Una ferrovia turistica per lo sviluppo della Valle del Mignone e di tutto il Centro Italia

La ferrovia Civitavecchia Capranica Orte fu progettata e realizzata per agevolare il trasporto di materie prime e prodotti finiti delle acciaierie di Terni. La sua costruzione non fu uno sbaglio o una fantasia. Poi, con l’avvento della guerra, la scarsità di risorse tecnologiche e infine con la scelta del trasporto su gomma, rivelatasi disastrosa per l’ambiente, la sua destinazione essenzialmente industriale perse le basi ispiratrici.

treno turistico d’epoca a vapore in arrivo a CapranicaSutri il 26 febbraio 2017

Fece poi il resto la politica degenerata, che trova giustificazione nel dibattimento e nel clientelismo, piuttosto che nella concretezza dei risultati. Una frana di misere dimensioni fu presa a pretesto per disattivare il tratto da Civitavecchia a CapranicaSutri, nel 1961. Nel 1995 fu invece fermato l’esercizio del tratto da CapranicaSutri a Orte, poco dopo aver posto nuovi binari alla tratta.

 

Da quel momento l’immobilismo e finanziamenti parzialmente attivati, addirittura dalla Comunità Europea nel 2009, ma poi non sostenuti dalla dovuta perseveranza della politica. Come risultato abbiamo oggi un tracciato che da Civitavecchia a CapranicaSutri non presenta più il binario, ma invece gallerie e ponti  ristrutturati, il sedime in gran parte pronto a ricevere nuovamente rotaie e dispositivi di alimentazione e controllo del traffico. Da CapranicaSutri a Orte invece i binari sono presenti, coperti di vegetazione lasciata crescere nell’incuria generale.

Le stazioni, come è naturale dopo decenni di abbandono, non possono essere più considerate tali. Possono però essere date in comodato d’uso e ristrutturate, magari nel rispetto del loro valore architettonico, per costituire nuovamente riferimenti vivi di un turismo sostenibile, con treni turistici, in bicicletta, a piedi e a cavallo, in una simbiosi che è possibile realizzare, basta volerlo e non aspettare che il sistema turistico del desiderato Parco ecologico scenda dal cielo. Siamo noi a doverlo creare.

 

Il tracciato e la ferrovia ci sono, ma è opportuno non sprecare investimenti del passato, sostenendo la scelta  di un trasporto ferroviario turistico, amato dalle popolazioni locali, dagli esercenti e dai turisti…., basta chiedere in giro.

Treno turistico d’epoca a vapore in arrivo a CapranicaSutri il 26 febbraio 2017

Il Parco Naturale del Mignone e la via Farnesiana sono una bellissima idea, da promuovere e che sosteniamo chiedendone la realizzazione: ci sono innumerevoli strade campestri e sentieri che, opportunamente segnalati, farebbero la gioia di viandanti, ciclisti e cavalieri. E quando questi saranno stanchi, potranno rifocillarsi presso le stazioni redivive, potranno acquistare prodotti locali, soggiornare presso le numerose aziende agricole e magari tornare a casa soddisfatti, prendendo il trenino turistico.

Convegno di Gallese 3 febbraio 2017

Per incrementare il turismo senza portare altre automobili e asfalto, bisogna fornire delle alternative per il trasporto; quello ferroviario è l’ideale per questo scopo. E infatti la Civitavecchia CapranicaSutri Orte è inserita nel disegno di legge 2670 sulle ferrovie turistiche, in corso di approvazione al Senato, dopo la promozione a pieni voti alla Camera (24 gennaio 2017).

Quello che ci vuole è un tessuto di infrastrutture, di ricettività e di accessi che si integrino alla perfezione con la natura circostante. Qualcuno ha suggerito di riutilizzare vecchi trenini, costruiti negli anni ’30 e revisionati: un’ottima idea!!

 

Per creare veramente turismo ambientale e culturale nella Valle del Mignone occorre la riapertura della ferrovia Civitavecchia CapranicaSutri Orte, che può divenire volano dello sviluppo economico per la valle del Mignone, la provincia di Viterbo e il Centro Italia.

15.03.2017

Treno turistico d’epoca a vapore in arrivo a CapranicaSutri il 26 febbraio 2017

 

 

COMITATO PER LA RIAPERTURA DELLA FERROVIA CIVITAVECCHIA CAPRANICASUTRI ORTE E PER LO SVILUPPO ECONOMICO DELLA TUSCIA
comitato.civitavecchia.orte@gmail.com

 

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