California: l’acqua potabile riciclata si avvicina

Acqua

da riusa.eu

La California potrebbe passare alla storia per essere il primo stato USA in cui dai rubinetti uscirà acqua riciclata potabile. La tecnologia è pronta, e ora l’ostacolo legislativo pare rimosso.

Un rapporto da parte dello State Water Resources Control Board, il consiglio per il controllo delle risorse idriche dello Stato, ha sancito che, sotto determinate condizioni, è possibile legiferare e adottare regolamenti per l’utilizzo di acqua riciclata come acqua potabile.

Il rapporto è stato consegnato al parlamento statale, a completamento di un passo fondamentale verso ciò che il Consiglio chiama risorse idriche più sostenibili. L’acqua riciclata è parte di uno sforzo multiforme di diversificare le forniture di acqua della California e aumentare la resilienza del paese a lungo termine.

La scarsità d’acqua sta spingendo le autorità di molte regioni della terra a esplorare varie opzioni di riutilizzo dell’acqua disponibili, tra cui il riutilizzo potabile diretto.

Il riutilizzo potabile diretto consiste nella possibilità che un’acqua utilizzata in un processo domestico o industriale torni a essere potabile senza l’uso di un tampone ambientale. Detto in soldoni, si tratta di rendere di nuovo potabile l’acqua con depurazioni artificiali, senza ricorrere alla filtrazione naturale effettuata da centinaia di metri di strati di terra in tempi non compatibili con le necessità di questi luoghi assetati.

In sostanza questo potrebbe avvenire aggiungendo acqua depurata direttamente in un sistema di acqua potabile o immediatamente a monte di un impianto di potabilizzazione, utilizzando detto impianto per rifinire la depurazione dell’acqua riciclata.

Nelle aree di carenza idrica, le acque reflue sono spesso l’unica fonte di acqua disponibile. È chiaro come questo processo potrebbe essere (letteralmente) acqua fresca in queste zone. Oltre al vantaggio ovvio di aumentare la disponibilità di acqua proprio dove è scarsa, il riutilizzo riduce anche i costi di distribuzione e consente l’uso delle attuali infrastrutture di distribuzione idrica esistenti.

Le acque reflue urbane, dopo un approfondito e avanzato trattamento, potrebbero essere utilizzate, mescolate alle acque di falda profonda, conservando valori ampiamente sotto le soglie di potabilità.

Un semplice processo di trattamento in tre fasi è in genere sufficiente nella produzione di acqua potabile per il riutilizzo diretto. Microfiltrazione, osmosi inversa poi sono seguiti da una fase finale di trattamento di ozonizzazione, per uccidere i pochi batteri rimanenti. Questa serie di passaggi è più che sufficiente per produrre acqua potabile di qualità vicina a quella dell’acqua distillata.

Ovviamente è necessario lavorare ancora per essere sicuri della qualità costante di queste acque. Il monitoraggio rappresenta la fase più critica della filiera. C’è infatti una discreta varietà di patogeni e sostanze tossiche in tracce nell’acqua da depurare, e gli operatori hanno bisogno di sensori o altri strumenti analitici che forniscano informazioni sicure e in tempo reale sulla qualità delle acque. Il sistema dovrebbe fornire la possibilità per l’acqua di essere interrotta o deviata in caso di problemi.

Un ulteriore ostacolo è quello legislativo: negli USA nessuno stato ha appositamente concesso per legge il riutilizzo potabile diretto. Quello della California, dove lo Stato ha incaricato il Water Board di valutare la fattibilità della creazione di norme per il riutilizzo potabile diretto, potrebbe essere il primo uso permesso dalla legge.

La relazione che ne è scaturita pone le basi per la creazione di regole per una nuova e affidabile fonte di acqua potabile. Ma l’adozione di regolamenti relativi al riutilizzo potabile diretta di acqua riciclata non avrà luogo fino a quando le cosiddette “lacune informative” non saranno risolte. Per questo sono state avviate ulteriori ricerche relative a questioni sanitarie specifiche.

Come ogni sistema meccanico ad alta tecnologia, gli impianti di trattamento possono avere problemi e a volte non funzionare. L’impianto di trattamento deve essere affidabile e costante al fine di tutelare la salute pubblica “, è scritto nel rapporto.

Le lacune della conoscenza consistono in come misurare l’affidabilità, e come scrivere regole in modo che qualsiasi progetto conforme ai regolamenti sia in grado di produrre in modo affidabile acqua sicura da bere in ogni momento“, dice il Water Board.

Per esempio, il sistema di trattamento deve avere molteplici barriere di trattamento indipendenti che utilizzino un diverso insieme di processi di trattamento. Quante barriere servono? Quanta diversità è necessaria?” Le lacune informative sono sostanzialmente queste.

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