Il video di SKY tg24 sulla ferrovia e i commenti

per il video clicca qui

Ritengo interessante il video di SKY TG24, al quale il Comitato per la riapertura della ferrovia CCO ha contribuito, poiché pone in risalto lo spreco di denaro pubblico che è stato fatto su questa ferrovia. Purtroppo le informazioni che il comitato ha fornito non sono state riportate con precisione forse per la brevità necessaria della ripresa televisiva. Risulta infatti non molto esauriente, in particolare su quanti soldi siano realmente necessari per la sua riapertura.

Incomincio col dire che è stata chiusa per una piccola frana che poteva essere rimossa in pochi giorni con le attrezzature del tempo: pala e cariola. Non è stato fatto. Allora si parlava di rami secchi o meglio da seccare e tagliare, con poca lungimiranza sull’importanza del trasporto ferroviario.

La frana interessava la tratta Civitavecchia Capranica, che dopo poco venne chiusa al traffico.

Per il ripristino della linea vennero stanziati 200 miliardi di lire e iniziarono i lavori sulla tratta. Quanti soldi siano stati spesi realmente non si sa bene. Alcuni dicono 192, altri 200, e altri ancora 220 miliardi di lire. Oltretutto per quei lavori, sembra non siano stati effettuati i collaudi.

Altri 123 miliardi di lire, per il completamento dei lavori sulla tratta Civitavecchia Capranica e per l’elettrificazione di tutta la linea Civitavecchia Capranica Orte, vennero elargiti dal Parlamento alle FS. Questo finanziamento categoricamente destinato alla riapertura, non si è mai saputo dove sia stato realmente speso.

Nel 1994, dopo pochi mesi dalla sostituzione dell’armamento con binari allora all’avanguardia, anche la tratta Capranica Orte venne chiusa.

Da allora interrogazioni a non finire di deputati e senatori. Da tutti veniva riconosciuta l’importanza della riapertura della ferrovia dei DUE MARI, come veniva definita, perché avrebbe potuto congiungere il Porto di Civitavecchia all’Interporto Centro Italia di Orte, alla città di Terni, sede delle acciaierie, ed infine a tutto il Centro Italia.

01-9 asse ferroviario ten t 2 scritte

L’importanza della riapertura della linea è stata anche certificata dalla Unione Europea, che l’ha definita indispensabile allo sviluppo economico del Centro Italia e di tutta l’Italia, in particolare perché avrebbe potuto collegarsi alla grande linea Transeuropea TEN T , e ne ha finanziato il progetto di riapertura con 1 milione di Euro. Altro milione di euro è stato stanziato dalla Regione Lazio, dall’Autorità portuale e dall’Interporto Centro Italia. Il progetto redatto dalla ITALFERR, società partecipata FS, è stato consegnato da tempo ai commissionari. L’assessore regionale di allora Lollobrigida lo ha presentato ed è stata anche effettuata la Conferenza dei servizi presso La Regione Lazio. Progetto definito dai nostri tecnici, che non sono certamente inferiori a quelli FS o Italferr, giudicato sopra dimensionato, in quanto in esso è compreso anche il rifacimento di tutte le stazioni e di altre cose non indispensabili. I nostri tecnici più volte hanno chiarito, inascoltati, con documenti alla mano, che per la riapertura completa di elettrificazione, lasciando da parte le cose non strettamente necessarie al funzionamento sarebbero bastati 200 – 250 milioni di € .

La ferrovia, si è già detto più volte, è indispensabile per il trasporto merci, è utile per il trasporto viaggiatori e utile per il servizio turistico.

01-5 mappa ferrovia Civitavecchia-Capranica-Orte

L’inserimento nella legge che prevede la riapertura delle linee ferroviarie per il servizio turistico è stato quindi richiesto dal Comitato alla Commissione Trasporti della Camera, che ne ha riconosciuto l’opportunità ed ha considerato importante per tutti i servizi la riapertura di tutta la linea. La Commissione della Camera dei Deputati ha quindi convocato per chiarimenti la Regione Lazio. Nella apposita audizione l’assessore regionale ai trasporti Michele Civita ha espresso parere favorevole a che la tratta Capranica Orte, della ferrovia CCO, fosse inserita nella proposta di legge sulle ferrovie turistiche. L’assessore ha però voluto metterci del suo o meglio di quanto pensa sulla linea RFI. Ha comunicato di aver interessato da tempo RFI, per uno studio apposito per la riapertura della tratta Capranica Orte al servizio turistico e che solo ultimamente gli era stato consegnato. L’importo previsto nello studio da RFI era di 50 – 70 milioni di Euro. Fra l’altro l’assessore Civita in quell’occasione, sicuramente in buona fede, ma male informato, ha ritenuto di dire che la tratta in questione fosse priva di binari. Cosa assolutamente falsa. La tratta Capranica Orte è provvista di binari ancora all’avanguardia, posti soltanto pochi mesi prima della chiusura al traffico.

