QUANDO VERRÀ FORNITA ACQUA POTABILE AI CITTADINI? QUANDO IL COMPORTAMENTO DEI DIRIGENTI POLITICI DEI GESTORI DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO SARÀ IMPRONTATO AL RISPETTO DEI DIRITTI DEI CITTADINI?

Avevamo sperato, pur essendo scettici sulla scelta di dotare i pozzi di dearsenificatori,  che questi,  voluti dalla presidente della Regione Lazio Polverini, potessero tenere sotto controllo, almeno nei limiti di legge la quantità di arsenico nell’acqua da distribuire come potabile.

Avevamo sperato, pur sapendo che l’arsenico nelle acque potabili non deve proprio esserci,  che si passasse dai limiti di legge 10µ,  alla sua graduale riduzione e quindi alla sua eliminazione.

Avevamo sperato, che le scelte della politica fossero state prese solo per tamponare la situazione, in quanto dettate dal diniego della Unione Europea ad ulteriori deroghe e quindi da quella che si era voluto far passare per emergenza e avevamo sperato che nel contempo venissero avviati  i progetti per le scelte definitive, quali l’approvvigionamento di acqua potabile dove realmente c’è  in abbondanza.

Avevamo sperato, che la direzione politica degli organismi di gestione del servizio idrico integrato avesse preso coscienza che la distribuzione di acqua non potabile addizionata da arsenico e altri veleni  è dannosa alla salute dei cittadini.

Avevamo sperato, che la direzione politica dei gestori del servizio idrico integrato, essendo consapevole che l’acqua erogata con veleni  è a rischio sanitario, vietasse  gli aumenti delle bollette e che invitasse alla restituzione autonomamente di quanto stabilito dalla legge, senza costringere i cittadini a chiedere giustizia davanti al giudice.

Appunto avevamo sperato tutto questo ed invece è sotto gli occhi di tutti la situazione.

Riusciranno i nostri eroi a fornire alla popolazione acqua potabile ? Forse se l’Italia-Exit dalla Europa sì, magari definendola potabile, sebbene non lo sia.

Avevamo sperato anche in comportamenti seri da parte dei gestori del servizio idrico integrato ed invece …, non conoscono la vergogna e si comportano in maniera assurda calpestando i diritti, calpestando la dignità dei cittadini:

Alcuni comuni, che gestiscono direttamente il servizio, ostacolano i diritti dei cittadini, hanno aumentato il costo e si oppongono al pagamento sanzionato dal giudice, come rimborso per i danni procurati ai cittadini. La Talete spa, l’ibrido partecipato dal pubblico, infine, è storia di questi giorni, ai morosi addirittura ha asportato il contatore in maniera arbitraria e senza il preavviso dovuto come dalle leggi e dal regolamento sottoscritto ha distaccato gli utenti. Per bloccare questi assurdi e vergognosi comportamenti, fatti in un periodo di grandi difficoltà economiche, abbiamo chiesto l’intervento urgente della Prefetta di Viterbo (lettera allegata), del Presidente della Provincia, del Sindaco del Comune di Capranica, del Garante del SII della Regione Lazio.

 

Le vicende però insegnano che se noi cittadini non facciamo sentire la nostra voce, i comportamenti  illegittimi e autoritari difficilmente si fermano. Occorre chiedere fermamente il rispetto della dignità delle persone, il rispetto del diritto all’acqua potabile,  il rimborso del 50% sulle bollette pagate per l’acqua non potabile.

Per questo motivo, per motivi di giustizia, il Comitato Acqua Potabile-ADUC  nelle sedi proprie di Viterbo e della UIL Viterbo e dei paesi della Provincia, per appuntamento tel .3683065221, continua nell’appoggio dei cittadini per la istruzione delle pratiche, per rivendicare di fronte al Giudice il diritto all’acqua potabile.

Raimondo Chiricozzi

13 ottobre 2016

 

Allegato

Lettera alla Prefetta di Viterbo

Oggetto: Richiesta d’intervento urgente
Data  12 ottobre 2016

Al Prefetto provincia di Viterbo

 

Egregia dottssa Rita Piermatti  Prefetto  Viterbo,

siamo venuti a conoscenza che la società Talete spa sta chiudendo l’erogazione dell’acqua in abitazioni dove gli utenti  non hanno pagato puntualmente le bollette, in particolare per difficoltà economiche che, in questo momento drammatico, i cittadini stanno vivendo. Ciò viene fatto senza il preavviso di 15 giorni previsto per legge e confermato nel regolamento del servizio idrico integrato, sottoscritto dalla Talete.

In alcune abitazioni di Capranica, la soc. Talete ha addirittura asportato il contatore e ciò è un fatto gravissimo che ci sembra sia punibile penalmente, poiché oltretutto non permette all’utente la visione dell’effettivo consumo di acqua.

Tutto ciò viene fatto nonostante la pessima qualità dell’acqua che viene distribuita, che è ancora addizionata di arsenico e altri veleni e pagata profumatamente. Questa è la reale qualità del servizio.

Sappiamo bene che tutto ciò incide sul comportamento delle persone, che sono costrette ad utilizzare acqua , che, a nostro parere, non dovrebbe nemmeno essere distribuita, perché dannosa alla salute.

Riteniamo per questi motivi il comportamento della Talete lesivo della dignità delle persone, illegittimo e ritorsivo nei confronti dei cittadini che hanno alzato la testa e protestato sospendendo i  pagamenti  in attesa di ricevere acqua veramente potabile e di cittadini in difficoltà economiche.

Le chiediamo signora Prefetto d’intervenire presso la Talete, invitandola al ripristino della erogazione dell’acqua e al rispetto della legalità, almeno quella riguardante il preavviso degli utenti morosi prima di effettuare i distacchi, previsto dalle leggi e dal regolamento del Servizio idrico integrato.

Distinti saluti.

Raimondo Chiricozzi

 

 

ADUC – COMITATO ACQUA POTABILE
Tel.0761652027 – 3683065221 comitato.acqua.potabile@gmail.com
Via Resistenza 3 – 01037 Ronciglione VT

ADUC – COMITATO ACQUAPOTABILE aderente AICS
Tel 0761652027 -3683065221 – 3894440387
email: comitato.acqua.potabile@gmail.com aducronciglione@gmail.com
www.comitatoacquapotabile.it  www.cafevirtuel.it
Via Resistenza, 3 01037 Ronciglione VT  – Via Valle Piatta, 9 01100 Viterbo

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