Tassa con truffa: occhio alla falsa mail di Equitalia

Il rischio è di perdere informazioni sensibili e danaro

Nuova puntata delle truffe online mascherate da comunicazioni fiscali. Dopo le false mail dell’Agenzia delle Entrate che nascondono virus o che promettono rimborsi col solo scopo di istallare un malware, ecco ora la mail da un falso dominio di Equitalia che invita a cliccare su un link per scoprire quale presunto problema si ha con l’Agenzia delle Entrate o con l’Inps. Ma una volta cliccato si viene depredati di informazioni personali e anche soldi.
da quifinanza.it

Per verifica sulla veridicità della richiesta puoi rivolgerti al CAF UIL Ronciglione via Resistenza, 3 – solo per appuntamento 3683065221

Si legge sul Secolo XIX che “In poche settimane, a Genova, sono quasi un centinaio le vittime di questa nuova frontiera di truffe via internet. Una mail di falso dominio Equitalia, l’invito a cliccare su un link per scoprire il problema con l’agenzia delle Entrate, oppure con l’Inps, e a risolverlo. Ma è proprio chi ha seguito il consiglio che è rimasto bidonato: ha perso l’identità on line e tutto quello che ne consegue, nella migliore delle ipotesi. Oppure denaro, molto denaro. Succhiato via dai conti correnti dai burattinai della rete”.

IL FALSO RIMBORSO –L’altra truffa più comune in rete riguarda la falsa mail di rimborso da parte dell’agenzia delle Entrate. Si tratta di una classica truffa tecnicamente definita di ‘phishing’. La mail apparentemente proviene dall’indirizzo dell’Agenzia, con oggetto “Rimborso fiscale per 2014 – 2015”, con tanto di logo. Nel corpo testo si invita il contribuente a cliccare sul link “Accedi al tuo rimborso fiscale” che porta a una pagina online dove inserire dati personali e sopratutto quelli della carta di credito. L’Agenzia delle entrate non richiede in alcun modo informazioni sui cittadini, né tanto meno quelli sulle carte di pagamento. Inoltre le comunicazioni sui rimborsi non vengono mai effettuate tramite posta elettronica, neppure certificata.
L’unico modo per procedere a eventuali rimborsi e avviare la richiesta è quello di andare sul sito dell’Agenzia, sezione “Home”, cliccare “Cosa devi fare” sul menù in alto, nell’elenco che si apre, “Richiedi” e nel successivo “Rimborsi”: solo in quella pagina sono indicate le corrette modalità per riceve un rimborso fiscale.

LA FALSA VERIFICA TRIBUTARIA – L’altra truffa riguarda le mail con oggetto “Verifica tributaria”, che hanno in allegato un file eseguibile (ovvero .exe) da compilare. Il mittente risulta essere sempre l’amministrazione finanziaria. Anche in questo caso sono false ed è pure contraffatto l’indirizzo di posta elettronica certificata da cui provengono: agenzia.entrate@pec.it. Lo scopo è sempre quello di ottenere illecitamente dati personali. Vale la stessa raccomandazione: ignorare e cestinare il messaggio.

La truffa delle false comunicazioni segue di pochi mesi quella attraverso cui ignoti, sempre con un sistema ‘phishing’, ottenevano dati personali dei cittadini in modo illecito. Si trattava di false mail di aggiornamento spacciate come linee guida dell’Agenzia delle Entrate riguardanti il redditometro, con un messaggio che prometteva consigli per i controlli del redditometro, ma in realtà nascondeva all’interno dell’allegato un virus destinato a compromettere la sicurezza del Pc del destinatario. Potrebbero essere ancora in circolazione.

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