Perché si è voluto esporre così l’assessore Civita ad una brutta figura di fronte ai parlamentari della Commissione Trasporti della Camera?

Perché c’è ancora chi giustifica la propria contrarietà con gli alti costi, quando è dimostrabile che queste previsioni di spesa non sono reali ?

Il video di SKY TG24 purtroppo non pone le domande giuste e allora appaiono ai più, poco addentro alle questioni, veritieri gli alti costi per il ripristino o per l’apertura al servizio turistico della tratta Capranica Orte.

Importante, quindi, che in proposito ci sia più chiarezza da parte di tutti i soggetti decisionali. Per questo sarebbe necessaria la istituzione di una commissione d’indagine parlamentare, che faccia completa luce su tutto.
Quindi accertare e far conoscere pubblicamente quanto si è speso per i lavori di rifacimento della tratta Civitavecchia Capranica, che allo stato attuale di fronte al primo stanziamento di 220 miliardi di lire.
Fugare le notizie che circolano da tempo sul fatto che per quei lavori non siano stati fatti i collaudi.
Far sapere dove sono stati spesi i 123 miliardi di lire destinati dal Parlamento alla completa riapertura della CCO. Chiarire l’importo realmente speso per l’ultima progettazione, fatta dalla Italferr e da chi effettivamente pagato, di fronte allo stanziamento di 2 milioni di Euro.
Infine, per dipanare qualsiasi ombra, chiarire se RFI riceve finanziamenti appositi per la manutenzione della linea sospesa, cioè la tratta Capranica Orte e se la manutenzione viene realmente fatta da RFI.

ferrovia cco pl cappuccini

Dare risposte esaurienti a queste domande è un dovere ed è un diritto dei cittadini pretenderle ed ottenerle.

Credo personalmente che tutto sia stato fatto in piena regola e in perfetta trasparenza. Sono molti i cittadini però ai quali sfuggono i motivi per cui vengono affermate cose false, quale l’armamento inesistente sulla tratta Capranica Orte e sembra vengano gonfiate le previsioni di spesa. Per l’apertura della tratta al servizio turistico si è partiti da 50 – 70 milioni riferiti dall’assessore Civita e il video di SKY passa ad 80 milioni di euro.

La tratta Capranica Orte da studi effettuati dai tecnici del comitato per la riapertura della CCO, per aprire la tratta al servizio turistico sono sufficienti 10 milioni di euro, dato che è provvista di binari nella sua interezza.

Se non si vuole riaprire la ferrovia CCO, si deve quindi dire chiaramente: 1) Non è utile al servizio merci e allora significa che si intende continuare a percorrere la linea della modalità stradale, andando contro la tendenza che va affermandosi anche in Italia sebbene con enorme ritardo. Ricordiamo che entro il 2050 le merci trasportate per ferrovia dovranno passare dal 7-8% al 50% , pena il continuare ad inquinare l’atmosfera con le conseguenze disastrose che già si verificano. 2) Si dica che non utile al servizio viaggiatori, nonostante l’aumento dei residenti nei paesi attraversati e nei paesi vicini alla ferrovia e la necessità di riequilibrare le modalità del trasporto in particolare nella provincia di Viterbo. 3) Si dica, infine, che non è utile al servizio turistico nonostante i beni ambientali e culturali che insistono nel territorio.

Queste cose non potranno essere dette. Se al contrario ci sarà qualcuno che lo farà non ha esaminato seriamente gli enormi vantaggi economici sociali e culturali, che derivano dalla riapertura della ferrovia Civitavecchia Capranica Orte o forse è in cattiva fede e comunque ciò darebbe corpo e sostanza ai dubbi, che invece dovrebbero essere fugati, e cioè che forse verrebbe fatto solo ed esclusivamente per mettere una pietra tombale su tutto, ferrovia compresa.

Raimondo Chiricozzi

 

Aggiungi ai preferiti : Permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *