L’ex Pink Floyd sfida Trump: The Wall suonato al confine

L’idea di Roger Waters in risposta alla volontà di costruire un muro anti immigrati da parte dell’amministrazione Trump.

Roger Waters

Roger Waters

globalist18 febbraio 2017

“La resistenza inizia oggi” scriveva Roger Waters già nel giorno dell’insediamento di Donald Trump postando un video con le immagini di un suo concerto in Messico. Che all’artista Trump non piaccia è cosa risaputa. Ma questa che il cantante sta valutando sarebbe una vera e propria azione politica. L’ex Pink Floyd starebbe pensando di portare “The Wall” al confine tra Messico e Stati Uniti.

L’idea in risposta alla volontà di costruire un muro anti immigrati da parte dell’amministrazione Trump. Secondo Euro News Roger Waters durante la sua partecipazione ieri a Londra alla mostra “The Pink Floyd Exhibition: Their Mortal Remains” per celebrare il cinquantesimo anniversario dell`uscita della canzone dei Pink Floyd “Arnold Layne” ha detto che stava prendendo in considerazione di portare in concerto “The wall” sul confine tra Stati Uniti e Messico. Già nel 1990 Roger Waters portò “The wall” a Berlino a otto mesi dalla caduta del muro che divideva in due la capitale tedesca simbolo della guerra fredda.

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