UNA LETTERA APERTA ALLA CORTE COSTITUZIONALE

Si è svolto lunedì 10 agosto 2015 a Viterbo presso il “Centro di ricerca per la pace e i diritti umani” un incontro di riflessione al termine del quale è stata approvata la seguente lettera aperta alla Corte Costituzionale che viene inviata per conoscenza anche a tutti i ministri ed i parlamentari italiani ed ai mezzi di comunicazione.

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Ai magistrati della Corte Costituzionale della Repubblica italiana

Egregi magistrati,

vi esprimiamo la nostra profonda preoccupazione per la flagrante violazione della Costituzione della Repubblica italiana costituita dall’insieme di decisioni politiche, di misure amministrative, di omissioni di atti dovuti, che stanno configurando nel nostro paese – in assoluto contrasto con il suo ordinamento giuridico democratico e con la sua tradizione civile e solidale – condizioni tipiche di un regime razzista, schiavista, violatore di fondamentali diritti umani.

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Logiche e pratiche razziste da parte di fondamentali poteri dello stato stanno dispiegando i loro efferati e fin letali effetti:

  1. a) nel campo dei diritti: con esiti di persecuzione e di segregazione di innocenti; e con la strage nel Mediterraneo di persone cui la Costituzione riconosce invece diritto di asilo nel nostro paese;

  2. b) nel campo dell’economia: con esiti schiavisti e di effettuale favoreggiamento dei poteri criminali che l’economia schiavista governano;

  3. c) nel campo della cultura e della società: con esiti di crescita incontrastata di organizzazioni razziste che svolgono impunemente una propaganda criminale e sovente commettono esplicite aggressioni e promuovono ed attuano autentiche persecuzioni.

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Abbiamo più volte chiesto al Governo e al Parlamento provvedimenti urgenti per tornare alla legalità costituzionale, per far cessare la strage e le persecuzioni. Ed in particolare abbiamo chiesto:

  1. di salvare le vite dei profughi: riconoscendo a tutti gli esseri umani il diritto di giungere in Italia in modo legale e sicuro; così annientando il mercato gestito dalle mafie dei trafficanti;

  2. di abolire tutte le criminali e criminogene misure, pratiche e strutture razziste, e tra esse innanzitutto i campi di concentramento e le deportazioni;

  3. di contrastare lo schiavismo riconoscendo pienezza di diritti e pari tutela a tutte le persone presenti in Italia;

  4. di riconoscere immediatamente il diritto di voto nelle elezioni amministrative a tutte le persone residenti in Italia.

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Egregi magistrati,

poiché ci sembra che si stia configurando un vero e proprio precipitare verso un regime di apartheid, in cui le guarentigie costituzionali vengono sempre più infrante e annichilite, in cui la democrazia viene abolita e sostituita da un sistema razzista e schiavista, in cui allo stato di diritto sottentra una mistura di anomia e oligarchia dagli esiti filomafiosi e neofascisti, con questa lettera chiediamo – a voi e non solo a voi, ma a tutte le istituzioni ed in primo luogo al Governo e al Parlamento – adeguata vigilanza ed impegno concreto in difesa ad un tempo della legalità costituzionale e dei diritti umani.

Le persone partecipanti all’incontro di Viterbo del 10 agosto 2015

Mittente: “Centro di ricerca per la pace e i diritti umani” di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac@tin.it, centropacevt@gmail.com, centropaceviterbo@outlook.it, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

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