tra quelle persone che si sono impegnate per la legge e per la inclusione nella lista della linea ferroviaria Civitavecchia CapranicaSutri Orte.
Con l’approvazione della legge 128 c’è stata  una vera svolta voluta da tutto il Parlamento. La norma però stabilisce dei vincoli pesanti rimandandoli a RFI e alle ferrovie regionali. Questa ferrovia è stata inserita in prima istanza. Servono ora dei decreti che il ministero sta preparando e che dovrebbero essere emanati entro la settimana. Per ottenere la riapertura occorre ancora lavorare e questi convegni sono molto importanti. L’impulso per i treni turistici  è venuto da Fondazione Fs, quasi più del MIBACT . Va dato atto che il ministro del rio ha lavorato molto bene. L’idea è connettere l’Italia. Il fatto che la linea sia stata inserita nell’elenco delle ferrovie turistiche non esclude l’uso diverso. E’ stata riaperta recentemente una tratta della Genova Sacile ed è costata 17 milioni di euro.

Non deve esserci conflittualità fra gli usi delle ferrovie turistiche . con la nostra associazione vogliamo fare che l’intermodalità sia una cosa accettata.

Attorno alla Transiberiana d’Italia stanno nascendo molte attività economiche.

Se vogliamo fare un passo in avanti la linea deve essere messa nella lista del MIBACT, deve essere inserita nel contratto di programma del Ministero dei trasporti e infrastrutture – RFI .

Inoltre il ruolo della Regione è devisivo. Se la regione Laio dice quella linea non la voglio la linea vien stralciata dai finanziamenti.

Tutto questo si deve tradurre in risorse, in investimenti.  Ogni piano ha sempre 5 o 10 anni di orizzonte, cioè vanno messe tutte le linee all’interno del Piano, anche altre se vengono proposte,  e va fatto un piano di investimenti per portare a termine il loro ripristino.

Ritengo che le iniziative di questo tipo come il convegno odierno siano determinanti e fondamentali.

non appena possibile aggiungeremo le relazioni mancanti

 

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