Genova – Via XX Settembre contro i migranti, tam-tam di solidarietà “Restiamo umani”

GENOVA 05 ottobre 2016  Beatrice D’Oria (Video Licia Casali) da Newsletter Il Secolo XIX

Acqua ai migranti, una folla in via XX: «Restiamo umani»

Centinaia di persone hanno partecipato alla mobilitazione nata sui social network per opporsi alla decisione dei condomini del civico 11 di via XX Settembre di impedire la fornitura dell’acqua potabile all’appartamento che ospita i migranti

Una mobilitazione nata sui social network per opporsi alla decisione dei condomini del civico 11 di via XX Settembre di impedire la fornitura dell’acqua potabile all’appartamento che ospita i migranti: si è svolta oggi pomeriggio intorno alle 18 la manifestazione in solidarietà dei nuovi inquilini del palazzo, alimentata da un tam-tam su Facebookche ha coinvolto diverse realtà genovesi come l’Arci e il Pd, ma soprattutto semplici cittadini. All’evento hanno preso parte un centinaio di persone.

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L’appello

«Ieri sera una assemblea di condominio, a maggioranza, ha negato la fornitura dell’acqua potabile ad un alloggio che ospita 11 persone fuggite da guerre, catastrofi, fame. Fra questi undici vi sono tre donne incinte e alcuni bambini – si legge sulla pagina Facebook dell’evento – Noi non ci riconosciamo in questa scelta crudele e disumana.

Vogliamo restare umani, vogliamo credere che l’accoglienza sia un diritto. Vogliamo che l’accesso all’acqua sia un diritto! Sappiamo che il “diverso” può fare paura, ma crediamo che il dialogo e il confronto tra diversi sconfiggano la paura e che alla guerra tra più deboli si risponda con la mano tesa tra eguali. Nessun disagio può generare una reazione inumana per questo motivo proviamo vergogna per questa decisione. Vi invitiamoa portare simbolicamente una bottiglia d’acqua per affermare la nostra solidarietà a tutte le persone che fra mille pericoli attraversano il mare in cerca di un futuro migliore e la nostra rabbia ed indignazione per una scelta disumana».

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L’appuntamento, dal titolo “Restiamo Umani: Genova non nega l’acqua agli assetati“, è fissato per oggi pomeriggio dalle ore 18.00 alla fermata Amt di via XX Settembre davanti al Mercato Orientale. L’appello online è firmato da Maurizio Bielli (consorzio Agorà), Stefano Kovac e Walter Massa (Arci) e Margherita Mereto Bosso (Partito Democratico).

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L’adesione di Raffaella Paita

«Non è possibile e non è giusto negare alle persone un bene comune di primaria necessità come l’acqua. Ciò che è accaduto ai profughi ospitati in via Venti Settembre è gravissimo e mi amareggia profondamente come cittadina». Lo afferma Raffaella Paita, capogruppo del Pd in Regione Liguria che aderirà personalmente alla manifestazione «Restiamo umani» organizzata questo pomeriggio davanti allo stabile nel centro di Genova. «Scelte come queste, purtroppo, sono il frutto di campagne d’odio che rischiano di farci smarrire valori fondamentali come l’accoglienza», sottolinea Paita.

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Francesco De Vincenzi scrive: «Direi che siamo proprio alla frutta. Nessuno “ruba” la vostra acqua. Si chiede solo l’autorizzazione all’allaccio… poi scommetto che al referendum avete votato tutti X l’acqua pubblica, perché deve essere un bene comune…». Walter Massaci sarà: «Oggi ore 18 in via XX Settembre contro il razzismo e i predicatori d’odio». Stefano Kovac risponde all’appello: «Oggi siateci! Per testimoniare che Genova non si riconosce in chi nega l acqua a uomini donne e bambini!» e Margherita Mereto Bosso riflette: «Ci ho pensato tutta la sera. NON POSSIAMO stare fermi. Propongo: alle 18, ognuno con una bottiglia d’acqua in mano. In via xx. Che ne dite?… In attesa dei vostri commenti, auguro una buonanotte. Di riflessione e raccolta delle energie. Dobbiamo. Restiamo Umani».

Anche Simone Leoncini scrive: «Ecco, io penso che sia necessaria un’accoglienza diffusa e di qualità. Penso che le istituzioni, a partire dalla Prefettura, debbano uscire dalla logica emergenziale e tenere conto dei fragili equilibri dei territori. Penso che Genova debba promuovere un nuovo modello di accoglienza. Insomma, penso che sia urgente un passo avanti di tutti e per tutti. Ma quando vedo che c’è una parte di città miserabile che si rifiuta di accogliere, che nega il diritto millenario all’ospitalità verso chi soffre, che vorrebbe lasciare senza acqua donne in gravidanza e bambini, con il consenso e la comprensione di tanti che strumentalizzano per ragioni elettorali, allora accantono ogni riflessione. E mi sale alla gola soltanto un sentimento d’indignazione, schifo e vergogna».

Maria Luisa Volpi non è convintissima: «Certo che se io non pago l’acqua o qualche altra bolletta penso che nessuno si mobiliterebbe per me che da una vita lavoro, pago tutte le tasse e ceco di soppravivere sperando che le mie figlie non debbano espatriare per poter lavorare, non per divertirsi». Simone Gallina polemizza e ricorda: «quando avevano in casa la sede dell’MSI nessuno batteva ciglio….ora per 11 migranti sto casino….borghesi razzisti e fascio leghisti affiancati da bottegai…un mix mica da ridere…».

Davide Rivieccio si domanda: «Ma a quello che perde il lavoro e gli tolgono l’acqua perchè non può più permettersi di pagare la bolletta gliela portate la bottiglietta simbolica?» . Lupo DI Mare proprio non ci sente: «Prima erano i clandestini a protestare per i motivi più futili. Adesso gli italiani , invece di combattere per i propri diritti manifestano per dare gratis ai clandestini quello che noi cittadini paghiamo. VERGOGNA!!!!!».

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