Americani, ma non vi vergognate? scritto da il Proff

 

Era il 9 giugno del 1954, durante una seduta del Congresso degli Stati Uniti, Mr Welch chiese al senatore McCarty :” Have you no sense of decency, sir…? “ non hai un po` di decenza..?” che forse dovrebbe essere tradotto con “ ma non ti vergogni?”.

nuova-immagine

www.americanrhetoric.com

Quella domanda di fatto pose fine alla caccia alle streghe architettata dal senator McCarty contro i “comunisti” o presunti tali. Una delle vicende politiche più seguite e vergognose di tutti i tempi. Alcuni perdettero il lavoro ed altri andarono in galera per l’accusa di comunismo. Ovviamente ci sono pagine molto più nere nella politica americana con guerre ed invasioni come esempi. Ma la caccia alle streghe senza alcuna prova o contenuto è sempre usata come esempio di lotta politica andata troppo oltre e perso la decenza.

Gli anni ed i decenni passarono e tra alti e bassi, da allora, la politica americana ha sempre cercato di attenersi ad un minimo di decenza. O almeno così sembrava.

La democrazia si basa sul principio di “una persona un voto” prima di tutto il resto. Ma uno tra i pilastri  è l’equilibrio tra le tre gambe che la sorreggono: potere esecutivo, il Presidente, potere legislativo, il Congresso, potere giudiziario, Corte Suprema. Il complesso intreccio di controlli ed equilibri fra le tre componenti fa si che la democrazia sia forte e vigorosa.  Perché gli americani dovrebbero vergognarsi?  Trump!

www.britannica.com

Come si arriva a Trump?

Nell’elezione del 2000, Bush versus Gore, il presidente fu di fatto eletto dalla Corte Suprema contro il volere popolare. I risultati della Florida furono decisi dai giudici non dagli elettori e con questi il risultato finale. La Corte suprema aveva 5 giudici nominati da Presidenti repubblicani e 4 da  Presidenti democratici. La corte decise per il candidato repubblicano. Io credo che qualcuno avrebbe dovuto chiedere se non si vergognassero.

 

nuova-immagine-1

Durante gli otto anni della presidenza di G. Bush, gli americani iniziarono il programma di controllo sul petrolio medio-orientale nascondendolo sotto la finta campagna di democratizzazione, ma ancora peggio, adducendo motivi inventati: le armi di distruzione di massa o WMD come sono conosciute negli Stati Uniti. Gli americani si sono mai vergognati di tanto? Assolutamente no. Nella biblioteca presidenziale  dedicata a G. Bush, l’invasione dell’Iraq è ancora presentata come un esempio di “cosa giusta”.

I ben pensanti americani ebbero un sussulto e decisero di eleggere e ri-eleggere il primo presidente Nero della storia. Questi e` essenzialmente un moderato, contro la guerra e per la decenza in ogni possibile forma. Sembrerebbe che gli americani si fossero finalmente vergognati.

Il presidente vinse con un margine netto, con lui si portò a Washington una schiacciante maggioranza democratica al Senato ed al Congresso. Era arrivato il momento di fare le grandi riforme, di vivere un nuovo illuminismo.  Aprire pagine della storia tenebrose, affrontare aspetti e argomenti scomodi. La presidenza della speranza e di una società non più razzista.

Purtroppo nulla di tutto ciò. Nei mesi che portarono all’elezione di B. Obama  la più grande

nuova-immagine-2

plus.google.com

recessione economica della storia moderna si abbattè sugli Stati Uniti, per lo spregiudicato atteggiamento di Wall Street, certamente non osteggiato dall’amministrazione Bush.

Obama è stato il traghettatore, colui che ha guidato gli Stati Uniti fuori dalla “Great Recession” e ben poco ha potuto fare dopo la recessione visto che dalle elezioni di medio termine del 2010 i repubblicani hanno preso progressivamente il controllo del Congresso e poi del Senato.

Il problema  è stato il seguente:  i repubblicani, per colpa di Bush, eletto dalla Corte Suprema, hanno perso identità e credo lo strapotere repubblicano di inizio secolo ha messo in ginocchio l’economia, storicamente uno dei loro punti forti e la politica estera, normalmente il loro secondo punto di forza,   li ha esposti a profondi problemi internazionali di cui tutti, negli Stati Uniti e fuori, pagano le conseguenze; vedi le invasioni in medio oriente ed i conseguenti problemi tra cui la Siria.

E i republicani hanno risposto alla crisi di identità  con il “Tea Party”, partito del te: partito di chiara origine razzista con nessuna idea solo avversione ed odio per Washington ed Obama, colpevole di essere nero. Gli eletti non hanno capacità o talenti, solo voglia di rompere tutto. Nessuna ideologia o visione per un futuro migliore. Ma, ovviamente, pur di conservare la maggioranza al Congresso, i repubblicani li hanno accolti a braccia aperte. Da allora il congresso di fatto non ha fatto più nulla a parte danni a quasi tutto: difesa, credito, programmi vari. Ma, i repubblicani, non si sono vergognati?

