Amandeep Sidhu e Sandeep Kaur,fratello e sorella di 19 e 20 anni, travolti e uccisi sulla Nettunensa mentre il 9 maggio scorso aspettavano l’autobus per andare a scuola.
L’auto, un proiettile, era guidata da un italiano di 39 anni, è piombata su di loro dopo essere uscita improvvisamente di strada.
Ferito gravemente ma vivo il terzo fratello sedicenne, anche lui stava alla fermata ma si è miracolosamente salvato nonostante l’incidente sia stato devastante.
Secondo il verbale della polizia stradale l’uomo alla guida della vettura improvvisamente impazzita ne ha perso il controllo per motivi che non sono ancora certi.
L’autista assassino non ha mai chiesto scusa alla famiglia indiana; non ci sono state interrogazioni parlamentari, né note di solidarietà, né levate di scudi leghisti.
Nessuna rivolta popolare, politica o mediatica: due ragazzi indiano morti uccisi da un italiano non fanno notizia, o peggio, è una notizia scomoda.
