Legge sui Partiti. Una riforma in nome della trasparenza

Pubblicato il 08-06-2016

finanziamento-ai-partitiSi è concluso oggi alla Camera il voto degli articoli del testo unificato delle proposte di legge per la riforma dei partiti politici. Via libera in prima lettura alla Camera con 268 voti a favore, 36 contrari e 112 astensioni al testo unificato delle proposte di legge ‘Disposizioni in materia di partiti politici. Norme per favorire la trasparenza e la partecipazione democratica’.

Oggi sono stati approvati gli articoli dal 6 al 10. In particolare l’articolo 6 della riforma, approvato con 269 voti favorevoli, 72 contrari e 92 astenuti riguarda la trasparenza sui soldi dei partiti e sui finanziamenti ai partiti e prevede pene per i trasgressori, fino all’interdizione temporanea dai pubblici uffici. Riguardo alle fondazioni, i rapporti di queste con i partiti “devono conformarsi ai principi di trasparenza, autonomia finanziaria e separazione contabile”.

Proprio sulle Fondazioni i pentastellati hanno accusato i Partiti di utilizzarle come casseforti, ma l’articolo prevede che siano registrati anche gli strumenti finanziari di cui sia intestatario il partito, movimento e gruppo politico organizzato.
La Camera ha approvato poi l’articolo 7 che disciplina la promozione dello svolgimento delle attività politiche a favore dei Partiti iscritti nel registro previsto dalla legge che ha abolito il finanziamento pubblico ai Partiti. Escluso dalle agevolazioni il Movimento 5 stelle che ha deciso di non iscriversi in quel registro rifiutando ogni forma di sostentamento pubblico. I sì sono stati 234, i contrari 50, gli astenuti 113. Via libera poi agli articoli 8, 9 e 10. In particolare, l’articolo 9 introduce sanzioni pecuniarie amministrative più severe in materia di trasparenza dei bilanci, con multe che arrivano a 40 mila euro, a cui si aggiunge la decurtazione delle somme non dichiarate.
– “Le misure contenute nella legge di riforma dei partiti puntano a rendere ‘tracciabili’ le risorse umane ed economiche che animano un partito o una qualsiasi formazione sociale con finalità politiche. Ed è attraverso questa tracciabilità che si può realizzare il controllo da parte dei cittadini sugli organismi politici, giungendo così a strutture realmente democratiche e, dunque, rappresentative e controllabili”. Così Oreste Pastorelli, deputato e tesoriere nazionale del Psi, nel corso delle dichiarazioni di voto alla Camera sulle nuove disposizioni in materia di partiti politici. “Conoscere la natura e la provenienza dei finanziamenti che un movimento riceve – prosegue il parlamentare socialista – la sua organizzazione interna, le modalità di selezione dei candidati, è essenziale per il cittadino che aspira a partecipare attivamente alla vita democratica del Paese. Grazie a questo provvedimento, quindi, i partiti diventeranno organismi aperti e privi di opacità. Un’occasione unica che non possiamo permetterci di sprecare, essendo in gioco la nostra democrazia negli anni a venire”.

Redazione Avanti!

4

bce Berlusconi bersani camera CGIL crisi disoccupazione elezioni Enrico Buemi europa Forza Italia Francia Germania governo Grecia Grillo Inps ISIS ISTAT italia lavoro Lega M5SMarco Di Lello Matteo Renzi Napolitano Nencini Onu Oreste Pastorelli pd Pdl pensioniPia Locatelli psi Renzi Riccardo Nencini roma Russia Sel senato socialistiSpagna UE Unione europea USA

Lascia un commento

Aggiungi ai preferiti : Permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *