Roma Nord, non si può uccidere una ferrovia

Viterbo – Trasporti – Si svolto oggi l’incontro del Coordinamento per la mobilità del Centro Italia per dire no alla chiusura della linea ferroviaria.

Roma Nord, non si può uccidere una ferrovia

Questo quanto ribadito a gran voce dal Coordinamento comitati e associazioni per la mobilità del Centro Italia e la riapertura della ferrovia Civitavecchia Capranica Orte.

Chiricozzi, Pillon, Bariletti
Chiricozzi, Pillon, Bariletti

Dopo la proposta fatta dall’Atac alla Regione Lazio sulla chiusura della tratta extraurbana della linea ferroviaria Roma-Civita Castellana – Viterbo e la sostituzione del treno con i pullman, il coordinamento ha deciso di intervenire in merito alla questione per ribadire il suo no e tutta la sua preoccupazione sull’impatto negativo che la chiusura della linea potrebbe avere sul territorio.

da Tusciaweb  di Elisa Cappelli

All’incontro erano presenti, tra gli altri, Raimondo Chiricozzi (Comitato per la riapertura della linea ferroviaria Civitavecchia Capranica Orte) che ha coordinato gli interventi, Gabriele Bariletti (Osservatorio regionale trasporti), Gabriele Pillon (Comitato pendolari Roma-Viterbo), Marcello Mariani (Uirnet), Eligio Scatolini (Associazione TrasportiAmo) il sindaco Leonardo Michelini e l’assessore Antonio Delli Iaconi.

“Vogliono accentrare i finanziamenti su Roma – afferma Pillon – tralasciando la nostra provincia. Dobbiamo impedire la chiusura e collegare la Roma Nord con le altre stazioni per creare la Circumcimina e fare anche una fermata a Belcolle”. Una soluzione, questa, che sarebbe prevista dal Piano del bacino dei trasporti.

La gestione della Roma Nord non è al suo massimo.

“Il contratto di servizio è scaduto da sette anni – spiega Bariletti – e la gestione non è al suo meglio. La linea soffre di queste difficoltà di gestione e altri oneri. La Regione Lazio, invece di chiuderla, dovrebbe renderla funzionale”.

Secondo Bariletti, i calcoli fatti dalla Regione Lazio non sarebbero stati fatti al meglio perché eseguiti su un periodo festivo.

“Le indagini della Regione Lazio sull’affluenza di passeggeri – sottolinea Bariletti – sono state fatte a Pasqua. 580 passeggeri paganti, un esercizio comunque accettabile. Ma la Regione Lazio parla di un paio di passeggeri e non pubblica nemmeno i risultati”.

Con cinque province presenti nella Regione e tutte le infrastrutture che ci sono, si chiede Bariletti, “che utilità avrebbe sopprimere la linea? La Regione non ha il diritto alla depredazione di un bene pagato dai soldi di tutti”.

Pronto ad aiutare il Coordinamento e a fare da portavoce con la Regione, il sindaco Michelini.

“Non possiamo ignorare questi problemi – afferma -. I collegamenti con Roma non sono di grandissima attualità. E non dimentichiamoci che a Viterbo abbiamo anche l’Università, in particolar modo il dipartimento di Agraria, che porta qui molte persone. E poi gli studenti della provincia che frequentano le scuole di Viterbo. Gli interventi di Atac e i piani dovrebbero avere anche un’utilità sociale.

C’è comunque da dire – sottolinea – che quando Zingaretti è venuto per inaugurare le nuove carrozze del treno ha parlato della necessità di finanziare il trasporto pubblico. E comunque quella di Atac è una proposta, non un risultato finale. Ho parlato con Panunzi – conclude – ha detto che la regione sta studiando anche soluzioni alternative”.

Il trasporto ferroviario rappresenterebbe un risparmio energetico e causerebbe una minore quantità di inquinamento.  Oltre a portare il cosiddetto turismo ferroviario.

“Il trasporto su ferro – afferma Mariani – significa innovazione. Chi promuove questo guarda in avanti. Si respirano meno polveri e arrechiamo benefici all’economia. Anche la traccia più piccola ha come minimo un interesse centrale”.

La sostituzione del treno con i pullman, nel caso in cui la Roma Nord venisse effettivamente chiusa, non sarebbe la soluzione migliore e nemmeno la più funzionale.

“Le linee Cotral – afferma Eligio Scatolini dell’associazione “TrasportiAmo” – semmai devono fare un servizio di adduzione alla ferrovia Roma Nord e non sostituirla. In questo modo il territorio si necrofizza”.

Il trasporto su gomme, è stato spesso sottolineato durante gli interventi, porta più dispendio di denaro e più inquinamento.

“La superstrada è importante – afferma Chiricozzi – ma anche la Roma Nord. La Circumcimina potrebbe portare 200mila persone sul treno”.

Elisa Cappelli

Raimondo Chiricozzi
Raimondo Chiricozzi

Gabriele Bariletti
Gabriele Bariletti

Gabriele Pillon
Gabriele Pillon

Leonardo Michelini
Leonardo Michelini

Marcello Mariani
Marcello Mariani

Chiricozzi, Pillon, Bariletti, Mariani
Chiricozzi, Pillon, Bariletti, Mariani

Eligio Scatolini
Eligio Scatolini

Antonio Delli Iaconi
Antonio Delli Iaconi

Incontro del Coordinamento comitati e associazioni per la mobilità del Centro Italia

Incontro del Coordinamento comitati e associazioni per la mobilità del Centro Italia

23 maggio, 2015 – 13.51

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