Migranti, ragazzi difficili, senzatetto: a teatro l’utopia possibile del dialogo

Dov’è il prometeico fuoco del sapere nella Milano di oggi? Quali preziose scintille di conoscenza bruciano nelle comunità più nascoste della città? Migranti, adolescenti a rischio, senzatetto, cittadini-attori e giornalisti riflettono sul tema con «City of Prometheus-L’Agorà», sei ore di performance, irruzioni teatrali, personaggi vaganti, installazioni artistiche, oggetti, testi, poesie; un atto di arte pubblica diretto da Gigi Gherzi, anima del Teatro degli Incontri. Un’altra coraggiosa sfida di un’équipe di lavoro che da anni indaga sulla migrazione e sulle nuove forme di cittadinanza, una ricerca fatta di laboratori e incontri che martedì 2 giugno propone il frutto del percorso di quest’anno. (Casa dell’ArtEducazione, via Pontano 43, Milano. Dalle ore 18 alle 24, ingresso libero). Un evento teatrale che rilancia un’utopia possibile, l’arte dell’incontro e della condivisione. «Il cittadino qui è chiamato a riflettere e intervenire con pensieri e azioni — sottolinea Gigi Gherzi — . Gli antichi greci ci hanno insegnato che lo spazio del teatro diventa potentissimo quando chiede alla città un tempo di sospensione dalla corsa quotidiana».

Le scintille del nuovo fuoco prometeico si accendono dunque nel braciere con le comunità protagoniste dell’Agorà, i senzatetto abitanti del residence sociale Aldo Dice 26×1, un gruppo di studenti delle scuole medie superiori, i giornalisti di «Qcode magazine», gli adolescenti di una comunità educativa per minori. Un evento realizzato in collaborazione con Comune di Milano, Casa in movimento di Cologno Monzese, Cooperativa sociale Tempo per l’Infanzia, Cooperativa sociale Il Pugno Aperto, Scuola Europa, Sesto Spazio. Tra gli ospiti chiamati a riflettere sul fuoco imprigionato del sapere e l’infantilismo contemporaneo, Alessandro Garzella, regista teatrale, il sociologo Stefano Laffi e Wainer Aldo Molteni, attivista sociale. Sul fronte dell’informazione, interverranno la giornalista Livia Grossi («Corriere della Sera») e dalla redazione di «Qcode Magazine», Angelo Miotto e Cristian Elia.

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