Dai castagneti un esempio virtuoso per la sostenibilità

Scrive Angelo Bini a proposisito della lotta a cinipide

 Nel 2004 arriva da noi il cinipide del castagno. I castagneti non producono più.

Si aprono problemi seri: economici e sociali. Alberto Alma, entomologo dell’Università di Torino, si dedica allo studio del problema e arriva a una conclusione: la soluzione esiste già in natura poiché nei boschi nostri di Quercia Europea esiste l’antagonista naturale ovvero il torimide della Quercia.

Poiché esso agirà lentamente per accelerare la lotta al cinipide viene proposto il lancio del Torymus Sinensis il torimide specifico che vive nei boschi di castagne cinesi.

Viene lanciato il torymus ma la massa dei produttori sceglie la via chimica che ritarda la soluzione del problema. Anzi ne crea altri.

Tumori, leucemie, sterminio dell’avifauna e degli insetti utili, nuove gravi infestazioni. Nonostante ciò la natura fa il suo corso benefico.

Tra l’altro un produttore dallo spirito contadino, Ferruccio Romano Schiavella, osserva un altro aspetto importante della reazione della natura. Una spora fungina, lo gnomoniopsis pascoe, che staziona silente sulla corteccia del tronco dell’albero attacca le galle del cinipide.

Una reazione corale e meravigliosa della natura.

Un insegnamento universale che speriamo tutti comprendano: la natura risolve.

Angelo Bini
Vallerano

Aggiungi ai preferiti : Permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *