Con la riapertura della Ferrovia Civitavecchia Capranica Orte è possibile il riequilibrio del teritorio. Una lettera della Federazione PSI di Viterbo

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FEDERAZIONE VITERBO

–        Ai rappresentanti dei partiti e movimenti politici,
ai rappresentanti delle amministrazioni degli enti locali Provincia di Viterbo
–        al Presidente, Assessori e Consiglieri Regione Lazio
–        Informazione

Lo sviluppo economico non avviene per caso. Questo è il risultato di scelte politiche programmatiche che andrebbero decise e attuate con rapidità, dato che da anni la programmazione ha lasciato il passo a scelte del breve periodo,  del vivere alla giornata, senza uno sguardo alle esigenze future. Ciò è particolarmente  vero per la provincia di Viterbo dove se ne sente maggiormente la necessità, a causa della insufficiente iniziativa della politica nella società e a causa dell’insufficiente ascolto dei cittadini .

Va allora in primo luogo recuperato proprio l’ascolto dei cittadini, delle loro associazioni, dei loro comitati, evitando imposizioni dall’alto che denotano tendenze autoritaristiche e scarsamente democratiche.

Cittadini che spesso si sono sostituiti alle formazioni politiche e sindacali nel richiedere interventi e iniziative rivolte alla creazione di opportunità di sviluppo, di servizi idonei ed efficienti, che però vengono sistematicamente snobbati dai poteri decisionali, che non vogliono ascoltare e disattendono le loro proposte.

Alcune iniziative quali la creazione di un raccordo tra città: Distretto culturale, Viterbo Chiusi Orvieto; CIVITER; Area Tuscia Etruria Umbria ( Civitavecchia, Grosseto, Paesi alta provincia di Roma, Viterbo, Rieti, Terni ) sebbene apprezzabili per rompere l’isolamento del viterbese, sono ancora in embrione. Ciò che ancora manca al viterbese è una vera politica della mobilità, che possa far concretizzare queste intuizioni, nonostante i piani approvati, quali il piano di bacino dei trasporti della provincia di Viterbo.

Perché se la realizzazione e il potenziamento delle infrastrutture viarie e ferroviarie sono le questioni più importanti per il riequilibrio del territorio nei confronti di Roma metropolitana e le valide iniziative di cui sopra vorrebbero creare sviluppo in loco e nel Centro Italia, non si sceglie decisamente di favorire lo sviluppo di infrastrutture soprattutto trasversali che avvicinino Civitavecchia all’Interporto Centro Italia di Orte, a tutto il Centro Italia e quindi il Mar Tirreno al Mar Adriatico?

Tanto discutere hanno fatto le tre vie, tutte disastrose per l’economia della zona,  proposte dall’ANAS per il completamento della Trasversale stradale Orte Civitavecchia e la scelta della via verde, speriamo abbandonata, che è sembrata una vera e propria imposizione sulla popolazione tentata dalla Regione Lazio. Ora sembra che siano avviati i lavori per un altro breve tratto. Non è però ancora stata effettuata la scelta definitiva per la realizzazione dell’intera tratta.

La Federazione PSI di Viterbo ha proposto più volte, in piena sintonia con la popolazione, dopo aver consultato cittadini e comitati, di operare decisamente per una quarta via e cioè l’ammodernamento della Aurelia bis e la riapertura della Ferrovia Civitavecchia Capranica Orte, indispensabile per il trasporto merci, che va definitivamente trasferito dalle strade ai treni, così come accade in tutto il mondo e come deve avvenire anche in italia, se veramente vogliamo la tutela dell’ambiente e della salute della gente. Ricordiamo ancora che entro il 2050 l’Italia deve passare dal 7/8 % attuale di trasporto merci per ferrovia al 50% .

L’ammodernamento poi della ferrovia Roma Capranica Viterbo con la installazione di scambi che permettano l’ingresso dei treni a 60 kmh, porterebbe alla riduzione dei tempi di percorrenza dei treni di circa 20 minuti.

La riapertura della ferrovia Civitavecchia Capranica Orte porterebbe benefici anche alla Roma Civitacastellana Viterbo , rivitalizzandola e darebbe anche la possibilità di realizzare l’anello ferroviario “Circumcimina” proposto anche dall’Università la Sapienza nel Piano di Bacino dei Trasporti della Provincia di Viterbo permettendo la mobilità ferroviaria a circa metà degli abitanti della provincia stessa e di raggiungere l’unico grande ospedale della provincia Belcolle.

Tutte questioni più volte proposte dai cittadini e valutate positivamente dal nostro partito che le condivide anche perché veramente risolutive dei problemi della mobilità,  a basso inquinamento ambientale, dai costi sociali ed economici nettamente inferiori alla costruzione, manutenzione di nuove strade e ne chiede la concreta realizzazione.

Per questi motivi vogliamo rivolgere l’invito agli amministratori degli Enti locali e ai rappresentanti dei partiti e dei movimenti politici a mettere in piedi iniziative per la realizzazione delle opere che come socialisti abbiamo voluto esporre.

2016.06.22

COORDINAMENTO FEDERAZIONE PSI VITERBO

 

PARTITO SOCIALISTA ITALIANO – FEDERAZIONE VITERBO
Via Valle Piatta 9 – 01100 VITERBO

 

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