PER LA GIORNATA DEL RIFUGIATO

Condividendo il documento, lo pubblichiamo

Ricorre il 19 giugno la Giornata internazionale del rifugiato.

E sarà opportuno ricordare che la Costituzione della Repubblica Italiana – fondamento del nostro ordinamento giuridico – stabilisce all’art. 10 che “Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d’asilo nel territorio della Repubblica”.

Soccorrere, accogliere ed assistere tutte le persone in fuga dalla fame e dalle guerre, dai disastri e dalle persecuzioni, è quindi non solo un ovvio dovere morale, non solo un evidente dovere giuridico (l’omissione di soccorso essendo un reato), ma è anche un principio fondamentale del nostro Paese in quanto stato di diritto, in quanto democrazia.

Non soccorrere le persone bisognose di aiuto è immorale e criminale. E’ ripugnante che vi siano governanti, parlamentari ed amministratori pubblici italiani ed europei che tra l’umanità e Hitler si schierano dalla parte di Hitler.

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Nella Giornata internazionale del rifugiato ripetiamo quindi alcune verità di per sé evidenti:

– tutti gli esseri umani hanno diritto alla vita, alla dignità, alla solidarietà;

– il primo dovere di ogni essere umano come di ogni civile istituto è salvare le vite.

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E pertanto:

– occorre riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere in modo legale e sicuro nel nostro paese e in Europa (con ciò cesserebbero immediatamente sia le stragi nel Mediterraneo, sia il mercato illegale del traffico di esseri umani che arricchisce i poteri criminali);

– occorre soccorrere, accogliere ed assistere tutte le persone che hanno bisogno di aiuto;

– occorre riconoscere immediatamente il diritto di voto nelle elezioni amministrative agli oltre cinque milioni di persone straniere residenti in Italia;

– occorre farla finita con lo scellerato sperpero di 72 milioni di euro al giorno del bilancio dello stato italiano per le spese militari e per il riarmo (e le armi sono sempre assassine), ed utilizzare invece questi soldi pubblici per salvare le vite ed aiutare le persone in condizioni di bisogno.

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Ogni vittima ha il volto di Abele.

Vi è una sola umanità, in un unico mondo vivente casa comune dell’umanità intera.

 

Il Centro di ricerca per la pace e i diritti umani

 

Viterbo, 18 giugno 2015

 

Mittente: “Centro di ricerca per la pace e i diritti umani”, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac@tin.it, centropacevt@gmail.com,centropaceviterbo@outlook.it, crpviterbo@yahoo.it, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

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