Passano altre due elezioni, 2012 e 2014, in cui il Tea Party continua a vincere ed i republicani continuano a far finta di andare d’accordo con loro. Hanno fatto di tutto: chiuso il governo centrale, peggiorato il livello di credito degli Stati Uniti, ridotto l’efficienza militare e così via. Non paghi hanno scelto in massa il loro nuovo simbolo: Donald J. Trump.

Come simbolo della protesta Trump è andato fortissimo. Senza entrare, per adesso,  nel merito dell’uomo, la volontà di rompere col passato è ovvia. Tutti i popoli attraversano fasi simili: l’onorevole Ilona Staller, meglio nota come Cicciolina, è l’esempio che tutti gli italiani debbono tenere a mente prima di criticare gli americani.

nuova-immagine-3

Veniamo all’uomo. Nella lunga campagna presidenziale, circa 18 mesi, Trump ha avuto modo di scoprirsi e dichiararsi.

nuova-immagine-4

AP via Colorado Springs Gazette

Ma chi è colui che gli americani usano per protestare e rompere tutto? Per capirlo basta pensare a come lui stesso definisca gli attacchi di Hillary Clinton:“vicious”, cattivissimi. Problema: gli spots in questione sono una lista di immagini di Trump e le sue parole. Questo individuo è veramente espressione di sottoprodotti culturali ed emotivi: è arrabbiato con tutti e tutto, ogni razza, a parte la bianca, è nel mirino, ogni nazione si prende gioco degli Stati Uniti, ogni persona che parla di lui è stupida, grassa, bassa, corrotta, o fallita. La lista potrebbe andare avanti. Ogni giudizio negativo su di lui è supportato da evidenza video o audio.

Vari matrimoni alle spalle, machio per eccellenza, ha tradito almeno  una delle mogli publicamente, ha maltrattato televisivamente dozzine di aspiranti nel ruo reality show “The apprenctice”. Ha negato scienza e fatti, mentito e corrotto, non ha pagato il dovuto a persone ed alle tasse, ha contestato che B. Obama non fosse americano o che neri scagionati fossero colpevoli solo per essere neri.  Tra gli altri anche i cattolici lo votano. Verosimilmente un buon 40% degli americani è con lui. Ma…. non si vergognano?

Lui non ha mai fatto mistero di se stesso e della sua personalità. La storia lo racconterà come uno dei candidati più trasparenti. Di fatto non chiede mai perdono per le uscite infelici o per gli sbagli. Presuntuoso e non molto intelligente, non curioso e mal informato, come la rivista “The Atlantic” dice, non legge.

Almeno non è ancora presidente.

Prima di diventare Presidente deve vedersela con due persone: Hillary Clinton e se stesso.

Con maestria la candidata democratica ha chiuso il primo dibatito televisivo raccontando come Trump abbia maltrattato una “Miss Universe” colpevole di aver preso peso. Trump non ha potuto resistere: ha continuato a difendere le sue parole ed atteggiamenti per una settimana cadendo nella trappola pianificata da Hillary e calando nei sondaggi.

Miss Clinton ha colpito ma Trump si è scavato la fossa.

Due giorni prima del secondo dibattito lo “Washington Post” ha publicato un video in cui Trump racconta di se e parla di come “si avventi” sulle belle donne, sposate o no, usando espressioni difficili da riportare senza essere volgari, vedi https://www.youtube.com/watch?v=rKB92ohXn20.

Questa volta ha dovuto chiedere scusa. E’ troppo! Nelle prime 24 ore dopo la publicazione lo ha fatto due volte, una con un messaggio della campagna elettorale, un’altra con un video in cui non mostra rimorso. Anzi, in qualche maniera sembra dare la colpa a Bill Clinton, già presidente americano e marito di Hillary.

Ma ormai la diga è aperta.

Il candidato vice-presidente di Trump, Gov. M.Pence, sta considerando di abbandonare la nave, senatori repubblicani hanno pubblicamente abbandonato Trump e molti altri lo faranno presto. Il capo del Congresso lo ha dis-invitato ad una apparizione che dovevano fare insieme. L’argomento sarà dominante nel dibattito di domani e Trump continuerà a scavarsi la fossa. Il moderatore della CNN, Anderson Cooper, apparirà perplesso e quando ribatterà alla non risposta di Trump, verrà probabilmente insultato.

nuova-immagine-5

variety.com

E’ iniziato con un atto vergognoso della Corte suprema. La presidenza illegitima di  Bush ha fatto tanti danni quanti poteva. Il Tea Party accolto come trionfatore dai repubblicani ma perso decenza e decoro. Trump ha portato tutto oltre ogni limite. Ma quel 40% di americani che ancora sta dalla parte di Trump, dovrà rispondere alla stessa domanda di McCarty: ” Have you no sense of decency, sir…?”.

 

IL PROFF

Aggiungi ai preferiti : Permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *