Vaccini, la Camera approva: il decreto è legge. Ecco le novità previste

Il decreto sull’obbligo dei vaccini è legge. La votazione della Camera si è appena conclusa con 296 voti a favore, 92 contrari e 15 astenuti. Già nella notte, la Camera aveva confermato la fiducia al Governo con 305 voti per “Sì” e 147 “No” (2 astenuti). La misura legislativa si è resa necessaria per via del forte abbassamento della copertura vaccinale nel Paese.

 

L’Aula ha confermato la riduzione da dodici a dieci dei vaccini obbligatori. Di questi, 6 avranno obbligatorietà permanente (l’anti-poliomielitica, l’anti-difterica, l’anti-tetanica, l’anti-epatite B, l’anti-pertosse e l’anti-Haemophilus influenzae tipo b) e 4 saranno obbligatori fino al 2020, anno in cui sarà effettuata una rilevazione per osservare i livelli di copertura raggiunti (anti-morbillo, anti-rosolia, anti-parotite e anti-varicella).

Il nuovo decreto prevede  anche 4 vaccinazioni fortemente consigliate dalle Asl, oltre che gratuite come già previsto dal Piano nazionale: si tratta di quelle contro il meningococco C e B, che fino ad ora erano nel gruppo delle obbligatorie, e di quelle contro il rotavirus e lo pneumococco.

La mancata vaccinazione del bambino da parte dei genitori provocherà l’emissione di una sanzione amministrativa il cui importo potrà andare da un minimo di 100 euro a un massimo 500 euro. In origine la multa prevista andava dai 500 ai 7.500 euro. Cancellata anche la previsione che stabiliva la perdita della patria podestà.

Parte della responsabilità sulle vaccinazioni viene attribuita anche alle scuole che non potranno accettare l’iscrizione del bambino da 0 a 6 anni alla scuola dell’infanzia. I minori dai 6 a 16 anni potranno frequentare le aule ma il dirigente scolastico avrà l’obbligo di effettuare una segnalazione entro 10 giorni dall’iscrizione.

Il testo approvato dalla Camera conferma anche l’istituzione dell’anagrafe vaccinale e per l’integrazione degli obbiettivi dell’unità di crisi che monitora le attività del Servizio sanitario nazionale «per renderli funzionali alle esigenze di coordinamento tra tutti i soggetti istituzionali competenti in materia di prevenzione delle malattie infettive nonché di regia rispetto alle azioni da adottare in condizioni di rischio o allarme».

La Camera ha poi approvato l’emendamento presentato dalla relatrice Manassero che prevede che un soggetto già immunizzato potrà adempiere all’obbligo vaccinale con vaccini in formulazione monocomponente o combinata in cui sia assente l’antigene per la malattia per cui si è già coperti.

Infine, viene confermata la possibilità di prenotare le vaccinazioni nelle farmacie convenzionateaperte al pubblico attraverso il Centro unificato di prenotazione (Cup). In particolare, la norma prevede «in via sperimentale e al fine di agevolare gli adempimenti vaccinali relativi all’anno scolastico 2017/2018».

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