Franceschini apre alle ferrovie turistiche: una possibilità per la Civitavecchia-Capranica-Viterbo?

Franceschini apre alle “ferrovie turistiche”: una possibilità per la Civitavecchia-Capranica-Viterbo?

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ponte su Mignone
Uno spiraglio per la tratta Civitavecchia – Capranica – Viterbo – Orte? Non è detto esplicitamente, ma da quanto emerso oggi pomeriggio si potrebbero aprire nuovi scenari.

Il ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo Dario Franceschini ha svolto questo pomeriggio presso la Commissione Trasporti della Camera l’audizione nell’ambito dell’esame in sede referente della proposta di legge recante “Disposizioni per l’istituzione di ferrovie turistiche mediante il reimpiego di linee in disuso o in corso di dismissione situate in aree di particolare pregio naturalistico o archeologico”.

“Siamo disponibili – ha dichiarato il ministro – a dare il nostro contributo e il nostro sostegno in tutte le forme possibili. Questo è un tema centrale nelle strategie del Mibact per lo sviluppo di un turismo lento e sostenibile e il fatto che ci sia una proposta di legge sul riuso di quasi 800 chilometri di linee ferroviarie dismesse in posti incantevoli del nostro Paese è davvero un fatto importante”.

Per perseguire tale obiettivo il 3 dicembre scorso il Mibact ha concluso il percorso d’ingresso all’interno della Fondazione Ferrovie dello Stato. Il Ministero ha sposato in pieno gli obiettivi e gli scopi dell’Ente creato nel 2013 per la tutela del patrimonio storico ferroviario italiano. Tra gli obiettivi principali: lo sviluppo del turismo ferroviario con treno d’epoca sulle linee ferroviarie più paesaggistiche della Penisola, il Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa, il riordino del fondo degli archivi delle Ferrovie in Italia dall’800 ad oggi.

“Stiamo già lavorando con la Fondazione ente ferrovie dello Stato e per questo anche gli stati generali del turismo sostenibile – ha proseguito il ministro – sono stati ospitati nell’eccezionale museo di Pietrarsa dove sono esposte molte splendide locomotive e carrozze d’epoca. Non tutte le ferrovie storiche – ha concluso Franceschini – potranno essere oggetto di linee turistiche ferroviarie, si ragionerà su quali devono rimanere in uso ma le altre potrebbero diventare ciclabili mantenendo il loro fascino e l’antico percorso”.

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