Un milione e 400mila euro per il recupero di ville e dimore storiche

Proposta l’istituzione di una rete regionale, spazio alle startup di giovani
07/04/2016 – 16:12

Via libera in commissione Cultura del Consiglio regionale del Lazio alla proposta di legge ”Interventi per la valorizzazione delle dimore, ville, complessi architettonici, parchi e giardini di valore storico e culturale della Regione Lazio”. Previsto uno stanziamento complessivo di un milione e 400 mila euro tra il 2016 e il 2018. Il testo passa ora all’esame dell’aula.

Con questa proposta di legge viene istituita la ”Rete delle dimore, ville, complessi architettonici, parchi e giardini di valore storico e culturale”, alla quale potranno aderire gli enti pubblici e i soggetti privati proprietari dei beni, presentando domanda all’Agenzia regionale del Turismo. Contributi e finanziamenti potranno essere concessi per progetti di restauro, risanamento conservativo, recupero e manutenzione straordinaria. La Regione potrà stipulare convenzioni con le Università del Lazio per finanziare attività di formazione nel settore dei servizi turistico-culturali e in quello della conservazione e del restauro dei beni culturali.

Negli stessi ambiti la Regione promuove e sostiene la nascita di start-up giovanili. Si tratterà, in particolare, di quelle che, nei servizi turistico-culturali, coniughino la promozione culturale con l’utilizzo delle nuove tecnologie del settore ICT (information and communication technology) e di quelle che, nel settore del restauro e recupero architettonico, siano in grado di sviluppare un artigianato artistico e una cura del verde di qualità che coniughi recupero delle conoscenze tradizionali e impiego delle nuove tecnologie.

Prevista, infine, l’istituzione di un comitato tecnico-scientifico che si occuperà di predisporre la proposta del regolamento con cui la Giunta definirà, previo parere della commissione competente, i criteri e le modalità per l’assegnazione dei contributi e le procedure di monitoraggio. Tra i criteri prioritari per l’individuazione dei progetti da finanziare: il completamento di interventi di restauro già avviati con risorse pubbliche, in particolare regionali; i progetti presentati da Comuni associati per la messa in rete di percorsi turistico-culturali; l’esemplarità dell’intervento come fattore di riqualificazione del contesto in cui si trova l’immobile; il grado di fruibilità al pubblico del bene, anche in termini di ricettività turistica.

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