Valori di arsenico elevati nel lago di Vico

Ambiente – La dottoressa Litta in una relazione al convegno ad Arezzo sull’acqua bene comuneRonciglione - Il lago di Vico

Ronciglione – Il lago di Vico da tusciaweb.eu

Arezzo – Si è svolto venerdì 8 Aprile 2016, presso il palazzo della Fraternita dei Laici di Arezzo, il convegno nazionale sul tema “Acqua bene comune o proprietà di pochi?”

Si è svolto venerdì 8 aprile 2016, presso il bellissimo complesso monumentale del palazzo della Fraternita dei Laici di Arezzo, il convegno nazionale sul tema “Acqua bene comune o proprietà di pochi?”.

Il convegno, organizzato e patrocinato dall’Ordine dei medici e dalla sezione aretina dell’Associazione italiana medici per l’Ambiente – Isde (International Society of Doctors for the Environment ), ha visto una partecipazione numerosa di cittadini, medici, studenti, giornalisti, rappresentanti istituzionali e del Dipartimento della Asl di Arezzo Toscana Sud-est con la responsabile dottoressa Patrizia Baldaccini.

Dopo il benvenuto e le parole di apprezzamento per il convegno di Pierluigi Rossi, primo rettore della Fraternita dei Laici, si sono succeduti i saluti del dottor Lorenzo Droandi, presidente dell’Ordine dei Medici, di Fabio Rossi, assessore del Comune di Arezzo, del dottor Roberto Romizi presidente di Isde-Italia e del dottor Michele Guida presidente della sezione Isde di Arezzo.

I lavori sono stati introdotti e moderati dalla dottoressa Alessandra Pedone e dal dottor Bernard Cadalen.

Il convegno ha voluto proporre una attenta quanto approfondita riflessione sui vari aspetti dell’acqua, risorsa fondamentale per la vita: l’acqua nella simbologia delle tradizioni spirituali del mondo (Antonietta Potente, teologa); l’acqua e l’utilizzo responsabile ed etico in agricoltura (Fabio Primavera, agronomo); gli aspetti specifici dell’utilizzo e del consumo della risorsa idrica nell’area della Valdichiana (Alessandro Rossi, geologo); la qualità delle acque ad uso umano (Silvana Amato, biologa); la gestione corretta e pubblica dell’acqua (Carlo Romagnoli, medico referente Isde per l’Umbria).

La dottoressa Antonella Litta, referente nazionale per l’Associazione medici per l’ambiente per le problematiche ambientali e sanitarie derivanti dall’inquinamento delle acque ad uso umano, ha presentato la relazione sul tema: “Inquinamento delle acque ad uso potabile: il caso di studio del lago di Vico”.


Una sintesi della relazione della dottoressa Litta e la sua scheda biografica.

“La relazione intende portare ancor più a conoscenza della comunità scientifica la grave situazione ambientale del lago di Vico e il possibile e connesso rischio sanitario per le popolazioni dei comuni di Caprarola e Ronciglione che da questo lago captano acque ad uso umano.

Il 25 novembre 2015, per il persistere e l’aggravarsi di questa situazione , è stata inviata dal Coordinamento dell’Alto Lazio dell’Isde ancora una segnalazione alle Istituzioni e agli Enti preposti con la quale si sono stati richiesti interventi urgenti e primo tra questi la cessazione immediata della captazione di acqua ad uso potabile dal lago di Vico e il contestuale reperimento di fonti alternative di approvvigionamento idrico (questa segnalazione e le precedenti possono essere richieste all’indirizzo: isde.viterbo@gmail.com).

In breve: la compromissione della qualità delle acque del lago di Vico è nota da anni e oggetto di studi, ricerche e progetti da parte di Enti e Università .

Essa si caratterizza per la marcata riduzione del quantitativo di ossigeno, aumento della clorofilla e della biomassa algale ed è da attribuirsi principalmente alle massive fioriture del Cianobatterio Plankthotrix rubescens, detto comunemente alga rossa e capace di produrre una microcistina cancerogena e non termolabile.

