Sul processo a carico degli ex sindaci di Caprarola e Ronciglione per disastro ambientale

Oggi nuova apertura e chiusura del processo a carico degli ex sindaci di Ronciglione e Caprarola. Più che di apertura si è trattato di una ripresa e poi di un rinvio.  Il collegio giudicante ha approvato la costituzione di parte civile di altre due singole persone per i danni fisici subiti e da dimostrare in processo, che si aggiungono alle associazioni e comitati fra cui l’aduc- comitato acqua potabile. Un avvocato della difesa ha sollevato eccezione sulla validità dell’imputazione principale di disastro ambientale mettendo in discussione l’eutrofizzazione a suo parere inesistente. Non sono valse le osservazioni dell’avv Massimo Pistilli supportato da altri avv di parte civile fra cui l’avv Riccardo Catini sulla reale situazione del lago e del progressivo inquinamento.
Il processo è stato rinviato al 3 ottobre 2017 per valutare ( lo diciamo sinteticamente) l’eccezione fatta dall’ avvocato della difesa sulla attendibilità o meno dell’inquinamento del lago.

Osservazioni del sottoscritto: Avrei voluto espormi con una sonora risata. Cosa che non ho fatto per rispetto dell’aula intera del tribunale e se non ci fosse da piangere sulla realtà. L’eutrofizzazione è ormai evidente ed è sotto gli occhi di tutti. Non so se si riuscirà ancora a salvare questo nostro bellissimo lago, dato che l’apporto degli inquinanti continua.

Altre osservazioni e proposte:
1- Il processo è ora a rischio di prescrizione dei reati.
2- Continueremo a sostenere la causa, per rispetto della gente che ha dato fiducia alle iniziative delle associazioni e del comitato acqua potabile e  per il rispetto che si deve alla salute, che a nostro parere non è stata e non è ancora tutelata come dovrebbe essere.
3- Per questo motivo si chiede che l’accertamento delle responsabilità, prima di arrivare alla prescrizione. Non è possibile che i reati ambientali possano essere prescritti, come se non fossero mai stati commessi. Non è possibile dire, non ci sono colpevoli, quando in realtà c’è un morto o meglio per la precisione c’è un lago agonizzante.
4- Alla luce di tutto ciò e di fronte alle ordinanze di non balneazione, emesse in questi giorni, per le alghe che stanno eliminando l’ossigeno e quindi la vita del lago, si chiedono interventi decisi da parte di chi di dovere per eliminare completamente l’apporto degli inquinanti e l’abbandono delle prese di acqua dal lago, ricercando immediate e diverse soluzioni per l’approvvigionamento idrico delle popolazioni di Caprarola e Ronciglione.
5- Infine si richiede alle autorità competenti un monitoraggio completo sulla salute dei cittadini di questi due paesi.

Raimondo Chiricozzi

Aggiungi ai preferiti : Permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *