I diritti umani al centro della 135^ Assemblea dell’IPU

giovedì 27 ottobre 2016 da pialocatelli.info

Si è svolta a Ginevra la 135° Assemblea dell’Unione Interparlamentare (IPU Inter-Parliamentary Union) che ha visto riunite le delegazioni di 144 Parlamenti del mondo per discutere di diritti umani, delle loro violazioni come segnali anticipatori di conflitti, del ruolo dei Parlamenti come difensori dei diritti umani.

Della delegazione italiana, guidata da Pier Ferdinando Casini, Presidente della Commissione Esteri del Senato, e composta da deputati e senatori, ha fatto parte Pia Locatelli, presidente del Comitato Diritti Umani della Commissione Esteri della Camera e componente dell’ Advisory Group on HIV/AIDS and Maternal, Newborn and Child health dell’Unione Interparlamentare.

Oltre ai lavori dell’ Assemblea sul tema dei diritti umani e del ruolo che i parlamenti devono svolgere per la loro difesa, il programma ha previsto incontri delle commissioni permanenti, del Forum delle Donne parlamentari e del suo Bureau, dei gruppi geopolitici, che hanno avuto come tema conduttore la promozione e protezione dei diritti degli stessi parlamentari e nei contesti di emergenza, di conflitto e post conflitto, comprese le migrazioni.

Un’attenzione particolare è stata dedicata al tema della “Liberta delle donne di partecipare ai processi politici pienamente e in sicurezza” e all’importanza di costruire una partnership tra donne e uomini, per la quale è stato costituito un apposito comitato.

Il Forum delle donne parlamentari ne ha discusso in un gruppo di lavoro durante il quale è stato presentato un rapporto su “ Sessismo, molestie e violenza sulle donne parlamentari”, a cura degli uffici della Unione Interparlamentare. Pia Locatelli ne é stata relatrice nella plenaria del Forum. Commentando il rapporto, ha sottolineato come spesso la violenza sulle donne nel mondo della politica e delle istituzioni costituisca una strategia per impedire o ostacolare l’accesso o per rendere meno efficace il loro lavoro e l’azione di cambiamento che le donne sono impegnate ad apportare in un mondo costruito a misura di un solo genere.

In quindici anni le parlamentari sono passate dall’11% al 22, 8% nei parlamenti del mondo, un passo avanti ma ancora insufficiente per poter affermare una agenda trasformativa e promuovere un cambio nella cultura politica.

Pia Locatelli ha partecipato all’incontro dell’Advisory Group on HIV/AIDS dove si è discusso della necessità di arricchirne il mandato e di continuare la collaborazione con l’Organizzazione mondiale della Sanità, preparando i lavori del prossimo incontro che si terrà a Dakka, Bangladesh nel prossimo aprile.

I lavori dell’Assemblea sono stati accompagnati da altri eventi in due dei quali Pia Locatelli è stata relatrice,

Il primo per iniziativa dell’Organizzazione Mondiale della Sanita (OMS) in collaborazione con l’Unione Interparlamentare sulle migrazioni e gli effetti sulla salute delle donne, dei bambini e degli adolescenti. E’ stata portata all’attenzione della comunità internazionale l’esperienza dell’Italia, anche in vista del prossimo appuntamento del G7: “Nei contesti di conflitto, post conflitto, emergenza, migrazione, molto spesso le donne e le ragazze sono i soggetti a subire le conseguenze più gravi sulla loro salute, e ad essere particolarmente esposte ai rischi di esclusione, marginalizzazione, sfruttamento sessuale e violenze di genere. Tutelare la loro salute è un nostro dovere. Come Paese, e come Parlamento ci siamo impegnati su questi temi e sono orgogliosa di raccontare alla comunità internazionale quello che l’Italia fa ogni giorno per proteggere la salute di coloro che si trovano sul nostro territorio.”

Il secondo panel ha affrontato il tema dei flussi migratori nel Mediterraneo con attenzione ai problemi della loro gestione e dell’impatto sulla vita del Paese ospitante. I due casi considerati sono stati Italia e Libano.

Pia Locatelli fra l’altro ha illustrato i contenuti della legge sui minori non accompagnati, approvata proprio nella giornata in cui si e svolto il panel, ed ha denunciato la solitudine in cui viene lascia l’Italia dai partner europei pur essendo l’Italia interessata dal fenomeno in quanto frontiera meridionale dell’ Europa. Ha poi posto all’attenzione dei partecipanti il tema delle donne vittime della tratta di esseri umani facendo particolare riferimento alle donne nigeriane che sbarcano sulle coste italiane. L’Organizzazione Internazionale delle Migrazioni (OIM) stima che le donne nigeriane che arrivano nel nostro Paese siano per il 75% vittime di tratta ai fini di sfruttamento sessuale.

 

 

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