Assemblea IPU, impegno per correggere le disuguaglianze

giovedì 6 aprile 2017

Intervento sulla salute delle donne e delle adolescenti

La correzione delle disuguaglianze per assicurare a tutti dignità e benessere; il ruolo dei Parlamenti nella prevenzione delle ingerenze esterne negli affari interni; la promozione del rafforzamento della cooperazione internazionale nel quadro degli Obiettivi dello Sviluppo Sostenibile, in particolare attraverso l’inclusione delle donne come motore di sviluppo. Questi i temi che sono stati al centro della della 136^ Assemblea Generale dell’ Inter-Parliamentary Union (IPU), riunitasi a Dacca dall’1 al 5 aprile. Ai lavori dell’Assemblea ha partecipato la delegazione italiana, guidata da Pia Locatelli e  composta dal deputato Giorgio Sorial e dal senatore Francesco Amoruso.

L’IPU, l’organizzazione internazionale dei parlamenti del mondo istituita nel 1889, che promuove il dialogo tra parlamenti e lavora per la pace e la cooperazione trai popoli e per promuovere la democrazia rappresentativa, si riunisce due volte all’anno per discutere temi all’ordine del giorno dell’agenda globale. La sessione autunnale si tiene di regola a Ginevra, quella primaverile nelle diverse capitali mondiali su invito dei parlamenti delle stesse.

Quest’anno la 136° Assemblea è stata ospitata dal Parlamento del Bangladesh, l’ottavo Paese del mondo per popolazione (163 milioni di abitanti ) che copre un territorio pari alla metà dell’Italia (60 milioni di abitanti). E’ un repubblica parlamentare monocamerale, il parlamento è composto da 300 parlamentari eletti e 50 nominati per riequilibrare la rappresentanza femminile (le donne parlamentari sono 72: 22 elette e 50 nominate). La popolazione è di etnia bengalese (98%), di religione islamica (90%) e ha un’aspettativa di vita alla nascita di circa 71 anni. Il tasso di alfabetizzazione maschile è del 65%, quello femminile del 59%. Il Bangladesh è il quarto paese al mondo per percentuale di matrimoni precoci, dopo tre Paesi africani.

Nel corso dell’Asemblea sono state approvate tre risoluzioni pubblicate sul sito www.ipu.org. I lavori sono stati accompagnati da numerose attività parallele: presenza nelle commissioni, incontri bilaterali (la delegazione italiana ha incontrato la delegazione egiziana, cui ha rinnovato la richiesta di arrivare alla verità per il casi Regeni, e la delegazione del Bahrein, che ha sollecitato la costituzione di un gruppo di amicizia trai due parlamenti), partecipazione alle riunioni del Bureau e ai lavori del Forum delle Donne e alle “visite sul campo” .

Nei giorni precedenti l’apertura dei lavori dell’ Assemblea Plenaria, Pia Locatelli, membro dell’Advisory Group on HIV/AIDS, maternal, new born and child health, ha visitato l’ospedale dove vengono accolte ragazze e giovani donne vittime di matrimoni precoci.

IL Bangladesh è impegnato a combattere questa pratica e gli sforzi che vedono coinvolti diversi attori istituzionali e della società civile affiancata da organizzazioni internazionali come UNICEF e BRAC, una ong molto presente in Bangladesh. Questo sforzo condiviso incomincia a dare risultati: i dati ufficiali parlano di una riduzione della pratica di matrimoni che vedono coinvolte ragazze e giovani donne al di sotto dei 18 anni dal 67 al 52% negli ultimi 13 anni.

Lo scorso mese di marzo il parlamento di Dacca ha approvato una legge che proibisce i matrimoni precoci. Il Gruppo di lavoro, apprezzando la decisione del parlamento, ha però espresso preoccupazione per la clausola contenuta nella legge che consente matrimoni di minorenni in “circostanze speciali”, invitando a dare indicazioni precise e stringenti sul tipo di situazioni; ha poi suggerito di avviare un’attività di monitoraggio relativa al ricorso a questa clausola per verificare che non costituisca una “scappatoia” per re-introdurre in forma legale questa pratica dannosissima per la salute fisica e psichica delle vittime.

Pia Locatelli ha anche partecipato al Forum delle donne presiedendo e coordinando il gruppo di lavoro “Promuovere l’accesso ai servizi e alle opportunità finaziari per le donne più vulnerabili.”

Dai lavori sono emersi la necessità di una forte visione politica e di una strategia per definire ed implementare politiche e un quadro regolamentare per promuovere in modo efficace l’inclusione finanziaria delle donne. Per essere incisiva ogni azione deve essere strettamente collegata all’accesso all’educazione, alla formazione, ad attività di capacity building e mentoring. Le istituzioni finanziarie internazionali, come la Banca Mondiale, dovrebbero dedicare particolare attenzione alle donne più marginalizzate mettendo strettamente in correlazione le attività di inclusione finanziaria delle donne con i loro programmi di sviluppo delle abilità e competenze.

Il secondo gruppo di lavoro aveva come tema “La riforma di leggi e regole per cambiare norme culturali sfavorevoli: un must per la inclusione finanziaria delle donne.”

Nel gruppo di lavoro è stata ribadita la necessità di leggi forti e regole chiare per creare un ambiente favorevole alla inclusione finanziaria delle donne.

E’ necessario che il principio dell’uguaglianza di genere sia previsto nelle Costituzioni di tutti i Paesi e siano approvate leggi che garantiscano pari diritti in tema di eredità, di proprietà di beni, a partire dalla proprietà di terreni, il diritto di accesso a servizi finanziari alla pari degli uomini, compresa la possibilità di aprire conti correnti a proprio nome.

Il tema della discriminazione sulla base delle leggi esistenti, che riguarda la maggioranza dei Paesi del mondo, è stato l’argomento che Pia Locatelli ha affrontato nel suo intervento in Assemblea Plenaria.

 

Il testo dell’intervento al dibattito generale

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