MARCO MENGONI SI RACCONTA A RADIO ITALIA

di MARINA CIANFARINI-

Ha parlato ai microfoni di Radio Italia, nel pomeriggio di oggi, Marco Mengoni , il giovane cantante di Ronciglione che, intrapresa la strada del successo, continua a percorrerla a due metri dal suolo.

A vis à vis con la presentatrice Paola Gallo ha ricordato l’iniziale trionfo e, ricordando il nuovo disco, non ha trattenuto l’emozione. E’ la nuova creatura che condivide con i milioni di fan che lo seguono, passo passo, nella vita come una tenera famiglia allargata che sorride e abbraccia il suo rappresentante speciale.

Ha paccontato di “numeri pazzeschi” raggiunti da questa nuova incisione e di un  pubblico che lo apprezza senza abbandonarlo.

“A me piace quando si critica un disco, vuol dire che ha del contenuto. Il fatto dei numeri è positivo, ma sono esattamente i miei fan a meritarsi un ringraziamento, le cifre son le loro, non mi appartengono.” Ha detto, Mengoni, sorridendo.

“Non son io a lasciare sorrisi e gioia davanti ai nuovi video o a postare commenti sui social. E’ il mio esercito a creare l’impensabile”-  ha continuato.

E’ una personalità eccentrica e spiccata la sua, quella di un ragazzo timido e che arrossisce ancora alle domande in diretta televisiva mentre le mani lo applaudono con tanto calore.

Ha coperto l’imbarazzo con delle simpatiche battute, ma nei suoi occhi s’intravedeva ancora quel bambino semplice di un paese della provincia viterbese con i suoi sogni grandi e, tra quelli, forse, il desiderio di essere un Guerriero come racconta un testo dei suoi brani.

A spezzare l’intervista l’ascolto e i video delle nuove canzoni di quelle maggiormente emozionanti o, che per un motivo o l’altro, hanno sfiorato con più vigore la sua vita.

“Ti ho voluto bene veramente” ha sciolto il cuore del pubblico fin dal primo ascolto e Mengoni ci ha raccontato di un titolo errato.

“Il primo progetto non prevedeva questo titolo, è stato un errore. Doveva essere cambiato ma ho preferito lasciarlo.

E’ un bene che c’è stato,  ma che continua ad esserci e le cose nate per caso spesso son le migliori.”

E’ un Marco Mengoni maturo quello che ha parlato di crescita: “Bisogna usare le parole in modo diverso arrivati ad un punto della nostra vita. Necessitiamo di cose vere ed è un’esigenza che viene un po’ a tutti.

Alcuni temi devono essere affrontati.”

“Viaggio sulle nuvole, ma ho lo sguardo giusto per osservare ogni cosa.” Questo quello che il cantante vuole sottolineare. Sognare non significa chiudere gli occhi ed apparire ingenui, spesso dall’alto di una soffice nuvoletta si vede molto più la realtà di quanto non lo si faccia vivendo razionalmente.

“Mi sento libero di cantare quello che voglio. Parlare di libertà è abbastanza generico, sono libero all’80%. Credo che il segreto sia farsi piacere il compromesso. ”

Ha annunciato a gennaio l’uscita del disco “Parole in circolo” in spagnolo, una lingua molto amata dal giovane cantante.

Crede nelle favola, continua a viverne una.

“Non dobbiamo cedere neppure un grammo d’amore per l’altro.” Ha spiegato il significato di questa frase, contenuta in uno dei suoi testi.

“Non amo sprecare l’affetto. Ci sono state persone che improvvisamente non si sono fatte più sentire o non hanno voluto accompagnarmi nella vita. Non desidero essere finto per questo la mia cerchia è ristretta.

Voglio donare il bene a coloro che amo e che possa non finire mai.”

Marco Mengoni ha conservato una profonda umiltà, nonché una forte simpatia e, col calore degli applausi dei presenti in studio, ha salutato il suo “Esercito”, quello che lo fa sentire ancora un bambino- guerriero.

18 DICEMBRE 2015 da tusciatimes.eu

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