Banda del racconto e ATI la principessa etrusca sconfiggono anche Giove Pluvio

In una mattinata su cui nessuno avrebbe scommesso un viterbino, la Banda del racconto porta in passeggiata un pubblico di oltre 60 persone.

Anteprime. L’ultimo appuntamento del ciclo: “ATI, professione principessa etrusca” verrà replicata domenica 3 dicembre (appuntamento ore 10.00). Mentre a Natale 2017 “Viterbo, la città delle donne” sarà anche disponibile in formato DVD: una speciale guida della città, per cittadini e turisti. Viterbo come nessuno ve l’aveva mai raccontata.

Stamattina 5 novembre, ore 10, nel parcheggio antistante la necropoli rupestre etrusca di Castel d’Asso a 5 km da Viterbo.

Diciamola tutta: ormai Banda del racconto deve aver conseguito lo stigma apotropaico dei principi guaritori. Perché scaccia anche la pioggia. O forse è stata ATI, la giovane principessa-mascotte di Experience Etruria, che ha saputo tenere a bada i nuvoloni gravidi d’acqua, sconfiggendo niente poco di meno che Giove Pluvio (non a caso: un dio romano). Fatto sta: ha principiato a piovere solo al fischio finale della passeggiata/racconto, qualche minuto prima del mezzogiorno.

Ma il dato saliente è questo: anche oggi, in una giornata tremebonda su cui nessuno avrebbe scommesso un viterbino, ci avete voluto raggiungere accompagnare sostenere con la vostra passione e la vostra curiosità. Alla fine eravate più di 60! Lo devo confessare: siamo un po’ frastornati e anche commossi…

Questo, in parole povere, il bilancio del sesto episodio del ciclo di passeggiate “Viterbo, la città delle donne – 7 passeggiate/racconto al femminile”: una iniziativa patrocinata-finanziata dal Comune di Viterbo e dal Distretto dell’Etruria meridionale e realizzata per le cure del sottoscritto e di Banda del racconto (in collaborazione con Davide Ghaleb Editore). Progetto nato da un’intuizione della vice sindaca Luisa Ciambella. Regia di Pietro Benedetti. In scena: Laura Antonini nei “panni” dell’immaginaria principessa etrusca. Alle percussioni Roberto Pecci. Alla documentazione fotografica: Davide Ghaleb, più noto ormai come il santissimo editore. A quella video: Marco D’Aureli, Marco Marcotulli e Lorenzo Ricci. La partecipazione era gratuita.

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Dopo il successo dei primi sei episodi (Galiana bella, Vittoria Colonna, Rosina la santa giovinetta, le donne della Commedia dantesca, Beatrice in testa, Donna Olimpia e ATI la principessa etrusca) possiamo dirlo forte e chiaro: la sfida intrapresa da Banda del racconto con questo inusitato ciclo di passeggiate/racconto, non era delle più facili né prevedeva esiti scontati.

Perché quand’anche – anche a Viterbo – le donne sembrino, qua e là, nel corso dei secoli, essersi affacciate da protagoniste ai piani nobili della storia, con il tocco straordinario di una “differenza” di genere, esse sono comunque rimaste Senza-Voce. Eh sì, perché la storia è e resta scrittura. La scrittura è potere. E il potere, ahimè – soprattutto quello dell’inchiostro, dello stilo e della gomma da cancellare – è sempre stato brandito dagli uomini. Questo, al tempo stesso, l’aspetto più appassionante di tale sfida: sfregare e rievocare, dalla lampada magica di carte vergate in terza persona da un narratore maschio, una voce femminile in prima persona. Recuperarne, con umiltà, la luminosa soggettività.

Eppure: abbiamo vinto.

A Natale 2017 “Viterbo, la città delle donne” sarà anche disponibile in formato DVD: una speciale guida della città, per cittadini e turisti. Viterbo come nessuno ve l’aveva mai raccontata.

Ultimo appuntamento del ciclo: “ATI, professione principessa etrusca” verrà replicata domenica 3 dicembre (appuntamento ore 10.00).

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