LA LETTERA DI RINO FORMICA A MASSIMO D’ALEMA

Caro Compagno D’Alema, perché ti lamenti?

Il  mostro che avete evocato 25 anni fa non discrimina, divora tutto e tutti.

Senza una riflessione critica sui guasti di sistema che ha provocato la stolta teoria della politica = corruzione,  dei partiti= peste democratica organizzata e  delle ideologie = idee false e bugiarde, non si può uscire da questo vicolo cieco.

La sovranità popolare non si esprime più  attraverso la rappresentanza, ma è affidata al potere giudiziario.

Renzi si illude di poter gestire la “democrazia affidataria”, perché non sa che è “il giudice” che volta a volta cerca l’uomo a cui affidare il popolo.

Mi dispiace per ciò che  vi accade,  ma mi preoccupa di più ciò che ancora deve accadere a questo disgraziato Paese caduto nell’ epilessia della  salvezza  etica.

Un saluto con ragionata solidarietà.

Rino Formica

Roma, 14 aprile 2015

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