riceviamo e pubblichiamo
All’attenzione dei candidati alle elezioni comunali di Ronciglione ed in particolare dei cittadini di Ronciglione, perché con il voto scelgano le persone giuste che vogliono veramente il bene del paese salvando il lago e tutelando la salute della gente. RC
Al Ministro della Salute
al Ministro dell’Ambiente
al Direttore generale della prevenzione sanitaria del Ministero della Salute
al Direttore generale della Asl di Viterbo
al Direttore sanitario della Asl di Viterbo
al Dipartimento di prevenzione – Servizio igiene e sanità pubblica della Asl di Viterbo
al Presidente della Giunta Regionale del Lazio
al Sindaco di Caprarola
al Sindaco di Ronciglione
e per opportuna conoscenza:
al Commissario all’Ambiente dell’Unione Europea
al Prefetto di Viterbo
al Presidente della Provincia di Viterbo
al Presidente del Tribunale di Viterbo
al Direttore generale dell’Istituto superiore di sanità
al Presidente dell’Istituto superiore di sanità
al Presidente dell’Ordine dei Medici – Chirurghi ed Odontoiatri di Viterbo
al Garante del Servizio idrico integrato della Regione Lazio
all’Arpa Lazio – sezione di Viterbo
all’Arpa Lazio – sezione di Latina
al Direttore dell’Agenzia regionale dei Parchi del Lazio
al Direttore della Riserva naturale regionale del lago di Vico
all’Assessore all’Ambiente della Regione Lazio
ai Consiglieri della Regione Lazio
al Presidente della Commissione Ambiente del Senato
al Presidente della Commissione Igiene e sanità del Senato
al Presidente della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati
al Presidente della Commissione Affari sociali della Camera dei Deputati
al Presidente della Talete s.p.a.
ai Responsabili dell’Ato 1 – Lazio
al Segretario della Federazione italiana medici di medicina generale – Fimmg di Viterbo
Oggetto: Richiesta per conoscere gli interventi e i piani intrapresi per contrastare il processo di eutrofizzazione delle acque del lago di Vico e il possibile e connesso rischio sanitario per le popolazioni Caprarola e Ronciglione, dopo la riunione del 21 marzo 2017 svoltasi presso il Ministero della Salute.
Egregi signori,
martedì 21 marzo 2017, presso la sede del Dipartimento generale di prevenzione del Ministero della Salute a Roma, si è svolta una riunione che ha nuovamente considerato, esaminato e discusso le gravi problematiche del lago di Vico e dell’approvvigionamento da questo delle acque ad uso potabile per i comuni di Caprarola e Ronciglione.
Nel corso di quella riunione, da parte della dottoressa Antonella Litta, referente dell’Associazione italiana medici per l’ambiente- Isde (International society of doctors for the environment) e del dottor Luciano Sordini della Federazione italiana medici di medicina generale-Fimmg di Viterbo, sono stati ribaditi i motivi di preoccupazione per il degrado delle acque del lago di Vico e i possibili e connessi rischi sanitari per le popolazioni dei due comuni circumlacuali ; preoccupazioni attestate e sostanziate anche dal persistere,ormai da anni, di ordinanze comunali di non potabilità delle acque per uso umano, con i conseguenti disagi sofferti dai cittadini anche in termini di spesa per l’acquisto di acqua da bere e per cucinare.
Sempre in quella stessa riunione la dottoressa Litta faceva rilevare in particolare il persistere dell’inadeguatezza e le criticità degli attuali sistemi di potabilizzazione dei due acquedotti comunali, come riscontrato e sottolineato negli esami eseguiti dall’Istituto superiore di Sanità e dall’Arpa Lazio e la preoccupazione anche per il possibile rilascio nelle acque lacustri di sostanze tossiche e cancerogene presenti nei sedimenti del lago, in concentrazioni ben al di sopra delle soglie di contaminazione previste per i terreni emersi.
La referente dell’Isde chiedeva anche l’avvio in tempi rapidi di una drastica riduzione, fino alla completa abolizione, dell’uso di fitofarmaci in tutta la conca del lago di Vico con riconversione al biologico di tutte le attuali forme di coltivazioni agricole in essa presenti.
A seguito di quella riunione, si chiede quindi di conoscere quali interventi e piani sono stati intrapresi da parte del Ministero della Salute, della Asl di Viterbo, della Regione Lazio e delle Amministrazioni locali per contrastare il degrado delle acque del lago di Vico e ridurre così i possibili e connessi rischi sanitari per le popolazioni dei due comuni circumlacuali, nel pieno rispetto del Principio di precauzione e in ossequio all’articolo 32 della Carta Costituzionale.
Associazione italiana medici per l’ambiente – Isde di Viterbo
Viterbo, 15 maggio 2017
Per comunicazioni:
Associazione italiana medici per l’ambiente – Isde di Viterbo tel. 3383810091