Le cause che verosimilmente sono state e continuano ad essere all’origine del degrado di questo ecosistema e bacino idrico sono state più volte indicate e possono così essere riassunte:

intense fioriture del cianobatterio Plankthotrix rubescens e di altre specie cianobatteriche, fioriture favorite verosimilmente dall’uso ultradecennale di fertilizzanti e fitofarmaci nelle vaste aree coltivate a noccioleti in prossimità del lago;

possibile permanenza di scarichi fognari abusivi o non a norma sulle sponde e in prossimità del lago;

possibile azione residua di inquinamento dovuta agli agenti contaminanti individuati nel sottosuolo del dismesso Magazzino Materiali di Difesa Nbc di Ronciglione, ubicato anch’esso in prossimità delle sponde del lago;

possibili attività illecite condotte all’interno e in prossimità della Riserva naturale.

Nelle acque del lago di Vico sono anche persistenti ed elevati i valori di arsenico, elemento questo tossico e cancerogeno.

Il rischio sanitario per i residenti di Caprarola e Ronciglione è purtroppo già molto rilevante ed è stato attestato ufficialmente anche dagli studi del Dipartimento di epidemiologia della Regione Lazio. Sono necessari quindi interventi urgenti per la bonifica dell’ecosistema lacustre e a tutela della salute pubblica”.


La dottoressa Antonella Litta è specialista in Reumatologia ed ha condotto una intensa attività di ricerca scientifica presso l’Università di Roma “la Sapienza” e contribuito alla realizzazione di uno tra i primi e più importanti studi scientifici italiani sull’interazione tra campi elettromagnetici e sistemi viventi, pubblicato sulla prestigiosa rivista “Clinical and Esperimental Rheumatology”, n. 11, pp. 41-47, 1993. E’ referente locale dell’Associazione italiana medici per l’ambiente (International Society of Doctors for the Environment – Italia) e per questa associazione e’ responsabile e coordinatrice nazionale del gruppo di studio su “Trasporto aereo come fattore d’inquinamento ambientale e danno alla salute”. E’ referente per l’Ordine dei medici di Viterbo per l’iniziativa congiunta Fnomceo-Isde “Tutela del diritto individuale e collettivo alla salute e ad un ambiente salubre”. Gia’ responsabile dell’associazione Aires-onlus (Associazione internazionale ricerca e salute) e’ stata organizzatrice di numerosi convegni medico-scientifici. Presta attivita’ di medico volontario nei paesi africani. E’ stata consigliera comunale. E’ partecipe e sostenitrice di programmi di solidarieta’ locali ed internazionali. E’ impegnata nell’Associazione nazionale partigiani d’Italia (Anpi) a livello locale e provinciale. Fa parte di un comitato che promuove il diritto allo studio con iniziative di solidarieta’ concreta. Presidente del Comitato “Nepi per la pace”, e’ impegnata in progetti di educazione alla pace, alla legalita’, alla nonviolenza e al rispetto dell’ambiente. E’ la portavoce del Comitato che si e’ opposto vittoriosamente all’insensato ed illegale mega-aeroporto di Viterbo salvando la preziosa area naturalistica, archeologica e termale del Bullicame di dantesca memoria e che s’impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell’ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti. Come rappresentante dell’Associazione italiana medici per l’ambiente (Isde-Italia) ha promosso una rilevante iniziativa per il risanamento delle acque del lago di Vico e in difesa della salute della popolazione dei comuni circumlacuali. E’ oggi in Italia figura di riferimento nella denuncia della presenza dell’arsenico nelle acque destinate al consumo umano, e nella proposta di iniziative specifiche e adeguate da parte delle istituzioni per la dearsenificazione delle acque e la difesa della salute della popolazione. Per il suo impegno in difesa di ambiente, salute e diritti alla dottoressa Antonella Litta e’ stato attribuito il 6 marzo 2013 a Roma il prestigioso “Premio Donne, Pace e Ambiente Wangari Maathai” con la motivazione: “per l’impegno a tutela della salute dei cittadini e della salubrita’ del territorio”. Il 18 ottobre 2013 ad Arezzo in occasione delle settime “Giornate italiane mediche per l’ambiente” le e’ stato conferito il prestigioso riconoscimento da parte della “International Society of Doctors for the Environment” con la motivazione: “per la convinta testimonianza, il costante impegno, l’attenzione alla formazione e all’informazione sulle principali problematiche nell’ambito dell’ambiente e della salute”. Il 25 novembre 2013 a Salerno le e’ stato attribuito il prestigioso Premio “Trotula de Ruggiero”.

 

9 aprile, 2016
Aggiungi ai preferiti : Permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *