SVIZZERA – Biodiversità, le misure prese in agricoltura saranno valutate meglio

BERNA – La biodiversità nelle aziende agricole è incoraggiata dal 1988, ma manca ancora una visione d’assieme dei risultati ottenuti. Per colmare questa lacuna, la Stazione federale di ricerca Agroscope ha promosso un programma di monitoraggio, che prevede cicli di rilevamento della durata di cinque anni.

Il programma, denominato ALL-EMA (“Arten und Lebensräume Landwirtschaft – Specie e habitat in agricoltura”), è stato avviato questa primavera da Agroscope su mandato dell’Ufficio federale dell’agricoltura (UFAG) e di quello dell’ambiente (UFAM).

24/04/2015 – 14:44

da ticinoonline 

http://www.tio.ch/News/Svizzera/Attualita/1028487/Biodiversita-le-misure-prese-in-agricoltura-saranno-valutate-meglio

“I molteplici effetti benefici che la diversità delle specie esercita sulla produzione, finora studiati soltanto in misura limitata, presentano un enorme potenziale per una coltivazione agricola produttiva e sostenibile”, ha spiegato oggi in una conferenza stampa a Berna il responsabile di Agroscope, Michael Gysi.

“I dati certi sulle specie e gli habitat di cui disporremo daranno una visibilità ancora maggiore alle prestazioni fornite dai contadini a favore della biodiversità”, gli ha fatto eco il consigliere nazionale e agricoltore Hansjörg Hassler (PBD/GR).

13% dei pagamenti diretti – Dal 1988 la Confederazione sostiene con incentivi finanziari una gestione rispettosa della biodiversità delle cosiddette “superfici di compensazione ecologica”, che dal 2014 sono state ribattezzate “superfici per la promozione della biodiversità”. A tal fine vengono stanziati ogni anno 367 milioni di franchi, ovvero il 13% dei pagamenti diretti. L’obiettivo centrale di questa misura consiste nel migliorare in maniera mirata la qualità biologica di tali superfici.

ALL-EMA non si limita a valutare l’efficacia degli spazi agricoli per la promozione della biodiversità, ma esamina tutte le superfici allo scopo di tracciare un quadro completo dell’impatto che la coltivazione ha sulla biodiversità, ha sottolineato la direttrice supplente dell’UFAG, Eva Reinhard.

Ecosistemi garanti della nostra sopravvivenza – “La biodiversità costituisce la premessa essenziale per avere ecosistemi stabili che possano fornirci nutrimento e acqua potabile e assicurare così la nostra sopravvivenza. In tale ottica, essa riveste un ruolo centrale anche per l’agricoltura e la sua produzione”, ha rilevato la vicedirettrice dell’UFAM, Franziska Schwarz.

L’agricoltura ha bisogno di un ambiente intatto per garantire una produzione a lungo termine. Le api impollinano le colture, mentre altri insetti utili combattono i parassiti. Allo stesso modo, innumerevoli specie selvatiche dipendono dagli habitat nelle zone agricole. Per questo nel 2008 sono stati definiti obiettivi ambientali nell’agricoltura.

Essi concernono in particolare lo stato del suolo, delle acque, della biodiversità e di altri settori ambientali. Il programma di monitoraggio ALL-EMA renderà possibile la misurazione di tali obiettivi nell’ambito delle specie e dei loro habitat.

Complementarietà con altri programmi – Questo nuovo programma è inoltre complementare ad altri tipi di monitoraggio che l’UFAM promuove già a livello nazionale, ossia: il Monitoraggio della biodiversità in Svizzera (MBD), l’Inventario Forestale Nazionale (IFN), il controllo dei risultati nella protezione dei biotopi – zone golenali, prati e pascoli secchi e paludi -, nonché le Liste Rosse in cui sono iscritte le specie minacciate di estinzione.

“La collaborazione con il MBD e la Stazione ornitologica svizzera rappresenta una grande risorsa per il programma ALL-EMA”, ha affermato la sua responsabile Gabriela Hofer. Si sta attualmente esaminando l’eventuale aggiunta di un modulo per il monitoraggio delle api selvatiche che, se necessario, potrà essere inserito nel programma a partire dal 2017.

170 superfici rilevate – Concretamente la raccolta dei dati si svolge su 170 zone paesaggistiche, aventi ciascuna una superficie di un chilometro quadrato. I rilevamenti, che verranno condotti ogni cinque anni, hanno come oggetto i tipi di habitat, la qualità biologica della vegetazione, nonché le aziende che promuovono la biodiversità.

I dati rilevati saranno destinati unicamente ad attività di monitoraggio e ricerca e non saranno in alcun modo utilizzati a fini di controllo a livello di singola azienda, ha precisato Agroscope.

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